GELLIO, Aulo (A. Gellius)
Vincenzo Ussani
Scrittore latino del sec. II d. C. Della sua vita sappiamo quel poco che ci dicono le sue Notti Attiche. V'è chi l'ha supposto africano, ma era certo a Roma [...] quando prese la toga virile. Soggiornò qualche tempo, per amore degli studi, ad Atene, dove frequentò Erode Attico romani appaiono oggetto di lettura e di studio solo quelli dell'età repubblicana, più Virgilio che doveva trovare grazia per il suo ...
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PROPERZIO
Ettore Bignone
. Poeta latino, nato tra il 47 e il 46 a. C., morto circa il 16 o il 15 d. C. Dei tre nomina, ne conosciamo solo due: Sextus Propertius; il terzo, Aurelius, dato dai codici, [...] ancora fanciullo; la madre poco dopo che egli prese la toga virile. Come altri spiriti poetici, sentì presto l'aridità degli studî forensi fa pensare a un'opera interrotta dalla morte del poeta.
Già all'età di Quintiliano (Inst. orat., X,1, 93) P. era ...
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GIOVE (Iuppiter)
Giulio Giannelli
Il sommo degli dei, nella religione dei Romani. Esso è per eccellenza la divinità del cielo e della luce, come dice il suo nome, derivato dalla radice indoeuropea di̯eu [...] nominato a questo scopo.
Ma frattanto, verso la fine dell'età regia e il principio della repubblica, andava sempre più emergendo si recava il giovane romano, quando assumeva la toga virile; ivi sacrificava il magistrato prima di entrare in carica; ...
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GENIO (Genius)
Giulio GIANNELLI
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Divinità degli antichi Romani, pertinente al culto domestico. Il suo nome si riconnette evidentemente con la radice di gignere; e pertanto [...] divino rappresentante. Il Genio è dunque l'espressione della virilità, intesa nel più alto e più largo senso della , XXVI, 19, 7).
Sviluppo e significato speciale prese, nell'età imperiale, il culto del Genio dell'imperatore, riguardato, in certo ...
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SEPOLCRALE, POESIA
Mario Fubini
Con questo termine si designa un gruppo di opere composte nel sec. XVIII e all'inizio del XIX, nelle quali le meditazioni ispirate dalle sepolture hanno una parte prevalente [...] tutte le opere un giorno famose: e il giudizio della nuova età si può scorgere nelle parole scherzose del Goethe nel secondo Faust sui dalle tombe" segna la condanna, in nome di una virile saggezza e di una più intima religiosità, del sentimentalismo ...
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SCAPIGLIATURA
Marcello MANCINI
Virgilio GUZZI
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. Va sotto questo nome un movimento letterario al quale diede vita in Milano, tra il 1860 e il 1870, un gruppo di scrittori e di artisti, diversi per [...] del regno d'Italia, il Carducci oppose la virile disciplina del suo rinnovato classicismo; gli scapigliati cercarono alcuni studiosi a scrittori o gruppi di scrittori di varie età, che presentassero in qualche modo analogie con gli scapigliati ...
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GIANICOLO (Ianiculum, Arx Ianiculensis, Antipolis)
Giuseppe Marchetti Longhi
Uno dei colli di Roma, sulla riva destra del Tevere, e per questo non compreso tra i sette colli tradizionali, né per lungo [...] tutti gli autori, di nessun culto locale di Giano si ha notizia in età storica, e non si ricorda che un'ara dedicata a Fonto, figlio , di Bacco e con un idolo bronzeo di divinità virile attorcigliata da un serpe, deposto entro una fossa triangolare. ...
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LIBERO e LIBERA
Nicola Turchi
. Coppia divina di tipo italico come Fauno e Fauna. Qualunque sia la sua etimologia, L. (Liber Pater, conosciuto anche sotto altre forme: Loebasius o Loebesius, Leiber [...] Fasti, III, 725 segg.). I giovani in questo giorno assumevano la toga virile (Cic., Ad Att., VI,1, 12) e le famiglie usavano mangiare ma anche in seno ai misteri dionisiaci dell'età imperiale (Hierophantes Liberi patris, Archibucolus dei Liberi, ...
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PEDAGOGO (παιδαγωγός)
Gioacchino Mancini
In Grecia il fanciullo nei primi suoi anni era educato nel gineceo, sotto la sorveglianza della madre o della nutrice. All'età circa di sette anni il fanciullo [...] ecchio servo inabile al lavoro e, se ancora in età giovanile, non altrimenti redditizio per aver qualche difetto fisico.
Il pedagogo assisteva il giovanetto fino a che questi indossava la toga virile, cioè fino ai 17 anni.
Sotto l'impero con la voce ...
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PRETESTA
Gioacchino MANCINI
La toga era l'abito nazionale romano proprio dell'uomo libero. Già il fanciullo la indossava, ma non tutta bianca come l'adulto, bensì distinta da un orlo (clavus) di lana [...] bulla, offrendoli ai Lari della sua casa e assumeva la toga virile, del tutto bianca, detta per questo pura, ed anche libera, segno della riverenza e del rispetto dovuto alla tenera età e una salvaguardia a protezione dei costume derivato dagli ...
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virile
agg. [dal lat. virilis, der. di vir «uomo» (in quanto maschio e adulto)]. – 1. Di uomo, dell’uomo: Tanto il loro nome sorgeria, che forse Viril fama a tal grado unqua non sorse (Ariosto). In partic.: a. Di essere umano di sesso maschile...
eta
età (ant. e poet. etade, etate) s. f. [lat. aetas -atis, dall’arcaico aevĭtas, der. di aevum «evo»]. – 1. a. Ciascuno dei periodi in cui si suole dividere la vita umana: le quattro e. dell’uomo (fanciullezza, giovinezza, maturità, vecchiaia);...