DI GENNARO, Giuseppe Aurelio
Guido Panico
Nacque a Napoli nel 1701 dall'avvocato Ottavio e da Cecilia De Franco, in una famiglia che faceva parte di quelle élites urbane affermatesi nel secolo precedente [...] . Un cursus di studi esemplare lo condusse in giovanissima età (intorno ai venti anni) a patrocinare le prime cause .
Nello stesso anno gli fu concessa la cattedra di diritto feudale presso l'università di Napoli, in cui successe a Ferdinando ...
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Demanio Feudale
Emanuele Conte
È tipica della tarda dottrina giuridica meridionale la distinzione dei beni demaniali nelle tre grandi categorie del demanio regio, del demanio feudale e del demanio comunale [...] del demanio risalta proprio dalla sua inalienabilità: l'idea di un 'demanio feudale' deve considerarsi dunque, per i giuristi federiciani e anche per un feudista di piena età angioina come Andrea, una vera e propria contraddizione in termini.
Ma le ...
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BORRELLI, Pasquale
Antonio Allocati
Nato a Tornareccio (Chieti) l'8 giugno 1782 da Gaudenzio, medico, e da Concetta D'Antonio, studiò dapprima privatamente sotto la guida di un parente sacerdote, entrando [...]
Durante il periodo murattiano, alla costituzione della Commissione feudale, che doveva giudicare le cause tra Comuni e 1962, pp. 206 s.; M. F. Sciacca, Il pensiero italiano nell'età del Risorgimento, Milano 1963, pp. 160-166; A. Lepre, La ...
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burocrazia
Francesco Tuccari
Il potere dei funzionari
Tipica dell'età moderna, questa forma di amministrazione viene di regola considerata lo strumento amministrativo per eccellenza dello Stato, ed [...] altre civiltà e nello stesso Occidente prima dell'avvento dell'età moderna.
La nascita e lo sviluppo della burocrazia sono altresì nel rapporto tra sovrano e nobili nel sistema feudale.
Burocrazia e burocratizzazione
Lo sviluppo e la diffusione ...
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Per Parlamento si intende l’organo rappresentativo per eccellenza (Rappresentanza politica), titolare del potere legislativo (Separazione dei poteri). Storicamente, i primi Parlamenti nascono nella seconda [...] ’esercizio della funzione di governo: all’antica Curia Regis feudale si sostituisce poi un’assemblea più vasta, formata dai feudatari coinciso senza dubbio con le tre grandi Rivoluzioni dell’età moderna (inglese, americana e francese), in virtù delle ...
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Nel mondo feudale, mutuo rapporto di fedeltà e protezione tra due persone, entrambe libere, l’una delle quali, il vassallo, si sottometteva all’autorità di un’altra, detta senior (fr. suzerain), promettendogli [...] a uniformare a sé tutti i legami militari e clientelari tra uomini liberi, soppiantando quelli tipici dell’età merovingia (leudes, antrustiones ecc.) e assumendo progressivamente un connotato aristocratico più spiccato. La fondazione dell’Impero ...
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servizio In senso astratto, rapporto di soggezione o sudditanza; in particolare, in epoca feudale, l’obbligo del vassallo di rendere tutti i servigi che fossero compatibili con la sua qualità di uomo libero.
Lavoro [...] di ricchezza mobile; lo stesso principio fu in vigore in età carolingia, quando ai possessori si aggiunsero i vassalli del re (letteralmente «servi del paese»; contadini inquadrati da signori feudali e pagati, almeno in teoria, dallo Stato) e le ...
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dichiarazióne dei diritti Documento contenente l'enunciazione dei principi fondamentali della libertà politica e civile dell'uomo.
La carta delle libertà
Gli esempi più antichi possono essere rintracciati [...] nelle chartae libertatum ("carta delle libertà") dell'età comunale, cioè nell'elenco delle 'libertà' formalmente concesse dal signore feudale, ma in realtà pattuite con la popolazione soggetta. Esempi celebri sono offerti dalla storia inglese, a ...
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Giurista (Venosa 1614 - Roma 1683), esercitò l'avvocatura a Napoli e a Roma. Consacrato sacerdote in età avanzata, fu nominato da Innocenzo XI uditore e segretario dei memoriali, quindi (1681) cardinale. [...] -73), grande repertorio, diviso sistematicamente in 15 libri, di allegazioni e discorsi in materia di diritto civile, canonico, feudale. Una riduzione di quest'opera, scritta in italiano (il De L. deve essere ricordato quale propugnatore della lingua ...
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Giurista (n. Bologna fine sec. 12º - m. ivi non prima del 1233), glossatore civilista. Ricoprì a Bologna importanti cariche pubbliche e fu maestro di reputati giuristi: Roffredo, Odofredo, Iacopo d'Ardizzone. [...] 'età aurea per acutezza e vigore d'ingegno. Restano di lui Quaestiones, e lavori esegetici di vario genere su diverse parti del corpus iuris; va sotto il suo nome la più importante raccolta di Dissensiones dominorum. S'occupò anche di diritto feudale ...
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feudale
agg. [dal lat. mediev. feudalis]. – Di feudo, che concerne il feudo e l’organizzazione della società che dal feudo fu caratterizzata: signore f.; governo, ordinamento, dominio, giurisdizione f.; la gerarchia f.; età f.; usi, consuetudini...
distretto2
distrétto2 s. m. [dal lat. mediev. districtus -us, der. di distringĕre «costringere», prob. perché, nella sostituzione del vescovo come signore feudale al conte laico, fu riconosciuto al vescovo il potere di coercizione (ius distringendi)...