GENTILE, Panfilo
Studioso di filosofia e giornalista, nato all'Aquila il 28 maggio 1889; si è occupato di storia del pensiero etico-giuridico-politico e di quello religioso, e ha collaborato con articoli [...] di politica e di varia cultura a numerosi giornali e periodici, specie dopo la caduta del fascismo, di cui fu avversario. Fece parte, per il Partito Liberale Italiano, della Consulta nazionale; diresse ...
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Insieme di dottrine e movimenti che condividono, al di là delle differenze, alcune convinzioni fondamentali, quali l'individualismo radicale sul piano etico-politico, che conduce al rifiuto di ogni forma [...] di autorità e alla prefigurazione di una società senza Stato (società anarchica o libertaria), il rifiuto dell'economia capitalistica a vantaggio di un'economia fondata sulla cooperazione, organizzata ...
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Termine usato polemicamente dopo la Prima guerra mondiale per designare tendenze della società contemporanea accusate di riprendere, con l’abbandono dei principi etico-religiosi cristiani, aspetti caratteristici [...] , nell’arte ecc.) e dell’organismo politico (Stato, nazione, partito, classe, razza ecc.) quale organo supremo dell’eticità: onde la glorificazione della ‘cultura fisica’ e delle virtù militari, il culto dell’‘eroe’, la concezione della politica come ...
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Vicenza (Vincenza)
Nicolò Mineo
Pier Vincenzo Mengaldo
Non è tra le città più presenti alla memoria o agl'interessi di valutazione etico-politica di D., pur facendo parte di quella Marca Trevigiana [...] e di quel mondo storico-geografico prima ezzeliniano e poi scaligero così rappresentato nella Commedia e, il secondo, sublimato al livello del mito. Neanche si sono scoperti nell'opera del poeta o in testimonianze ...
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indovinare
Presente in due luoghi del Fiore, nel senso di " scoprire ", " intuire quasi per virtù divina ", il verbo è preceduto dal dativo etico: CLII 3 lo me' cor sì m'indovina / che tu darai lor ancor [...] gran miccianza / a que' ribaldi, e CV 7 e' son mastro divino [teologo], / e le cose sacrete m'indovino (ma in questo caso il pronome potrebbe avere anche valore pleonastico) ...
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Critico letterario (Nižnij Novgorod 1836 - Pietroburgo 1861); uno dei maggiori rappresentanti del pensiero democratico russo dell'800. Intese la letteratura soprattutto in funzione etico-sociale e considerò [...] quindi compito principale del critico il controllo della veridicità delle idee e dei fatti raffigurati nell'opera letteraria, nonché delle finalità che ne risultano. Così nel saggio Čto takoe oblomovščina? ...
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Scrittore olandese (Haarlem 1860 - Bussum 1932). Medico, psichiatra, letterato e uomo dai molteplici interessi scientifici, filosofici e sociali, fu propugnatore di varie ideologie etico-umanitarie; contrastato [...] per i suoi atteggiamenti da profeta, tuttavia nei primi anni del secolo ebbe una vasta popolarità e rimane una delle figure dominanti della vita intellettuale dell'epoca. Sua opera principale è De kleine ...
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L'e., inteso soprattutto come espressione di religione professata, è sostanzialmente ancora oggi quel fenomeno etico-religioso che, derivato dall'Antico Testamento, trovò formulazione e definitiva sistemazione [...] di popolo e terra d'Israele e dal messaggio etico-religioso.
Mediante la Halakhāh, che costituisce la somma a legiferare e ad emanare disposizioni nello spirito della tradizione etico-religiosa dell'e., prescindendo cioè da ogni esigenza di Halakhāh ...
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finanza etica
finanza ètica locuz. sost. f. – Forma di gestione della finanza e in particolare del credito che non persegue la logica della massimizzazione del profitto ma principi di carattere etico. [...] primo esempio di microcredito ha trovato però realizzazione negli Stati Uniti con la creazione del fondo di investimento etico Pioneer fund di Boston, nel 1928, realizzato sulla scia dell’orientamento imposto dalla Chiesa metodista, che consentiva ai ...
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assiologia
Dottrina dei valori, ossia teoria che particolarmente consideri quanto nel mondo è o ha ‘valore’ (per es., come canone logico o estetico o etico, o come determinata realtà storica conforme [...] a tali canoni), e per tale aspetto si distingue da quanto è invece mera realtà di fatto ...
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etico1
ètico1 agg. [dal lat. ethĭcus, gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος «costume»] (pl. m. -ci). – 1. a. Dell’etica, che concerne i costumi, il comportamento morale: problema e., concezioni, leggi e.; principî e., ecc. b. Che ha, per sé stesso, un’essenza...
etico2
ètico2 agg. [dal gr. ἑκτικός «abituale, continuo», come attributo di πυρετός «febbre»] (pl. m. -ci), ant. – Tisico; anche sost.: Faceva lui tener le labbra aperte Come l’etico fa (Dante). Febbre e., quella caratteristica della tisi...