GEYMONAT, Ludovico
Girolamo De Liguori
Nacque a Torino l'11 maggio 1908, da Giovanni, valdese, e da Teresa Scarfiott, cattolica, entrambi di famiglia piemontese. Conseguì la laurea in filosofia, presso [...] sviluppando verso la teoria della conoscenza, la logica e l'epistemologia; Juvalta lo sollecitò ad approfondire gli interessi etico-politici e, nello stesso tempo, lo presentò a Federico Enriques che lo avrebbe voluto con lui a Roma, assistente ...
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BARTOLOMEI, Alfredo
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Nacque il 10 marzo 1874 a Sant'Angelo dei Lombardi (Avellino), da Luigi e da Rosa Lembo. Avviatosi agli studi di giurisprudenza, si laureò a Bologna nel 1896. Il suo primo lavoro, [...] nel 1944, collaborando alla rivista Stoa,con un saggio su La funzione etico-sociale dell'alta cultura,di scarso interesse politico, ma improntato a un coerente ripensamento etico.
Morì a Roma l'8 giugno 1954.
Altre opere: Contributo alla dommatica ...
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LUPORINI, Cesare
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Nacque a Ferrara il 20 ag. 1909 da Luigi e Rosa Mongini. Rimasto in tenera età orfano del padre, un ufficiale di carriera morto durante la prima guerra mondiale, compì i suoi studi [...] e l'esistenzialismo (cfr. Esistenza, in Argomenti, I [1941], 1, pp. 34-44; 2, pp. 23-37; 5-6, pp. 59-72; L'etica di Max Scheler, in Studi germanici, I [1935], pp. 320-345, rielaborato e ripreso in Filosofi vecchi e nuovi: Scheler, Hegel, Kant, Fichte ...
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DE RUGGIERO, Guido
Renzo De Felice
Quarto figlio di Eugenio e di Filomena d'Aiello, nacque a Napoli il 23 marzo 1888. L'ambiente famigliare in cui visse era tipica espressione di quella borghesia umanistica [...] dall'angoscia per la morte di ogni stimolo all'azione anticipatrice della libertà. Tutto il contrario cioè di ciò che sul piano etico pensava il D.: "Vi sono... periodi di crisi, di trapasso, in cui viviamo nello scontento e nell'indecisione, tra una ...
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FONTANA, Giovanni Battista Lorenzo (in religione Gregorio)
Ugo Baldini
Nacque a Nogaredo nella Val d'Adige, presso Rovereto, il 19 dic. 1735, quarto dei nove figli di Pietro, notaio, e di Elena Caterina [...] deve essere collocata intorno al 1758.
In lui l'interesse religioso si configurò subito molto più in termini etico-filosofici che devozionali o pastorali. Già in lettere degli anni Sessanta egli criticava alcuni aspetti della cultura ecclesiastica ...
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FASSÒ, Guido
Franco Tamassia
Nacque a Bologna il 18 ott. 1915 da Emesto, generale dell'esercito, e da Cesarina Barbieri. Trascorse l'infanzia e l'adoloscenza a Mondovì, Parma e Mantova. Sostenne la [...] , coglie (al di sotto di certi aspetti caduchi) il significato etico di tale storia, e cioè la lotta per subordinare il mito alla 70), fenomeno questo che egli lesse come crisi di valori etico-culturali, ed al quale non reag! col disimpegno e ...
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LABRIOLA, Antonio
Stefano Miccolis
Nacque a Sangermano (l'odierna Cassino) il 2 luglio 1843, da una "famiglia patriottico-liberale" (scriveva egli stesso a Friedrich Engels il 14 ag. 1891) di modeste [...] nella presentazione diceva di essersi attenuto "alla psicologia ed all'etica dell'Herbart", ma di non voler per questo "chiuder . Croce, Contributo alla critica di me stesso, Napoli 1918 (poi in Etica e politica, Bari 1956, pp. 385-396, 407-411); Id., ...
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DELLA SCALA (Scaligero), Giulio Cesare
Giorgio Patrizi
Sul luogo di nascita del D. e sul suo stesso nome è stato vivo, a lungo, un dibattito critico teso a far luce sulla reale identità di un letterato [...] un semplice strumento per giungere al fine pedagogico. L'imitazione d'altra parte non è della natura ma piuttosto di quell'ideale etico-estetico che è la natura più profonda delle cose e che la poesia, con il suo specifico linguaggio, può conoscere e ...
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CENTOFANTI, Silvestro
Piero Treves
Nacque a Calci (Pisa) l'8 dic. 1794 da Giuseppe e Rosalia Zucchini, in una modesta famiglia di fattori del senatore Orlandini, che era, tuttavia, sufficientemente [...] paragonabile in ciò all'aborrito Napoleone, e di mediatore d'insegnamenti e di ammonimenti destinati a fruttare per l'educazione etico-politica dei nuovi Italiani. Il C., perciò, omette ogni critica formale o di "genere"; se l'Alfieri abbia crato la ...
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LIMENTANI, Ludovico
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Ferrara il 18 ag. 1884 da Gilmo e da Eugenia Bassano. Frequentò il liceo di Ferrara, dove ebbe come maestro A. Groppali in un clima dominato dal positivismo, [...] criterio morale nella valutazione degli atti, in Riv. di filosofia, I [1909], 3, pp. 54-83; 4, pp. 57-87; La valutazione etica e i suoi limiti, in Atti del IV Convegno internazionale di filosofia, Bologna… 1911, Genova s.d., III, pp. 120-131). Questi ...
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etico1
ètico1 agg. [dal lat. ethĭcus, gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος «costume»] (pl. m. -ci). – 1. a. Dell’etica, che concerne i costumi, il comportamento morale: problema e., concezioni, leggi e.; principî e., ecc. b. Che ha, per sé stesso, un’essenza...
etico2
ètico2 agg. [dal gr. ἑκτικός «abituale, continuo», come attributo di πυρετός «febbre»] (pl. m. -ci), ant. – Tisico; anche sost.: Faceva lui tener le labbra aperte Come l’etico fa (Dante). Febbre e., quella caratteristica della tisi...