Oratore e uomo politico ateniese (n. 390 circa - m. 323 a. C.). Scolaro di Platone e di Isocrate, mise al servizio delle sue idealità etico-politiche la sua oratoria. Con Demostene fu, dopo la disfatta [...] di Cheronea (338), l'artefice della riscossa antimacedone. Eletto (338) ταμίας, una specie di ministro delle Finanze con poteri particolarmente ampî, e rinnovatagli la magistratura (fino al 326), assestò ...
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REBORA, Clemente
Giorgio PETROCCHI
Poeta, nato a Milano il 6 gennaio 1885. Fu, tra i collaboratori della Voce, uno dei più interessati ai problemi etico-religiosi della cultura europea: donde l'accento [...] moralistico dei suoi Frammenti lirici (Firenze 1913), e la sua singolare attività di traduttore dal russo. In seguito ad una profonda crisi religiosa, già latente nella sua personalità, entrò nell'ordine ...
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Biotecnologie, ecologia ed etica
Dietmar Mieth
(Zentrum für Ethik in den Wissenschaften, Tubinga, Germania)
In questo saggio discuteremo alcune importanti questioni attinenti l'ecologia e l'etica nel [...] procedere, come è emerso sin dal primo simposio sul tema Etica nelle scienze. Non solo nel campo del sapere specializzato, ma si può ben presto si fa: arrivati a questo punto l'etica interviene troppo tardi, ossia nel migliore dei casi la sua azione ...
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Teologo (Firenze 1240 circa - ivi 1319), domenicano; discepolo di Tommaso d'Aquino a Parigi (1269), priore e lector del convento di S. Maria Novella, fu autore di trattati teologici, etico-politici (De [...] bono pacis, De bono communi), ed etico-economici (De peccato usure). Particolare rilievo vi assume l'applicazione dell'aristotelismo politico alla funzione civile del comune. ...
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Qualsiasi procedura volta a facilitare l’incontro dello spermatozoo con l’ovulo, con esito fecondo, laddove si siano verificate difficoltà al concepimento. I possibili interventi sono molto numerosi e [...] vita, pieno di incertezze e difficoltà, sotto il profilo etico oltre che tecnico. Per comprendere la complessità del tema, sé idoneo alla generazione della prole». Ne derivano considerazioni etiche diverse, per l’inseminazione omologa, da un lato, e ...
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Filosofo austriaco (Vienna 1878 - Gerusalemme 1965), professore nell'univ. di Francoforte sul Meno (1924-33), e dal 1938 nell'univ. ebraica di Gerusalemme; ha dato un'impronta etico-culturale al sionismo. [...] Opere principali: Die jüdische Bewegung (1920); Ich und Du (1923); Rede über das Erzieherische (1926); Die chassidischen Bücher (1927); Königtum Gottes (1932, 2a ed. 1936); Die Frage an den Einzelnen (1936); ...
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Filosofo statunitense del diritto e della politica, nato a Worcester (Mass.) l'11 dicembre 1931. Compiuti gli studi alla Harvard University e a Oxford, dal 1969 è professore di Jurisprudence nell'università [...] rights) che appartengono agli individui in via originaria, primo fra tutti il diritto alla dignità. A partire da queste basi etiche, D. è intervenuto nel dibattito sulla giustizia degli anni Settanta e Ottanta con una concezione volta a superare l ...
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Filosofo statunitense (Baltimora 1921 - Lexington, Massachusetts, 2002). Ha svolto un ruolo importante nel dibattito filosofico-politico degli anni Settanta del Novecento. In contrasto con le dottrine [...] utilitaristiche dominanti nella riflessione etico-politica anglossassone, R. ha elaborato una teoria neocontrattualistica minimi). Questa teoria, che si distingue per il suo carattere etico oltre che politico, è stata al centro di un vasto dibattito ...
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Finanza etica e microfinanza
Mario La Torre
Declinare con precisione i caratteri della finanza etica risulta essere tanto necessario quanto complesso. Necessario, perché il nuovo secolo ha posto come [...] rischia di spostare ulteriormente il peso dell’equilibrio tra sostenibilità e outreach a favore della prima e a scapito di un’eticità finanziaria e di obiettivo (v., tra gli altri, M. Schreiner, Aspects of outreach. A framework for discussion of the ...
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Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] "bene", del vero bene.
Se la vita pratica, il mondo dei sentimenti e dei desiderî terreni vengono così confinati dall'etica platonica nella sfera corporea, d'altra parte la morale di P. non implica una totale svalutazione dei desiderî e degli impulsi ...
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etico1
ètico1 agg. [dal lat. ethĭcus, gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος «costume»] (pl. m. -ci). – 1. a. Dell’etica, che concerne i costumi, il comportamento morale: problema e., concezioni, leggi e.; principî e., ecc. b. Che ha, per sé stesso, un’essenza...
etico2
ètico2 agg. [dal gr. ἑκτικός «abituale, continuo», come attributo di πυρετός «febbre»] (pl. m. -ci), ant. – Tisico; anche sost.: Faceva lui tener le labbra aperte Come l’etico fa (Dante). Febbre e., quella caratteristica della tisi...