In età romana imperiale e in etàfeudale, imposizione per gli abitanti di un territorio di fornire in certe circostanze un pasto o l’equivalente in denaro a truppe di passaggio. ...
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matrimonio morganatico
Forma di matrimonio sviluppatasi già in etàfeudale, per la quale il marito concedeva una donazione (detta morganatica) alla moglie di secondo letto, subordinata al patto esplicito [...] che a essa (e agli eventuali figli) non sarebbe spettato alcun diritto sui beni del marito in concorrenza con gli altri figli. Il m.m. era utilizzato anche nell’unione di un nobile con una donna di rango ...
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Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] (generale supremo), venendo così legittimato a dirigere gli affari politici e militari del paese.
La storiografia suddivide l’etàfeudale del G. in tre fasi. Nella prima (fino al 1333, periodo di Kamakura), s’individua un sostanziale equilibrio ...
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L’insieme delle truppe combattenti a piedi.
Gli eserciti antichi
La f. costituì il nerbo degli antichi eserciti greci, ellenistici e romani, nei quali la cavalleria ebbe sempre funzioni ausiliarie. Le [...] a.C. si rinnovarono profondamente, nell’ambito stesso della trasformazione delle milizie romane in esercito di mestiere.
Nell’etàfeudale l’importanza della f. decadde rispetto a quella della cavalleria, che fu elemento decisivo nella battaglia.
Gli ...
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Presso i Longobardi il semilibero (indicato presso Franchi, Sassoni, Anglosassoni e Frisi con termini come liti, laeti, lassi o lazzi). In origine era probabilmente un nemico sottomesso. Aveva un guidrigildo [...] e che era tenuto, entro certi limiti, a rispondere delle offese da lui fatte ad altri. Nel corso dell’etàfeudale, specialmente nelle campagne, le varie classi di condizione servile e semiservile finirono per fondersi in una classe unica, quella dei ...
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Storico italiano (Milano 1903 - Cividale del Friuli 1990); prof. univ. dal 1934, ha insegnato storia del diritto italiano nell'univ. di Padova. I suoi numerosi studî riguardano principalmente il diritto [...] e Chiesa, storie locali, le istituzioni longobarde. Tra le opere: Storia della università di Modena (1952; 2a ed. 1963); L'etàfeudale (2 voll., 1952-53); I boschi patrimoniali del Patriarcato e di S. Marco in Carnia (1962). È stato anche editore di ...
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Presso gli antichi Germani, era la più piccola suddivisione della gente, presso i Franchi una circoscrizione territoriale di carattere politico-amministrativo, con una sua propria organizzazione di governo. [...] i Franchi chiamato tungino), che aveva potere militare ma anche funzioni civili, quale regolatore della pace e amministratore della giustizia. La c. aveva pure la sua assemblea popolare, per discutere interessi locali. Scomparve nell’etàfeudale. ...
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Storico tedesco (n. Bruges 1895 - m. 1980), professore all'università di Gand; ha svolto importanti ricerche sull'etàfeudale e carolingia, sulla scia degli studî del suo maestro H. Pirenne (Études sur [...] les ministériales, 1926; Qu'est-ce que la féodalité?, 1944; Histoire des relations internationales. I, Le Moyen-Âge, 1953; Recherches sur les capitulaires, 1958; La Belgique carolingienne, 1959; Charlemagne ...
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FORMOSO, papa
Jean-Marie Sansterre
Figlio di Leone, nacque intorno all'816 probabilmente a Roma, dove venne educato. Nell'864 il pontefice Niccolò I lo nominò vescovo di Porto in luogo di Rodoaldo, [...] Haller, Das Papsttum. Idee und Wirklichkeit, II, Basel 1951, pp. 107, 140, 143, 145, 157, 179, 190-194, 545 s.; C.G. Mor, L'etàfeudale, I, Milano 1953, pp. 28-46, 48 s., 65 s., 92, 94-97; J. Duhr, Humble vestige d'un grand espoir déçu. Episode de la ...
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feudale
agg. [dal lat. mediev. feudalis]. – Di feudo, che concerne il feudo e l’organizzazione della società che dal feudo fu caratterizzata: signore f.; governo, ordinamento, dominio, giurisdizione f.; la gerarchia f.; età f.; usi, consuetudini...
distretto2
distrétto2 s. m. [dal lat. mediev. districtus -us, der. di distringĕre «costringere», prob. perché, nella sostituzione del vescovo come signore feudale al conte laico, fu riconosciuto al vescovo il potere di coercizione (ius distringendi)...