Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
I giuristi di fronte alla città e all’Impero
Claudia Storti
L’eredità altomedievale
«Supponi che un potente mi sia creditore: si rifiuta di onorare il debito e, proprio per la sua potenza, non posso [...] terra e per mare, i pisani erano sempre stati imperii romani domicilium e manifesta piena intenzione di intervenire per fare ‘ordine’ (Mayali 1988, p. 156). Certamente, nella lunga età del Barbarossa, la nuova cultura giuridica si insinuò a tutti ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La costruzione della monarchia papale
Agostino Paravicini Bagliani
Tra il pontificato di Leone IX (1049-1054) e quello di Bonifacio VIII (1294-1303), l’istituzione del papato si trasforma profondamente [...] solo per le istituzioni ecclesiali, ma per la società intera. Chiamati a sostituire la lunga serie dei sinodi romani dell’età gregoriana, i concili dei secc. 12° e 13° sono una chiara manifestazione dell’affermazione storica dell’universalità della ...
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Lavoro autonomo
Maurizio Del Conte
Il contributo verte sulla l. 22.5.2017, n. 81, in materia di lavoro autonomo. Dopo avere collocato sistematicamente la nuova disciplina nell’ambito del progetto riformatore [...] ), l’art. 2222 definisce il contratto d’opera, erede della romana locatio operis, come il contratto in forza del quale «una persona durata massima di sei mesi, durante i primi tre anni di età del bambino. L’indennità è pari al 30% del reddito di ...
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Assise di Capua
Aurelio Cernigliaro
Le Assise di Capua costituiscono il primo complesso normativo emanato da Federico II al rientro nel Regno dopo l'assenza per la conquista della corona imperiale e [...] marzo 1209 delle promesse già fatte da Ottone, re dei Romani, con il diploma di Neuss (1201) a Innocenzo III, meridionale dal 1210 al 1266, in Potere, società e popolo nell'età sveva (1210-1266). Atti delle seste giornate normanno-sveve, Bari 1985 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Lo Stato nazionale e la nuova scienza del diritto pubblico
Giulio Cianferotti
L'invenzione di una nuova scienza come corollario della «nozione di Stato» nazionale
La storia d'Europa nell'Ottocento fu [...] trentennio 1881-1911 (Melis 1996, p. 181) a partire dall'età e dalle riforme crispine, e
lo Stato nacque davvero a cavallo dei propose di ricorrere alla tecnica elaborata nell'esperienza romana e nella tradizione romanistica per costruire anche il ...
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DUNI, Emmanuele
Mauro Di Lisa
Nacque a Matera il 24 marzo 1714 dalle seconde nozze di Francesco, maestro di cappella nella città lucana, con Agata Vacca, originaria di Bitonto. Nella sua prima educazione [...] nazioni d'Europa, la sola Inglese è quella, che nell'età nostra sa distinguere in ogni genere il vero dal falso con . 39-45. Sul D. storico di Roma antica cfr. anche l'Appendice alla Storia romana di M. B. G. Niebuhr, II, Pavia 1833, pp. 386-388; C. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Progetti costituzionali: Mario Pagano
Dario Ippolito
Le tendenze costituzionalistiche della cultura giuspolitica italiana, già cospicue all’inizio del Settecento, si accentuarono nel corso del secolo, [...] limitato si esprimeva ancora attraverso l’immagine della civitas romana; se pochi decenni dopo Scipione Maffei (1675-1755 79-260.
A. Trampus, Storia del costituzionalismo italiano nell’età dei Lumi, Roma-Bari 2009.
Sul progetto costituzionale della ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Diritto canonico e diritto ecclesiastico
Carlo Fantappiè
Nella tradizione culturale e nell’ordinamento universitario del nostro Paese, dall’Unità fino a oggi, diritto canonico e diritto ecclesiastico [...] Codex segue, al pari di quanto avviene per tutte le codificazioni, un’età dell’esegesi e del commento, che va dal 1918 al 1936. il metodo dogmatico-giuridico alle dottrine della Curia romana ed elabora una fondazione scientifica del diritto canonico ...
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Assise di Ariano
Ortensio Zecchino
"La voce Assisa ebbe nei mezzi tempi vario e diverso significato. Pare che in principio venissero così chiamate le pubbliche assemblee, che formavano le leggi e giudicavano [...] normativa romana sul crimen laesae.
Nelle Assise viene a determinarsi una saldatura tra ispirazione romana e , ibid., pp. 3 ss.
E. Cuozzo, La feudalità del 'Regnum' nell'età di Ruggero II, ibid., pp. 153 ss.
H. Dilcher, Il significato storico delle ...
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Carlo Bersani
Abstract
Il rapporto fra elementi di frattura e di continuità; le forze ideali ed i soggetti politici che si confrontarono in Assemblea Costituente, vengono descritti attraverso alcuni momenti [...] Statuto albertino, «pel quale la religione cattolica, apostolica e romana è la sola religione dello Stato.» Il principio di R. (a cura di), Cultura politica e partiti nell'età della Costituente. 1, L'area liberal-democratica, il mondo cattolico ...
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romanista
s. m. e f. [der. di romano1; nel sign. 2 è un prestito dal fr. romaniste, da roman «romanzo1, neolatino»] (pl. m. -i). – 1. Giurista specializzato nello studio e nella conoscenza del diritto romano. 2. Studioso, linguista o filologo...
romanico1
romànico1 agg. e s. m. [dal lat. Romanĭcus, der. di Romanus «romano1», con sign. dato in opposizione a quello di gotico] (pl. m. -ci). – Arte r. (o, come s. m., il romanico), denominazione con cui, a partire dall’Ottocento, è stata...