Significato e storia del termine. - Con questo nome coniato da J. G. Droysen (v.) si suole designare quel periodo della storia della nazione e della civiltà greca che va dalla morte di Alessandro il Grande [...] osservazione di singoli individui. Quest'età (già Menandro) sa concepire ogni uomo "come una personalità unica dal cui ethos scaturiscono quasi per necessità interna forme di vita, modi d'espressioni, tutta la maniera di darsi e di rappresentarsi ...
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SOCIALDEMOCRAZIA
Leonardo Rapone
(XXXI, p. 987)
Esistono due diversi usi del termine s., che designa sia determinati movimenti o partiti politici, sia una specifica teoria e prassi politica. Nell'accezione [...] espansive e al finanziamento pubblico delle politiche sociali, si è aggiunta la sua delegittimazione ideale da parte di un ethos capitalistico aggressivo, determinato ad affermare la supremazia dell'iniziativa privata e a liberarla dai vincoli della ...
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HEGEL, Georg Wilhelm Friedrich
Enrico de' Negri
Filosofo tedesco, nato il 27 agosto 1770 a Stoccarda, dove suo padre viveva in qualità di funzionario del duca del Württemberg. A Stoccarda frequentò [...] ognuno. L'eticità stessa è intesa da H. come organismo vivente nei suoi organi: da una parte la famiglia, sede dell'ethos più intimo, dall'altra la "società civile", retta dalle istituzioni atte a soddisfare i bisogni comuni, e perciò espressione del ...
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NAZIONALSOCIALISMO
Carlo Antoni
. Le origini. - Nella primavera del 1919, all'indomani della caduta della repubblica dei consigli a Monaco, il caporale Adolf Hitler (v.), suddito austriaco, ma reduce [...] , Monaco 1933; W. Petersmann, Der "kultische" Sinn von Erde u. Volk, Gotha 1934; K. Leese, Rasse-Religion-Ethos, Gotha 1934; J. Göbbels, Rassenfrage u. Weltpropganda, Langensalza 1934.
Sulla questione religiosa: L. Müller, Worte des Reichbischofs and ...
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Moderno e postmoderno
Valerio Verra
Paolo Portoghesi
Modernità, di Valerio Verra
Postmoderno, di Paolo Portoghesi
Modernità di Valerio Verra
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. La rivoluzione scientifica. [...] modernità come crescente burocratizzazione e razionalizzazione ha svolto poi un ruolo determinante il fatto che l'ethos religioso, da cui era originariamente permeata, è venuto gradualmente attenuandosi sino a scomparire. Come osserva incisivamente ...
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Vecchie devozioni e nuove ricerche: i luoghi sacri
Salvatore Abbruzzese
Problematiche e interrogativi sulla territorialità
La modernità avanzata, osservata dal punto di vista del mutamento sociale e [...] , possa conciliarsi con la vera e propria rottura culturale operata dai luoghi religiosamente significativi nei confronti dell’ethos moderno. Dotati di una forte dimensione normativa, questi si collocano in netta opposizione rispetto all’universo ...
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Letteratura e società
Vittorio Strada
Boris Dubin
Lev Gudkov
Introduzione
Impostazione del problema.Il rapporto tra letteratura e società è suscettibile di varie interpretazioni non soltanto perché [...] concezioni (v. Geiger, 1949; v. Parsons, 1969; v. Eisenstadt, 1972). In questa fase la nobiltà di ceto (l'ethos dell'honnête homme) si trasforma nella categoria psicologica della dignità e compitezza personale e lo spirito aristocratico di stirpe ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Teorie del linguaggio e del segno
Giovanni Manetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’interesse per il linguaggio e per i segni non verbali [...] cioè i creatori di nomi. Così il nome viene a funzionare sulla base di due fattori che giocano assieme: l’uso (ethos) e la relazione che si stabilisce tra gli utenti del nome (xyntheke o “convenzione”).
Comunqe Socrate non sostituisce una concezione ...
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Tecnica e tecnologia
Renate Mayntz
Definizione del concetto e prospettive teoriche
Storicamente, 'tecnica' e 'tecnologia' sono concetti piuttosto recenti. Nel Medioevo e nel Rinascimento si parlava [...] o finanziarie; l'affermarsi del razionalismo scientifico, del cristianesimo, dell'etica del lavoro protestante o di un ethos artigianale. Di fatto, quasi ogni attributo identificabile delle moderne società occidentali è stato proposto come presunto ...
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Religiosa, organizzazione
Bryan R. Wilson
1. Introduzione
I termini 'chiesa' e 'setta' in senso stretto si riferiscono specificamente a forme cristiane di organizzazione religiosa. Nell'uso comune tuttavia [...] stessa legittimazione teologica. Le sette, invece, sono numerose e differiscono in modo sostanziale per origini, ideologia, struttura ed ethos. Gli studi successivi hanno messo in evidenza l'importanza di operare delle distinzioni tra le sette e di ...
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ethos
èthos 〈ètos〉 s. m. [traslitt. del gr. ἦϑος]. – Nel linguaggio filos. e delle scienze sociali, il costume, la norma di vita, la convinzione e il comportamento pratico dell’uomo e delle società umane, e gli istituti con cui si manifestano...
morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...