Ordine monastico originato verso la fine dell’11° sec. dal distacco dall’ordine cluniacense di una corrente rigorista. L’iniziatore fu Roberto di Molesme, che nel 1098 fondò a Citeaux (Cistercium) un nuovo [...] ma anche nel favore incontrato dal rigorismo morale della regola c. in un’età in cui le aspirazioni al ritorno ai la riformadella Trappa (1664), i c. furono divisi nel ramo dell’osservanza comune (c. propriamente detti), e in quello dell’osservanza ...
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(ted. Regensburg) Città della Germania (132.495 ab. nel 2007), nella Baviera centrale, situata a 339 m s.l.m. sul tratto più settentrionale del Danubio. Importante mercato già nell’epoca romana, ha conservato [...] comunale. Preceduta da moti anabattisti (1527 e 1534), la Riforma penetrò ufficialmente a R. nel 1542, finché la città tornò sede permanente delle diete imperiali. Principato autonomo retto da K. von Dalberg, principe primate in età napoleonica, fu ...
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Luogo destinato alla sepoltura dei morti sia per inumazione sia per tumulazione. La parola coemeterium (derivata dal gr. κοιμάω, «mettere a giacere») appare in iscrizioni paleocristiane per indicare anche [...] , e, nel mondo cristiano, dopo la Riforma, si costituirono c. separati a seconda della nazionalità. Con la seconda metà del 18° la ripresa dell’uso della cremazione riportò a esempi di c. ad urne e alla costruzione di crematori. L’età moderna ha ...
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CAPITELLO
C. Barsanti
Modulo architettonico fondamentale connesso con un sostegno (colonna, pilastro, lesena, anche eventualmente addossati a pareti, nel qual caso si ha un semicapitello) e con altre [...] un mero rivestimento, a fingere fogliami o raffigurazioni: si vedano per l'età carolingia i casi di S. Salvatore a Brescia, di S. Benedetto si possono considerare quelli voluti dai papi dellaRiformadella Chiesa, e tali si possono considerare quelli ...
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CAROLINGIA, Arte
A. Petrucci
Il concetto di arte c. si riferisce all'arte prodotta durante la dinastia carolingia, così definita dal nome del più eminente fra i suoi rappresentanti, Carlo Magno. Sotto [...] 1974; S. Casartelli Novelli, L'intreccio geometrico del IX secolo, scultura delle cattedrali riformate e ''forma simbolica'' della rinascenza carolingia, in Roma e l'età carolingia, "Atti delle Giornate di studio, Roma 1976", Roma 1976, pp. 103-113 ...
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MARCHE
E. Simi Varanelli
Regione dell'Italia centrale, bagnata a E dal mare Adriatico e confinante a N con la Romagna, a O con la Toscana e l'Umbria, a S con il Lazio e l'Abruzzo. Esteso dallo spartiacque [...] Pier Damiani (1007-1072), altro grande protagonista dellariforma monastica, rinnovò profondamente l'eremo di Santa Croce ornamentale a motivi zoomorfi, le ipotesi di datazione variano tra l'età carolingia e quella ottoniana (Serra, 1929, pp. 27-31; ...
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CONTARINI, Gasparo
Gigliola Fragnito
Primogenito di Alvise di Federico dei Contarini del ramo della Madonna dell'Orto e di Pofissena di Tommaso Malipiero, nacque a Venezia il 16 ott. 1483 in una famiglia [...] altri tre anni prima che, il 17 ott. 1518, alla età di 35 anni, gli venisse conferita la sua prima carica nell' marzo del 1539 già si verificava una divergenza nella concezione dellariformadella Dataria tra il C. e il Carafa, schieratosi su ...
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LEONARDO da Vinci
Pietro Marani
Figlio illegittimo di ser Piero da Vinci e di Caterina, nacque ad Anchiano, presso Vinci, il 15 apr. 1452, "a ore 3 di notte", come ricorda il nonno paterno, Antonio, [...] of Monna Lisa. Science and allegory of time, in L. e l'etàdella ragione, a cura di E. Bellone - P. Rossi, Milano 1982, York 1996; P. Jones, Federico Borromeo e l'Ambrosiana. Arte e riforma cattolica nel XVII secolo a Milano, Milano 1997, pp. 28, 49 ...
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CORDINI (Cordiani? non Condiani, Corolani, Coriolani e neppure Picconi come vuole il Vasari), Antonio, detto Antonio da Sangallo il Giovane
Arnaldo Bruschi
Figlio di Bartolomeo di Antonio di Meo, bottaio, [...] di aver "consumato li studi... in Roma dalla età... di anni XVIII al principio del pontificato di papa profondo cambiamento storico successivo al sacco di Roma e all'affermazione dellaRiforma - aveva lasciato tracce nel già citato memoriale su S. ...
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LUCCA
C. Baracchini
(lat. Luca)
Città della Toscana, capoluogo di provincia, situata al centro di una pianura alluvionale, compresa tra l'Appennino tosco-emiliano e il monte Pisano.La posizione e la [...] d'età longobarda, Prospettiva, 1991, 61, pp. 42-48; C. Concioni, C. Ferri, G. Ghilarducci, Orafi medievali, Lucca 1991; R. Silva, La ricostruzione della cattedrale di Lucca (1060-1070): un esempio precoce di architettura dellariforma gregoriana ...
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riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...
ius scholae (Ius Scholae) loc. s.le m. Principio per cui i minori nati da genitori stranieri possono acquisire la cittadinanza al termine di un ciclo di studi. ◆ «se è vero che a 18 anni, e con uno "spaziofinestra" di un anno, si acquisisce...