Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pasquale Villari
Mauro Moretti
Pasquale Villari fu uno dei più importanti studiosi italiani del secondo Ottocento, lo storico allora più noto a livello internazionale; e il suo ruolo nell’orientare [...] . Concludendo uno dei suoi scritti politici più celebri, la ‘lettera meridionale’ dedicata alla camorra, Villari esplicitava il proprio attivismo etico e politico:
E voi, mi si dirà, avete la ingenuità di credere che in questo modo rimedierete a mali ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giulio Cesare Vanini
Francesco Paolo Raimondi
Spirito inquieto, che si sente investito del compito civile di un profondo rinnovamento politico-culturale dell’uomo e della società, Giulio Cesare Vanini [...] è destinato a perire. Nulla dura in eterno: i valori, i costumi, le tradizioni, i modi di pensare, le credenze, le norme etiche, le organizzazioni civili e religiose: tutto è travolto dalla legge del divenire. Cosa c’era di più santo e di più nobile ...
Leggi Tutto
La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Scienza e filosofia
Thérèse-Anne Druart
Scienza e filosofia
Nella cultura islamica medievale manca una netta distinzione tanto tra filosofia [...] numero di testi medici ma compose anche opere filosofiche. Di una parte di esse, e soprattutto di alcune di carattere etico, si sono conservate soltanto le versioni arabe che così, pur essendo quasi sempre in forma di epitomi, costituiscono l'unica ...
Leggi Tutto
CHIAPPELLI, Alessandro
Carlo Coen
Nacque a Pistoia il 20 nov. 1857 da Francesco, medico, e da Clementina Sozzifanti, di nobile e antica famiglia. La sua vasta e multiforme cultura trovò uno dei suoi [...] definizione del materialismo storico come mero canone interpretativo e dall'accentuazione dell'elemento etico nella lotta politica. La natura del movimento operaio è, appunto, etica (lo sfruttamento capitalistico è l'uso dell'uomo come mezzo e non ...
Leggi Tutto
taoismo
Indirizzo filosofico e religione soteriologica della Cina; il dao («via, retto cammino»), concetto centrale di tutto il pensiero cinese, è però articolato dai cinesi in dao jia e dao jiao. Il [...] lato propriamente logico-metafisico e a quanto, come è detto sopra, veniva indicato quale norma di comportamento generale sul piano etico-pratico, come se all’origine il t. fosse consistito in una filosofia della «fuga dal mondo» e del «vivi nascosto ...
Leggi Tutto
Saint-Simon, Claude-Henri de Rouvroy, conte di
Pensatore politico francese (Parigi 1760-ivi 1825). S.-S. può essere considerato, a buon diritto, il fondatore del positivismo sociale, ossia di quella [...] industriel (1821-22) e nel Catéchisme des industriels, mentre nel Nuovo cristianesimo si manifestò l’inflessione sempre più etico-religiosa dell’ultimo Saint-Simon. In quest’opera egli accusa infatti cattolici e luterani di avere abbandonato il ...
Leggi Tutto
metafisica
Anna Lisa Schino
La conoscenza della struttura ultima della realtà
Il termine metafisica designa una disciplina filosofica dalla storia assai ricca e complessa, ma ha avuto un’origine del [...] , come metafisica dei costumi (intesi come comportamenti e usi), e quindi come conoscenza razionale pura che investe l’ambito etico e quello giuridico-politico.
Per Georg Fr. W. Hegel, invece, poiché il razionale e il reale coincidono, la logica ...
Leggi Tutto
Uno dei maggiori rappresentanti dell'Illuminismo francese (Langres 1713 - Parigi 1784). Figlio di un artigiano, fece i primi studî in un collegio gesuitico e fu per breve tempo avviato allo stato ecclesiastico; [...] philosophes e un singolare autoritratto dello scrittore. Negli scritti narrativi e nei dialoghi circolano una vigorosa ispirazione etico-politica, la denuncia d'una società mistificata, l'affermazione dei valori profondi dei "lumi". Nelle pagine di ...
Leggi Tutto
Filosofo greco (n. Licopoli, Egitto, 203-206 - m. in Campania 269-270), massimo rappresentante del neoplatonismo antico. P. è autore delle Enneadi, cioè di sei gruppi di nove scritti ciascuno, raccolti [...] divino che costituisce il fine ultimo dell'umano operare, mentre nell'intuizione del primo principio culmina l'ascesa etica che, progredendo dalle virtù etiche a quelle dianoetiche, si attua come ritorno all'Uno di ciò che dall'Uno ha tratto origine ...
Leggi Tutto
Per b. s'intende, soprattutto a partire dalla elaborazione che ne ha proposto M. Foucault, un'implicazione diretta e immediata tra la dimensione della politica e quella della vita intesa nella sua caratterizzazione [...] sua formulazione organicistica registrata negli anni Venti in Germania (per es., a opera di J. von Uexküll), sia la trascrizione etico-umanistica che ne fu effettuata in Francia negli anni Sessanta (da A. Starobinski ed E. Morin), sia, infine, quella ...
Leggi Tutto
etico1
ètico1 agg. [dal lat. ethĭcus, gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος «costume»] (pl. m. -ci). – 1. a. Dell’etica, che concerne i costumi, il comportamento morale: problema e., concezioni, leggi e.; principî e., ecc. b. Che ha, per sé stesso, un’essenza...
etico2
ètico2 agg. [dal gr. ἑκτικός «abituale, continuo», come attributo di πυρετός «febbre»] (pl. m. -ci), ant. – Tisico; anche sost.: Faceva lui tener le labbra aperte Come l’etico fa (Dante). Febbre e., quella caratteristica della tisi...