Viaggio, letteratura di
Pino Fasano
Una nozione dall'incerto statuto
Il viaggio si offre alla letteratura come un tema di immensa potenzialità e produttività per la sua idoneità a combinare narrazione [...] del tema del viaggio nel Romanticismo
La svolta moderna, che mosse dagli anni della Rivoluzione francese e si rafforzò nell'etàromantica, consistette in una sorta di curioso divorzio fra l'esperienza reale del viaggio e le scritture che hanno un ...
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TECCHI, Bonaventura (XXXIII, p. 377)
Giuseppe Antonio Camerino
Scrittore e critico, morto a Roma il 30 marzo 1968. Il suo gusto di trasformare rievocazioni e meditazioni autobiografiche in materia lirica [...] Carossa (1947); Sette liriche di Goethe (1949); L'arte di Thomas Mann (1956); Teatro tedesco dell'etàromantica (1957); Scrittori tedeschi moderni (1959); Romantici tedeschi (1959); Mörike (1962); Le fiabe di E.T.A. Hoffmann (1962); Svevia, terra di ...
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WINTHER, Christian Ferdinand
Giuseppe Gabetti
Poeta danese, nato a Fensmark, presso Næstved, il 29 luglio 1796, morto a Parigi il 30 dicembre 1876. Fu, anche nella realtà quotidiana dell'esistenza, [...] il tipico rappresentante di quel mite romanticismo borghese, che in Danimarca continuò a dominare negli spiriti dopo l'etàromantica vera e propria, fino al naturalismo. Da quando, studente a Copenaghen nel Convitto della "Regens", componeva l'"inno ...
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Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] in queste strofette cantabili le angosciose domande del pastore leopardiano: piuttosto pensiamo a qualche ballata dell'etàromantica in cui un «poveretto» effonde i suoi lamenti coi modi elementari desunti dal repertorio arcadico- melodrammatico ...
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Giandomenico Romagnosi, Carlo Cattaneo, Giuseppe Ferrari: Opere
Ernesto Sestan
Che cosa significhi Gian Domenico Romagnosi nella storia della cultura italiana è rimasto alquanto nel vago, anche dopo [...] per via di ragione. Si capisce che spiriti meditativi potessero non accontentarsi di queste ragioni del cuore, nemmeno in etàromantica, e cercassero ragioni più profonde alla loro fede; ma le andavano a cercare in Romagnosi ? Si ricorda sempre il ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo II – Introduzione
Sergio Solmi
Nel primo tomo delle Opere abbiamo offerto il Leopardi, per così dire, rivolto al pubblico, vuoi effettivamente, vuoi intenzionalmente. [...] spiritualistica e cattolica che, sotto l’angolatura del sentimento e della pietas storica, stava proprio allora dischiudendo l’etàromantica.
E, se per qualche aspetto Leopardi è stato talora avvicinato a Pascal, è ovvio che ciò non potrebbe ...
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Pietro Metastasio: Opere – Introduzione
Luigi Ronga
La posizione del Metastasio è una delle più singolari che possa incontrarsi nella storia della cultura europea: quella di chi in un'altra arte ha [...] versione melodicamente univoca, togliesse al testo il valore determinante rispetto alle virtualità interpretative; le quali nell'etàromantica acquisteranno poteri germinali e misteriosi, che il Metastasio s'accontenta di ricondurre all'ordine di una ...
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BATACCHI, Domenico Luigi
Raffaele Amaturo
Nacque a Pisa il 3 nov. 1748 da nobile famiglia di origine fiorentina. Scarse e malcerte notizie si hanno della sua infanzia e della sua prima giovinezza, ricavabili [...] ingenuità di La Fontaine. Forse aveva il loro genio". Il momento più felice della fortuna del B. coincide comunque con l'etàromantica, se è vero che il Porta lo ammirò al punto da imitarne alcum versi nelle sue poesie. È certo invece che, attraverso ...
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Francesco De Sanctis: Opere – Introduzione
Natalino Sapegno
Pur senza entrare nel merito delle riserve, che più volte e fondatamente sono state espresse, circa l’attendibilità nei particolari della [...] metodi nel senso di una sempre maggiore concretezza di analisi filologica e scientifica: l’espressione più alta della cultura dell’etàromantica, ma anche la coscienza severa della crisi di quella cultura e dell’avvio di un’epoca nuova, che «caccerà ...
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CANNA, Giovanni
Piero Treves
Nato a Casale Monferrato il 20 dic. 1832, di famiglia agraria facoltosa, ma gens de robe (ilpadre, Carlo, era magistrato nel mandamento di Gabiano, dove possedeva terre), [...] nel sec. XIX, che era, in ultima analisi, ne fosse o non ne fosse appieno consapevole il C., la filologia dell'etàromantica e dell'idealismo, e nulla aveva perciò di comune con la filologia del positivismo, importata poi di peso e ad occhi chiusi ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
preromantico
preromàntico agg. e s. m. (f. -a) [comp. di pre- e romantico] (pl. m. -ci). – Del preromanticismo, che è proprio del preromanticismo: epoca p.; gusto p.; tendenze, correnti p.; musica preromantica. Come sost., chi, nella sua opera,...