Filosofo (Montclair 1864 - Ann Arbor 1927). Studiò in Germania presso le univ. di Gottinga, Berlino, Heidelberg; fu poi prof. alla facoltà di filosofia dell'univ. del Michigan. Interpretando piuttosto [...] liberamente tesi hegeliane, formulò un sistema monistico idealistico, privilegiando le categorie di tempo, spazio e causalità. In etica si ispirò al sistema spinoziano, considerando il bene e il male dal punto di vista della ragione universale. ...
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Filologo inglese, professore di greco all'università di Oxford, nato a Londra il 27 giugno 1840, morto ivi il 17 dicembre 1914. I principali suoi lavori, sia filologicamente sia filosoficamente, sono la [...] pubblicazione dei frammenti di Eraclito (Heracliti Ephesii Reliquiae, 1877) e soprattutto quella dell'Etica a Nicomaco (1890) e della Poetica (1898) di Aristotele. ...
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Teoria e storia della storiografia
Marcello Mustè
Nell’Avvertenza (scritta nel maggio del 1916) alla prima edizione italiana di Teoria e storia della storiografia (1917), Croce chiarì che quest’opera, [...] quanto si leggeva nella Filosofia della pratica e nei Frammenti di etica (1922) – non solo unificare il fatto e l’idea che la lega alla vita sociale, politica, letteraria, religiosa ed etica, quindi come «tutta la storia» (p. 102), «non perché ...
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Gentile e lo Stato etico corporativo
Carlo Altini
La critica della società borghese e delle istituzioni liberal-democratiche in Europa
Nella cultura filosofica e politica europea di inizio Novecento [...] e azione (Politica e cultura, 1° vol., cit., pp. 31-37; 2° vol., cit., pp. 40-46, 53-56, 60-61). Lo Stato etico non si oppone all’individuo perché, mentre l’individuo si oggettiva e si universalizza nello Stato, lo Stato si interiorizza e si rende ...
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Berlin, Isaiah
Stefano De Luca
Filosofo e storico delle idee inglese, di famiglia ebraica di origine lettone, nato nel 1909 a Riga e cresciuto a Pietrogrado, B. si trasferì in Inghilterra nel 1921 e [...] afferma B. ancora una volta in polemica con Croce, non vi è traccia di angoscia), perché ha fatto la sua scelta per l’etica della città terrena. Ma la ferita rimarrà aperta per tutti coloro che, dopo di lui, non potranno fare a meno di riconoscere le ...
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BARTOLOMEI, Alfredo
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Nacque il 10 marzo 1874 a Sant'Angelo dei Lombardi (Avellino), da Luigi e da Rosa Lembo. Avviatosi agli studi di giurisprudenza, si laureò a Bologna nel 1896. Il suo primo lavoro, [...] nel 1944, collaborando alla rivista Stoa,con un saggio su La funzione etico-sociale dell'alta cultura,di scarso interesse politico, ma improntato a un coerente ripensamento etico.
Morì a Roma l'8 giugno 1954.
Altre opere: Contributo alla dommatica ...
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Insieme delle teorie etiche che nel corso del Novecento, soprattutto in ambito anglosassone, hanno proposto di rendere conto dei giudizi morali in termini di emozioni e di sentimenti. Il tratto che accomuna [...] il quale il giudizio morale non è una proposizione speculativa ma un sentimento attivo. L’emergere di etiche emotivistiche nella filosofia contemporanea è legato piuttosto all’affermazione del positivismo logico (➔), al cui criterio di verificabilità ...
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Filosofo italiano (Sulmona 1889 - Roma 1956). Prof. (dal 1933) di filosofia del diritto a Sassari, Macerata, Padova, Napoli, Roma; socio corrispondente dei Lincei (1954); giudice della Corte costituzionale [...] giuridica e dello stato (Analisi dell'esperienza giuridica, 1934; Il problema della scienza del diritto, 1937), di problemi di etica e di gnoseologia ispirandosi a Blondel e Rosmini: Analisi dell'esperienza comune, 1930; Introduzione alla vita ...
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Pulcini, Elena. – Filosofa italiana (L'Aquila 1950 - Firenze 2021). Docente dal 2001 di Filosofia sociale presso l'Università di Firenze, ha indagato temi nodali della contemporaneità quali la questione [...] di genere, le dinamiche dei rapporti interpersonali e le relazioni tra comunità e individuo. Teorica di un’etica della cura in grado di contrastare le pulsioni egotiche riorientando il soggetto verso l’empatia e l’affettività, ha dilatato tale ...
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Teologo russo-ortodosso (gov. di Orël 1815 - Vyšinskaja Pustyn´ 1894), prof. di filosofia e di morale a Olonec, poi rettore dell'Accademia ecclesiastica di Pietroburgo. Nel 1847 si recò per sette anni [...] nell'oriente balcanico, dove imparò il greco e studiò le istituzioni monastiche e la tradizione etica della Chiesa ortodossa. Nel 1859 fu vescovo di Tambov e quindi di Vladimir. Nel 1866 si ritirò a vita monastica e nel 1872 si rinchiuse in una cella ...
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etica
ètica s. f. [dal lat. ethĭca, gr. ἠϑικά, neutro pl. dell’agg. ἠϑικός: v. etico1]. – Nel linguaggio filos., ogni dottrina o riflessione speculativa intorno al comportamento pratico dell’uomo, soprattutto in quanto intenda indicare quale...
eticita
eticità s. f. [der. di etico1]. – Carattere etico: l’e. dello stato. Come termine più propr. filosofico, eticità traduce il tedesco Sittlichkeit, con cui Hegel designa quel complesso di istituzioni umane (famiglia, società civile,...