In biologia, la condizione degli organismi viventi che per costruire le sostanze organiche del proprio corpo devono assumere sostanze organiche già elaborate da organismi autotrofi (➔ autotrofia). È caratteristica [...] certe piante totalmente prive di clorofilla (fanerogame parassite). Queste piante vivono come saprofite o parassite; i funghi eterotrofi sono parassiti o simbionti mutualistici (funghi delle micorrize o quelli che costituiscono il tallo dei licheni ...
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Organismi eterotrofi, unicellulari, spesso a filamento ramificato, con ife di circa 1 μ di diametro; si moltiplicano per frammentazione del citoplasma entro le pareti dell'ifa o per divisione dell'ifa [...] per mezzo di setti trasversali (artrospore) o infine per conidî. Dal 1904 al 1950 sono state pubblicate ben 15 diverse classificazioni, di cui quella di S. A. Waksman (1950) considera gli Actinomiceti ...
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In ecologia degli ambienti acquatici, l’insieme degli organismi (autotrofi o eterotrofi di piccole o piccolissime dimensioni) che vivono attaccati a macrofite acquatiche, ad animali più grandi o ad altre [...] superfici che si protendono dal fondo nella massa d’acqua. Al p. appartengono Diatomee e altri tipi di alghe, piccoli animali, come idre e Briozoi, e Protozoi, come Stentor e Vorticella ...
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Ordine (secondo alcuni autori sottordine) di Protozoi Sarcodini Rizopodi. Organismi eterotrofi, abbondantemente rappresentati in tutte le comunità marine, dalla intertidale alla batiale, dalla bentonica [...] alla planctonica. Sono dotati di un guscio, o nicchio, o scheletro, di solito concamerato, in genere calcareo, talvolta siliceo o di pseudochitina. Il guscio ha diametro di 0,01-190 mm e può avere forme ...
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Protozoi
Gruppo di organismi eucarioti unicellulari, che presentano una grande diversità di forme e comportamento (alcuni sono eterotrofi, altri autotrofi). Le diverse funzioni vitali sono svolte da [...] organelli cellulari e da sistemi di membrane (vacuoli); si muovono per mezzo di ciglia, flagelli o pseudopodi. La riproduzione è asessuata per scissione, ma in alcune specie anche sessuata, per fusione ...
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eterotrofiaeterotrofìa [Comp. di etero- e tema del gr. trépho "nutrire"] [BFS] Capacità che hanno alcuni organismi (organismi eterotrofi) di nutrirsi con sostanze organiche già elaborate da altri (organismi [...] autotrofi): v. cellula: I 553 b ...
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Protisti d'acqua dolce (Euglena) definiti come animali pur essendo provvisti di cloroplasti, e perciò chiamati anche Euglenofite. Sono autotrofi oppure eterotrofi, a seconda delle condizioni ambientali [...] (presenza o meno di luce per la fotosintesi). Hanno una tasca anteriore da cui fuoriescono un lungo flagello, un fotorecettore (macula) e una struttura contenente pigmenti (stigma) ...
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ZOOLOGIA
Roberto Argàno
(XXXV, p. 1003)
La z. è la scienza che si occupa della dinamica della diversità animale. Gli animali sono organismi pluricellulari eterotrofi (che traggono quindi l'energia necessaria [...] alla loro sopravvivenza a spese di altri esseri viventi) in grado di rispondere con rapide reazioni a stimoli esterni e che mostrano, in genere, capacità di movimento. Dei cinque Regni in cui vengono suddivisi ...
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solfobatterio Nome generico di batteri che ossidano o riducono i composti minerali dello zolfo e, in certe specie (solforodobatteri), accumulano globuli di zolfo nelle loro cellule: quelli che lo ossidano [...] possono essere autotrofi o eterotrofi. I batteri che riducono lo zolfo (solforiduttori) operano in ambiente anaerobico: suoli impregnati d’acqua, acque putride ecc. ...
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eterotrofia
eterotrofìa s. f. [comp. di etero- e -trofia]. – In biologia, la necessità di tutti gli animali, e di alcune specie vegetali parassite e saprofite totalmente prive di clorofilla, di nutrirsi, cioè di costruire le sostanze organiche...