Epistolografia e retorica
Giuseppina Brunetti
"I seni fecondi della retorica nutrono gli ingegni raccolti nella corte sveva" (Huillard-Bréholles, 1895, p. 372): così Pier della Vigna stigmatizza il [...] della nuova sensibilità verso le forme dell'antichità greca e romana, è segno nello specifico di letture concrete e di di S. Maria la Nova, mentre più interessante anche se forse scritta nell'età di Carlo d'Angiò, fra 1274 e 1279, è l'ars di ...
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Trattatisti e narratori del Seicento - Introduzione
Ezio Raimondi
«Secolo del genio», come volle definirlo lo Whitehead in rapporto alla stupefacente avventura della nuova scienza, il Seicento è un'epoca [...] opera del Pallavicino, l'interprete ufficiale della cultura romana e del suo compromesso neoumanistico tra scolastica e fanciullezza», delle «impressioni giovanili» anteriori a quella «età del discorso e del giudizio nella quale ci si rappresentano ...
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LETI, Gregorio
Emanuela Bufacchi
Nacque a Milano il 29 maggio 1630 da Girolamo e da Isabella Lampugnano.
Le notizie certe sulla famiglia si fermano al nonno paterno, Marco, che fu per due anni al servizio [...] - ebbe cinque figli, un maschio, morto in giovane età, e quattro femmine, delle quali la primogenita avrebbe sposato dello stile denuncino una provenienza diversa, ancora romana, dei manoscritti originali, probabilmente rimaneggiati e strutturati ...
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CONTI (de' Conti, de Comitibus, Comes, Comitius), Sigismondo
Roberto Ricciardi
Nacque a Foligno nel 1432 da Astorello, della nobile famiglia dei Conti (della madre si ignora il nome e l'origine).
Nessun [...] . Dal 1482 al 4 genn. 1502, quando forse per l'età, forse per il desiderio di dedicarsi a scrivere le proprie storie, secondo una prospettiva che facesse capo a Roma e alla Curia romana. Ma più che interpretare i fatti e collegarli individuandone i ...
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COSMICO, Niccolò Lelio
Roberto Ricciardi
Nacque a Padova non più tardi del 1420. Il suo vero nome era forse quello con il quale lo chiama l'autore dei sonetti maledici contro di lui, attribuiti al Pistoia [...] ma poteva anche essere un nipote, considerato il divario d'età) di Antonio, e che potesse facilmente identificarsi con il C Marco Antonio Coccio Sabellico lo ricorda come poeta dell'Accademia Romana in una sua elegia (in Opera omnia, cc. 594 ...
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CANAL, Paolo
Fernando Lepori
Nacque a Venezia nel 1481 da una delle più illustri famiglie patrizie, primogenito di sei figli. Il padre, Alvise, del ramo dei Canal di S. Marina, dove abitava quando fece [...] del padre, che nel 1490dice di avere ancora tutti i figli "in tenera età, peroché el mazor [cioè il C.] xe d'ani 9". È è attribuito il merito di aver fatto risorgere la commedia romana con il suo Stephanium, scritto e rappresentato a Venezia attorno ...
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CHIARINI, Luigi
Fausto Parente
Nacque "nel piccolo castello di Valiano" (Notizia biogr., p. 7; ad Acquaviva, secondo il Capei, p. 134) in Val di Chiana da Antonio e da Stella Casagli il 26 apr. 1789. [...] un letterato tedesco professore a questa Università pubblicò una istoria romana di cui hanno parlato i fogli pubblici di Francia. servendomi della macchina astronomica da me scoperta fra' caldei all'età di Ezzechiello [cfr. Notizia biogr., pp. 25-30 ...
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LIBELLI (Libellius, Archilibellius), Lilio (Lilio Tifernate, Lilius Egidius)
Ursula Jaitner-Hahner
Nacque nel 1417 o 1418, probabilmente a Città di Castello (Tifernum Tiberinum), da Bartolomeo di ser [...] il L. era "vir doctissimus, amans et servitor S. Romane ecclesie et domini nostri pape", il quale "presentia sua civitati ipsi dei due autori greci. Una discreta diffusione manoscritta in età umanistica ebbe inoltre la sua poesia In Claram versus, ...
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GIANNOTTI, Donato
Sergio Marconi
Primogenito di Lionardo, di mestiere orafo, e di Alamanna Gherardini, nacque a Firenze il 27 nov. 1492.
Il suo primo maestro fu Marcello Virgilio Adriani, discepolo [...] Il Tournon, che rappresentava gli interessi della Francia presso la Curia romana, fomentò la ribellione di Siena alla Spagna nel 1552. La 'agosto del 1571 decise di trasferirsi, malgrado la tarda età, a Roma, forse pensando di ottenere un incarico in ...
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GIOVANNI da Viterbo
Andrea Zorzi
Sulle vicende biografiche di G. non si hanno, a tutt'oggi, notizie di fondamento documentario certo. L'unica menzione diretta del suo nome è in uno dei due codici apografi [...] de Viterbio procurator fratrum predicatorum" presso la Curia romana, citato in un documento bolognese del 1270 ( Italia medievale, Torino 1980, pp. 58 s.; J. Larner, L'Italia nell'età di Dante, Petrarca e Boccaccio, Bologna 1982, pp. 376, 383; M.S ...
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romanista
s. m. e f. [der. di romano1; nel sign. 2 è un prestito dal fr. romaniste, da roman «romanzo1, neolatino»] (pl. m. -i). – 1. Giurista specializzato nello studio e nella conoscenza del diritto romano. 2. Studioso, linguista o filologo...
romanico1
romànico1 agg. e s. m. [dal lat. Romanĭcus, der. di Romanus «romano1», con sign. dato in opposizione a quello di gotico] (pl. m. -ci). – Arte r. (o, come s. m., il romanico), denominazione con cui, a partire dall’Ottocento, è stata...