Imprenditori
Alberto Martinelli
Premessa
L'imprenditore è il capo dell'impresa, titolare esclusivo del diritto di svolgere l'attività economica per la produzione di beni e servizi per il mercato. L'imprenditore [...] sistematica tra fini preferiti e mezzi idonei a conseguirli. L'analisi di Weber, pur sottolineando la correlazione tra ethos religioso e comportamento economico, non è un esempio di determinismo culturale. L'etica protestante fu infatti solo uno ...
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La fiducia in Italia
Paola Bordandini
Il concetto di fiducia
Il termine fiducia, al pari di buona parte dei termini chiave impiegati dagli scienziati sociali, è soggetto a uno dei principali problemi [...] e libri di conti che i contadini avevano compilato per lui –, mise a punto la nozione di ‘familismo amorale’. L’ethos del familismo amorale – cioè la tendenza a «massimizzare i vantaggi materiali e immediati della famiglia nucleare [e a] supporre che ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
La filosofia civile
Michele Ciliberto
Esistono le tradizioni filosofiche nazionali? E se esistono, qual è il tratto distintivo di quella italiana? È una domanda nella quale si intrecciano problemi di [...] vita etica e spirituale del nuovo Stato nazionale e si batteva, nel suo specifico campo, per la costruzione di un nuovo ethos filosofico e civile – operazione, a suo giudizio, fondamentale nel Paese in cui aveva sede il capo della Chiesa romana. Gli ...
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Dove va la storia delle religioni
Giovanni Filoramo
La situazione attuale
Gli studi di storia delle religioni conoscono oggi una duplice crisi. L’una, positiva, è una crisi di crescita. Per la prima [...] rete sta agendo su questo campo di studi in due modi: da un lato, cambiando profondamente la sua organizzazione e il suo ethos; dall’altro, fornendogli un nuovo oggetto: la religione in rete. Quest’ultimo punto, a sua volta, comprende due aspetti che ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Bertrando Spaventa
Alessandro Savorelli
Bertrando Spaventa fu il rappresentante più dinamico di quel gruppo di intellettuali che si suole denominare degli ‘hegeliani napoletani’. La sua fama era già [...] coincidenza – nel dovere – di libertà e necessità, di utilità e giustizia, di sensibilità e ragione, presupposti dell’ethos morale e giuridico compiutosi nella Riforma protestante, nella Rivoluzione francese, in Kant e nell’idealismo tedesco, quando ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Niccolò Machiavelli
Gennaro Maria Barbuto
«Essendo voi sempre stato ut plurimum extravagante di opinione dalla commune, et inventore di cose nuove et insolite» (Guicciardini a Machiavelli, Modena, 18 [...] costo, senza alcuna preoccupazione etico-civile. Un mondo senza ethos, senza legami affettivi o sociali che non siano dettati dall patrimonio di costumi, riti, cerimonie. Costituisce, appunto, l’ethos di un popolo.
Come per il conflitto civile e per ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Roberto Gamberini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La poetica che domina le forme liriche ottocentesche in Europa è senza dubbio quella [...] presupposti pone inevitabilmente l’accento sugli effetti piuttosto che sugli equilibri formali, sul pathos piuttosto che sull’ethos, su un’interiorizzazione del paesaggio di specie istintiva piuttosto che su una costruzione equilibrata e armonica ...
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ZEUSI (Ζεῦξις, Ζεύξιππος, Zeuxis)
P. Moreno
Pittore vissuto nella seconda metà del V sec. a. C. Fu, secondo il giudizio degli antichi, uno dei più grandi pittori greci. La fama delle sue opere ispirò [...] Amorem, ii, 12, 1 ss.). Alla produzione iniziale di Z. va assegnata anche la Penelope, nella piena tradizione polignotea dell'èthos (in qua pinxisse mores videtur, Plin., Nat. hist., xxxv, 63), che si può mettere in relazione con il tipo spesso ...
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virtù
Anna Lisa Schino
La condizione di perfezione morale
Il concetto di virtù (e del suo opposto, il vizio) costituisce uno dei nodi centrali nella riflessione sull’etica. Variamente interpretata, [...] le virtù pratiche o del comportamento, che si acquistano per abitudine; sono le virtù etiche (da èthos «costume, abitudine»): fortezza (o coraggio), liberalità (cioè generosità), mitezza, amabilità, sincerità, urbanità.
In corrispondenza della ...
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Sociologia
Paolo De Nardis
Sandro Bernardini
Alain Touraine
Alessandro Ferrara
Jeffrey C. Alexander - Paul B. Colomy
(XXXI, p. 1019; App. III, ii, p. 761; IV, iii, p. 356; V, iv, p. 15)
I temi generali [...] incorpora questa definizione nella sua ricostruzione di vari tipi di comunità, soprattutto delle comunità religiose, e dell'ethos della fratellanza sotteso alle comunità cristiane premoderne. La comunità rimane, per Weber, il luogo dell'agire meno ...
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ethos
èthos 〈ètos〉 s. m. [traslitt. del gr. ἦϑος]. – Nel linguaggio filos. e delle scienze sociali, il costume, la norma di vita, la convinzione e il comportamento pratico dell’uomo e delle società umane, e gli istituti con cui si manifestano...
morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...