Il dativo etico (lat. dativus ethicus) indica la partecipazione o il coinvolgimento emotivo di una persona rispetto a un’azione o a una circostanza indicata dal predicato; è sempre espresso da un pronome [...] persona coinvolti nella valutazione:
(16) ogni commedia che si rispetti ha il suo bel lieto fine
L’uso del dativo etico è ampiamente attestato nella lingua letteraria, come nel passo manzoniano che segue:
(17) Che ti fanno i bergamaschi? Spediscono a ...
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Concezione fondata sul riconoscimento del valore soltanto relativo, e non oggettivo o assoluto, sia della conoscenza, dei suoi metodi e criteri (r. gnoseologico), sia dei principi e dei giudizi etici (r. [...] . Sia in Protagora sia nella sofistica il r. investe non soltanto l’ambito della conoscenza, ma anche quello dell’etica, dove si caratterizza per la negazione dell’esistenza di giudizi e principi morali validi in assoluto. Nel pensiero moderno il ...
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GUGLIELMINO, Francesco
Filologo e letterato nato a Aci Catena (Catania) l'8 marzo 1872, morto a Catania il 26 febbraio 1956; professore di letteratura greca all'università di Catania, fu anche poeta [...] fine e sensibile (Ciuri di strata, 1922).
Scrisse di storia della Sicilia, di problemi di estetica; si occupò delle idee etico-politiche di Tucidide, scrisse notevoli studî sul realismo, il libero arbitrio e la metafisica di Platone: inoltre: Arte e ...
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Con l’espressione interlocutore generico si designa, in senso lato, l’interlocutore indeterminato, implicito, non identificato a cui ci si rivolge durante l’enunciazione. A tale uso si ricorre nel discorso [...] si trovano solo cenni in Serianni, a proposito del dativo etico (Serianni 1988: 85, 214, 429) e in Renzi, generico è segnalato dal clitico di seconda persona singolare (➔ dativo etico):
(5) Che ti fanno i bergamaschi? Spediscono a Venezia ...
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GRÜNANGER, Carlo
Domenico Proietti
Nacque a Trieste il 10 (Hösle, p. 91) dic. 1891 da Amedeo, tipografo, e Maria Luigia Bretzel, in una famiglia di madre lingua tedesca. Compiuti gli studi medi nella [...] cristianesimo e il germanesimo, specie nella sua fase medievale), sulla base di una concezione dell'arte tesa a coglierne i risvolti etici e religiosi, specie nel rapporto con il mito, più che a illustrarne i valori estetici.
Nel 1927, il G. ottenne ...
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Caso della declinazione latina, ma anche greca e di altre lingue, che occupa il terzo posto nella tradizione grammaticale classica, e perciò detto anche terzo caso. Indica la destinazione, il punto d’arrivo [...] o il danno che deriva alla persona espressa nel d. (per es.: «non è per me che lo faccio ma per voi»), e il d. etico o d’interesse, che rileva l’interesse della persona per quanto avviene o si fa (per es.: «all’ultimo momento, eccoti arrivare lui ...
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La sentenza è un enunciato in forma concisa, il cui contenuto ha un valore generale che non necessita di passaggi probatori. La sentenza appartiene al dominio delle figure retoriche di pensiero (➔ retorica), [...] tam populare quam bonitas
«Nulla è tanto popolare quanto la bontà» (Pro Q. Ligario)
ed eventualmente al suo orientamento etico:
(2) Omnes bene vivendi rationes in virtute sunt collocandae
«Tutte le regole del buon vivere devono essere improntate alla ...
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Fra i vari ➔ linguaggi settoriali, quello della medicina interessa da vicino l’esperienza di tutti i parlanti. D’altro canto, i suoi realia di riferimento sono pertinenti a molti altri ambiti più specifici: [...] in testi di altro genere, sono già documentati fin dai primi testi poetici in volgare: si ricordi almeno, in ➔ Dante, etico «tisico», idropesì, omor «umore»; oppure, ancor prima, la rassegna di malattie che Jacopone da Todi invoca a penitenza: le ...
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GIACOMELLI, Raffaele
Domenico Proietti
Nacque a Roma il 5 apr. 1878, da Francesco, di origine bolognese, primo astronomo presso il R. Osservatorio del Campidoglio, e Maria Marucchi, in una famiglia [...] altre discipline, alla sua evoluzione e alle implicazioni etico-politiche di molte sue conquiste. A un intervento sull storia e netta condanna (sulla base di considerazioni militari ed etiche) della pratica e della teoria della guerra aerea, dalle ...
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etico1
ètico1 agg. [dal lat. ethĭcus, gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος «costume»] (pl. m. -ci). – 1. a. Dell’etica, che concerne i costumi, il comportamento morale: problema e., concezioni, leggi e.; principî e., ecc. b. Che ha, per sé stesso, un’essenza...
etico2
ètico2 agg. [dal gr. ἑκτικός «abituale, continuo», come attributo di πυρετός «febbre»] (pl. m. -ci), ant. – Tisico; anche sost.: Faceva lui tener le labbra aperte Come l’etico fa (Dante). Febbre e., quella caratteristica della tisi...