EGUAGLIANZA
Ronald M. Dworkin e Alessandro Pizzorusso
Eguaglianza
di Ronald M. Dworkin
Rassegna dei problemi
Sebbene per molti secoli l'eguaglianza abbia costituito un potente ideale politico, [...] questa prospettiva il carattere distintivo di tutte le teorie non egualitarie è il seguente: esse sono accettabili dal punto di vista etico solo se è giustificata la tesi secondo la quale la vita di alcune persone è più importante di quella di altre ...
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Regista cinematografico statunitense, di origine ucraina, nato a Chicago il 29 agosto 1935. Le sue opere si rivelano caratterizzate da una notevole forza narrativa, espressa attraverso una messinscena [...] carica di tensione visiva e incline all'immaginifico, mentre costante risulta l'esigenza del regista di affrontare con particolare senso etico la riflessione sul sottile confine che separa il bene dal male e l'indagine sul malessere e l'inquietudine ...
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Atto religioso con cui si cerca di calmare l’ira e di conciliare il favore della divinità.
In storia delle religioni, il presupposto della p. è che il soggetto (che può essere sia un individuo sia una [...] comunità, per es. lo Stato) si consideri colpevole di qualche infrazione di ordine rituale o, nelle religioni a contenuto etico, di ordine morale. Nelle religioni di tipo primitivo o arcaico non è affatto necessario che il soggetto abbia la coscienza ...
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Croce, Gramsci e il comunismo
Fabio Frosini
Sulla questione del comunismo esiste tra Croce e Antonio Gramsci un intreccio che non si riduce all’esistenza di una comune problematica, sia pure diversamente [...] Galasso, Croce e lo spirito del suo tempo, Milano 1990, Roma-Bari 20022.
G. Sartori, Studi crociani, 2° vol., Croce etico-politico e filosofo della libertà, Bologna 1997.
M. Maggi, Croce e l’Europa, in Id., La formazione della classe dirigente. Studi ...
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Pratt, James Bissett
Filosofo statunitense (Elmira, New York, 1875 - Williamstown, Massachusetts, 1944). Appartenne alla corrente dei realisti critici, sviluppando peraltro una metafisica dualistica [...] religione (campo in cui subì l’influenza di James), sottolineò il valore della «trascendenza» (in senso cognitivo ed etico), approdando a un «realismo personalistico», in polemica contrapposizione con le tesi del naturalismo e del pragmatismo a lui ...
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ipergiustizialismo
s. m. La tendenza a servirsi oltre ogni misura della magistratura, oppure ad assecondarla, per le proprie finalità politiche.
• I difensori dell’imprenditore hanno contestato la ricostruzione [...] di ipergiustizialismo». (Giovanna Maria Fagnani, Corriere della sera, 10 dicembre 2008, Grande Milano, p. 10) • il nuovo codice etico, appena stilato da Beppe Grillo, per il giurista [Cesare Mirabelli], cambia poco le cose: «È solo un’attenuazione ...
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Scrittore danese (Strøby, Storstrøm, 1909 - Copenaghen 1955). Maestro elementare dal 1931 al 1945, esordì, nella linea del realismo sociale, con i romanzi Nu opgiver han ("Ora ci rinuncia", 1935) e Kolonien [...] e della Resistenza lo portò a interrogarsi sulla responsabilità del singolo e sulla necessità di un nuovo impegno etico e religioso; si fece allora portavoce, sulla rivista Heretica, di una particolare forma di esistenzialismo cristiano, in cui ...
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Romanziere e drammaturgo norvegese, nato a Drammen il 17 novembre 1891.
Acuto analista della mentalità protestante di un piccolo mondo provinciale, in cui gli spiriti educati al rigorismo pietistico si [...] rodìo che vi fan nascere l'angoscia del peccato e il bisogno dell'espiazione, il Christiansen affronta questo problema etico già nel romanzo d'esordio (Seiren, La vittoria, 1915) e lo approfondisce poi ulteriormente senza volerne tentare né le ...
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bushido (giapp. «la via del guerriero»)
bushido
(giapp. «la via del guerriero») Complesso di norme morali che guidava l’agire della casta guerriera in Giappone. Nitobe Inazo (1862-1933) intitola così [...] bushi, il guerriero giapponese. Anche se il termine è relativamente recente, questo codice etico si è sviluppato nel corso dei secoli, a partire dall’epoca dell’ascesa della casta guerriera al potere (fine epoca Heian, 794-1185) e dell’instaurazione ...
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neocontrattualismo
Indirizzo politico-filosofico che, richiamandosi alle idee dei giusnaturalisti del 17° e 18° sec. (T. Hobbes, J. Locke, J.-J. Rousseau e I. Kant), fonda sul presupposto della scelta [...] istituzioni per essere considerate giuste, con la conseguenza che un assetto sociale equo costituisce non solo un ideale etico-politico, ma anche il risultato di una strategia ottimale per la salvaguardia dei diritti fondamentali di ciascun individuo ...
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etico1
ètico1 agg. [dal lat. ethĭcus, gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος «costume»] (pl. m. -ci). – 1. a. Dell’etica, che concerne i costumi, il comportamento morale: problema e., concezioni, leggi e.; principî e., ecc. b. Che ha, per sé stesso, un’essenza...
etico2
ètico2 agg. [dal gr. ἑκτικός «abituale, continuo», come attributo di πυρετός «febbre»] (pl. m. -ci), ant. – Tisico; anche sost.: Faceva lui tener le labbra aperte Come l’etico fa (Dante). Febbre e., quella caratteristica della tisi...