SÁNCHEZ FERLOSIO, Rafael (App. III, ii, p. 657)
Ines Ravasini
Narratore spagnolo. Dopo un lungo periodo di silenzio, durante il quale si è dedicato a studi linguistici, S. F. si è volto prevalentemente [...] alla scrittura saggistica: animato da una profonda intenzione etica e dal proposito di influire sulla società contemporanea, l'autore ne analizza con indipendenza di giudizio i mali pubblici e politici.
Del 1974 sono due brillanti volumi di saggi: ...
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microcredito
Attività finanziaria, all’interno del settore della microfinanza (➔), nata e praticata principalmente nei Paesi in via di sviluppo, che prevede un sistema di concessione di crediti per importi [...] di entità ridotta a piccoli clienti in situazione di povertà (➔ anche banca etica). È uno strumento di sviluppo che consente l’accesso al credito anche a soggetti che sarebbero nell’impossibilità di fornire le garanzie richieste dal sistema bancario ...
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Filosofo inglese (Londra 1922 - Los Angeles 2009). Allievo di L. Wittgenstein, del quale ha largamente utilizzato nella sua riflessione filosofica le tecniche dell'analisi del linguaggio, applicandole [...] avuto le sue analisi del discorso morale (An examination of the place of reason in ethics, 1950; trad. it. Ragione ed etica, 1970) e, su questa scia, dei vari schemi di argomentazione non formale in uso nel linguaggio quotidiano (The uses of argument ...
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Filosofo morale australiano (n. Melbourne 1946), prof. alla Monash University di Clayton in Australia (1977-99) e alla Princeton University (dal 1999). Pur appartenendo alla tradizione analitica, ne ha [...] fortemente ridimensionato l'orientamento metaetico, proponendo in sua vece il recupero di un'etica normativa entro cui difendere valori eticamente vincolanti. In una prospettiva utilitaristica ha discusso problemi centrali quali l'eutanasia, l'aborto ...
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Teologo protestante (Poznań 1799 - Heidelberg 1867), prof. di storia del cristianesimo nei seminarî di Wittemberg (1828) e di Heidelberg (1837). Formatosi sotto l'influenza della spiritualità pietista, [...] studiò il processo di spiritualizzazione dell'uomo e del mondo nel quadro della storia religiosa ed etica dell'umanità. Conservatore in materia di critica biblica, come storico del cristianesimo ritenne lo sviluppo del cristianesimo in senso ...
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Termine tecnico della filosofia greca, indicante la tranquillità dello spirito, non turbato da alcuna passione, ed esprimente quindi in genere, come quello analogo di "apatia" (v.), l'aspirazione suprema [...] di quasi tutta l'etica postaristotelica. Tuttavia, come il concetto di apatia era tipico dello stoicismo, così quello di atarassia derivava specificamente dalla posizione scettica, che, sospendendo il giudizio su ogni cosa, diveniva a tutto ...
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Miskawayh, Abu Ali Ahmab Muhammad ibn Yaqub
Miskawayḥ, Abū ‛Alī Aḥmab Muḥammad ibn Ya‛qub
Storico e filosofo musulmano persiano (n. Rayy 932 - m. 1030). Definito un «umanista arabo» (Arkoun, Kraemer), [...] , influenzato da al-Kindī e da al-Āmirī, è fondamentale l’aspetto della riflessione etica che rilegge l’idea aristotelica della vita contemplativa (cfr. Etica Nicomachea, X) in chiave platonica: la felicità filosofica è la contemplazione della verità ...
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Poeta, filologo e letterato arabo di Siria (n. Ma῾arrat an-Nu῾mān 973 - m. 1058). Cieco, visse ritirato e lontano dalla corte. Su una vasta produzione erudita o classicheggiante, si eleva la raccolta delle [...] sue poesie filosofiche e morali (Luzūmiyyāt), ispirate a un'etica austera e a uno scettico pessimismo nei confronti delle religioni rivelate, islamismo compreso. Nella Risālat al-ghufrān ("Epistola del perdono"), bizzarra fantasia escatologica in ...
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(fr. droit; sp. derecho; ted. Recht; ingl. law).
Sommario: Filosofia del diritto, p. 983; Storia del diritto, p. 986; Etnografia e folklore: il diritto presso i primitivi, p. 987; Il diritto popolare, [...] naturale. D'altra parte per l'imperfezione dei più la legge umana ha una sfera d'azione più ristretta di quella dell'etica. Essa non può omnia vitia cohibere, sed graviora tantum, cioè quelli che minacciano le condizioni della vita sociale e a quibus ...
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Filosofo inglese (Clapham, Londra, 1846 - Oxford 1924). Influenzato da T. H. Green, lettore e ammiratore di Hegel, con Bosanquet e McTaggart tra i maggiori esponenti del neo-idealismo inglese, propose [...] edonistica e utilitaristica di J. S. Mill e dei positivisti inglesi, sia contro il formalismo dell'etica kantiana; B. riteneva che i doveri morali non derivassero dalla natura del singolo individuo ma dal suo ruolo e dalla sua funzione nella società ...
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etica
ètica s. f. [dal lat. ethĭca, gr. ἠϑικά, neutro pl. dell’agg. ἠϑικός: v. etico1]. – Nel linguaggio filos., ogni dottrina o riflessione speculativa intorno al comportamento pratico dell’uomo, soprattutto in quanto intenda indicare quale...
eticita
eticità s. f. [der. di etico1]. – Carattere etico: l’e. dello stato. Come termine più propr. filosofico, eticità traduce il tedesco Sittlichkeit, con cui Hegel designa quel complesso di istituzioni umane (famiglia, società civile,...