Umanista (Stignano, Buggiano, 1331 - Firenze 1406). Visse in un primo tempo a Bologna, dove il padre si era rifugiato esule, e che i S. lasciarono poi nel 1351. Studiò retorica e notariato. Per più di [...] nel Rinascimento a simbolo della nobiltà e supremazia dell'uomo. Altri suoi trattati, in cui sempre S. affrontò ed approfondì problemi di etica e di civile convivenza sono: De tyranno, De saeculo et religione, De verecundia, De fato, fortuna et casu. ...
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Poeta e filosofo epicureo greco (n. 110 a. C. circa - m. intorno al 35 a. C.) di Gadara, discepolo di Zenone Sidonio, vissuto in Italia, a Roma e a Napoli, in una villa di Ercolano, protetto da L. Calpurnio [...] anche Orazio. Ne fa un ritratto Cicerone nell'orazione contro Pisone, lodandone la humanitas e lo spirito. Scrisse di logica, etica, retorica, musica e poesia. F. non è un filosofo originale; in gran parte espone le teorie del suo maestro Zenone ...
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CAMBI, Alfonso
Claudio Mutini
Nacque a Napoliil 3 marzo 1535 dal fiorentino Tommaso, che risiedeva per ragioni commerciali a Napoli.
Il C. apprese i primi rudimenti letterari dal padre, distinguendosi [...] , Girolamo Colonna, Scipione Ammirato e monsignor Galeazzo Florimonte, vescovo di Sessa, che gli dedicò i Ragionamenti sopra l'Etica di Aristotile (Venezia 1567).
Le larghe lacune che costellano la biografia del C. non permettono di precisarne la ...
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Uomo di stato e umanista olandese (Amsterdam 1522 - Gouda 1590); per aver favorito la rivolta contro il regime spagnolo, fu arrestato (1567) e l'anno dopo costretto all'esilio. Tornato in patria dopo la [...] delle personalità letterarie più rappresentative del suo tempo. La sua opera principale in prosa è Zedekunst, dat is wellevenskunste ("Etica, cioè l'arte di vivere bene", 1586), di spirito stoico-cristiano. Tradusse il De officiis di Cicerone (1561 ...
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RUSSO, Luigi
Critico letterario, nato a Delia (Caltanissetta) il 29 novembre 1892. Decorato al valore nella guerra italoaustriaca, insegna dal 1934 letteratura italiana nell'università di Pisa; disciplina [...] d'Italia del Laterza.
I discorsi sulla Vita e disciplina militare (Milano 1917; 4ª ed., Firenze 1934) nascono da un'esigenza etica che, sempre viva nel R., più tardi si manifesterà soprattutto nel volume su F. De Sanctis e la cultura napoletana ...
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Pseudonimo dello scrittore francese François-Marie-Alexandre Carcopino-Tusoli, nato il 3 luglio 1886 a Numea (Nuova Caledonia) dove il padre dirigeva un reclusorio. Certo anche alle impressioni infantili [...] di fronte ai quali, per virtù di comprensione e rappresentazione, cade in lui ogni convenzionale moralismo non nato da un'attiva superiorità etica. Da lì la sua lotta al mondo borghese.
Se si badi, dunque, ai temi ispiratori la sua opera è una vasta ...
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DE SANCTIS, Francesco
Attilio Marinari
Nacque il 28 marzo 1817 a Morra Irpina (oggi Morra De Sanctis, in prov. di Avellino), al centro di. una zona che fino a dieci anni prima era stata tutta feudale [...] realismo, con Introd. di G. Cuomo, Napoli 1978; F. D. nella storia della cultura, a cura di C. Muscetta, Bari 1983; F. D. tra etica e cultura ("Riscontri", VI, 1-2), a cura di M. G. Giordano, Avellino 1984; D. - Un secolo dopo, a cura di A. Marinari ...
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Letteraria, critica e storiografia
Nino Borsellino
È insistente la denuncia di una crisi che sembra ormai chiudere quell'età della critica scandita in Italia, forse più che altrove, sulla durata di [...] Sanctis' testimonia, fino a tutta la prima metà del 20° sec., la volontà di ribadire quella preliminare mo-tivazione, etica appunto, che tiene stretto nel circuito dell'esperienza storico-critica il nesso di ragioni formali e spirituali alle quali la ...
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POUND, Ezra (App. I, p. 949)
Nemi D'AGOSTINO
Poeta e critico americano. La sua natura di puritano e di eclettico e geniale assimilatore di idee, lo aveva spinto già dopo il 1915 alla formulazione di [...] del fascismo, da lui assai mal conosciuto, e che egli connetteva, in una visione del tutto soggettiva e antistorica, all'etica confuciana e al pensiero democratico di Jefferson. Dopo un soggiorno di quattro anni a Parigi, P. venne a stabilirsi a ...
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ARRIGHI, Ludovico, detto il Vicentino (Ludovicus Vicentinus, Ludovicus Henricus, de Henricis, degli Arrighi)
Alessandro Pratesi
Nativo di Cornedo Vicentino (e non di Tarquinia, come ha creduto il Wardrop, [...] seconda parte del trattato dell'Arrighi. Ad ogni modo era certamente a Roma nel 1517: infatti il codice dell'Etica aristotelica in latino, conservato nella Universiteits-Bibliotheek di Amsterdam (II A 19) e scritto probabilmente per Vittoria Colonna ...
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etica
ètica s. f. [dal lat. ethĭca, gr. ἠϑικά, neutro pl. dell’agg. ἠϑικός: v. etico1]. – Nel linguaggio filos., ogni dottrina o riflessione speculativa intorno al comportamento pratico dell’uomo, soprattutto in quanto intenda indicare quale...
eticita
eticità s. f. [der. di etico1]. – Carattere etico: l’e. dello stato. Come termine più propr. filosofico, eticità traduce il tedesco Sittlichkeit, con cui Hegel designa quel complesso di istituzioni umane (famiglia, società civile,...