RAYMOND, Marcel
Critico letterario svizzero, di lingua francese, nato a Ginevra il 20 dicembre 1897 e morto ivi il 24 marzo 1956. Dopo aver conseguito il dottorato in lettere alla Sorbona, ebbe (1936) [...] francese, dà un considerevole apporto all'attuale storiografia rivolta ad un'accentuazione positiva non soltanto dell'etàbarocca, quanto anche del "barocco" come termine indicativo di una categoria e di un atteggiamento spirituale verso l'arte ed i ...
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Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] mediocri non sono per noi se non un episodio di quel ritorno ai classici, ad una poesia della quale il virtuosismo dell'etàbarocca aveva fatto perdere il gusto, e non sono certo per questo più importanti delle pagine di critica di un Muratori, di ...
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Novellieri del Cinquecento
Marziano Guglielminetti
Occorre riconoscere, preliminarmente, che la narrativa del Cinquecento, e in particolare la novellistica, rimane tutt'oggi res nullius. o, se si vuole, [...] sollevarsi dal quale sarebbe occorsa (come capiterà in etàbarocca) un'impostazione completamente diversa del problema da quella ricerca del gratuito e dell'assurdo non dettata da barocca volontà di meraviglia, ma piuttosto dal calcolo intellettuale ( ...
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Marino e i marinisti
Giuseppe Guido Ferrerò
Intellettualistica ricerca dello stupefacente, che si affida alla singolarità di argomenti non prima trattati nella lirica d'arte e all'inconsueto modo di [...] gioia di rapporti analogici in cui palpitò il nuovo senso panico.» E più oltre: «Il fatto è che la poesia media dell'etàbarocca è piena di germi e fermenti; anzi è più inventiva e sciolta che non quella media dell'aureo Cinquecento.» E cotesti germi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] più ispidi della scienza, rimarrà anche nel Settecento, privata però delle pronunzie parenetiche e delle risonanze patetiche che in etàbarocca la proiettavano sul divino.
Il secolo dei lumi: la scienza in salotto
Nella civiltà un poco frivola del ...
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Teatro del Seicento – Introduzione
Luigi Fassò
Chi dice Seicento dice barocco; ma chi dice teatro del Seicento non dice propriamente teatro barocco. Il barocco, nel senso deteriore della parola, non [...] della giustizia, e ancora una volta per merito del Croce, il quale, prima in alcune pagine della sua Storia dell'etàbarocca in Italia, e poi nell'introduzione a una sua accurata ristampa dell'Aristodemo (1948), ne assunse le difese proponendosi di ...
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LINGUE, REGNO DI GERMANIA
EElda Morlicchio
Il periodo compreso tra il 1170 e il 1250 è indicato nella storia linguistica tedesca come '(alto) tedesco medio classico' o '(alto) tedesco medio cortese'. [...] H. Rupp, I-III, Berlin-New York 1974-19783; L. Mittner, Storia della letteratura tedesca, I, Dai primordi pagani all'etàbarocca (dal 750 al 1700 circa), Torino 1977; A. Bach, Deutsche Namenkunde, I, 1-2, Die deutschen Personennamen, Heidelberg 19783 ...
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LOREDAN (Loredano), Giovan Francesco
Clizia Carminati
Nacque a Venezia il 27 febbr. 1607 da Lorenzo di Giovan Francesco, del ramo dei Loredan da S. Maria Formosa, e da Leonora di Carlo Boldù, che gli [...] romanzi religiosi: una lettera da Parigi di F. Pallavicino, in Studi secenteschi, XXXI (1990), pp. 29-85; B. Croce, Storia dell'etàbarocca in Italia, Milano 1993, pp. 159-161 e passim; A. Morini, Sous le signe de l'inconstance. La vie et l'oeuvre ...
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CAVRIANI, Filippo
Gino Benzoni
Nacque a Mantova, da Antonio, nel 1536.
Nobile e ricca famiglia, quella del C., eminente già nel sec. XIII e destinata ad imporsi, nel sec. XVIII, come la più ricca proprietaria [...] nell'Indice e a p. 146); G. Ferrari, Corso su gli scrittori politici ital., Milano 1929, p. 343; B. Croce, Storia dell'etàbarocca in Italia, Bari 1929, p. 83; G. Spini, Cosimo I de' Medici..., Firenze 1945, p. 36; F. Cazzamini Mussi, Milano durante ...
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CINELLI CALVOLI, Giovanni
Gino Benzoni
Nato a Firenze, il 26 febbr. 1625, da Domenico di Giovanni - ed è ipotesi azzardabile che il nonno paterno sia quel Giovanni Cinelli "phisico fiorentino" autore, [...] ; L. Puppi, Il teatro fiorentino degli Immobili e la rappresentazione... dell'"Ipermestra"..., in Studi sul teatro veneto fra Rin. ed etàbarocca, a cura di M. T. Muraro, Firenze 1971, pp. 179-180; A. Mombelli, La cultura in Romagna nella prima metà ...
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maiuscolo
maiùscolo agg. [dal lat. maiuscŭlus «alquanto più grande», dim. di maior «maggiore»]. – 1. a. In paleografia, detto di scrittura caratterizzata dall’altezza uniforme delle singole lettere, sì che, in uno schema formato da due linee...
contemporaneo
contemporàneo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo contemporaneus, der. di tempus -pŏris «tempo», col pref. con-]. – 1. a. agg. Che accade o vive nello stesso tempo, che appartiene alla medesima età: sono due avvenimenti c.;...