Nacque il 21 giugno 1872 a Sonthofen in Algovia, da Michael, direttore della Scuola veterinaria di Monaco. Si laureò in medicina a Monaco nel 1896. Fu assistente all'Istituto anatomico di Haller, allievo [...] contrario all'ipotesi della loro origine parassitaria. Fra i suoi lavori di patologia vanno ricordati quelli sull'etiologia e anatomia patologica dell'arteriosclerosi, sulla necrosi da coagulazione, e sulla istopatologia della tubercolosi; tra i ...
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SIGMUND, Katl Ludwig
Agostino Palmerini
Sifilografo, nato a Segesvár (Transilvania) il 27 agosto 1810, morto (in un viaggio in Italia) a Padova il 1° febbraio 1883. Studiò alla Josephs-Akademie; dopo [...] (riforma delle leggi sulla quarantena), di climatologia, di balneologia. Ma i suoi lavori più importanti si riferiscono all'etiologia, alla patogenesi, alla cura della sifilide; organizzò a Vienna un reparto terapeutico modello. A lui si deve il ...
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Infiammazione del colon, generalmente considerato nella sua interezza. È causata principalmente da infezioni batteriche o da alterazioni del contenuto intestinale. Germi comuni possono divenire patogeni [...] persistenti, e può condurre a ipertrofia o ad atrofia della parete intestinale. La c. ulcerosa, malattia a etiologia ancora oscura (verosimilmente di natura autoimmunitaria), è caratterizzata da ulcerazioni estese della mucosa con emissione di pus e ...
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JEMMA, Rocco
Luigi AURICCHIO
Pediatra, nato a Laureana di Borrello (Reggio Calabria) il 16 agosto 1866, morto a Napoli il 24 marzo 1949. Laureatosi nel 1891 a Napoli, nel 1899 E. Maragliano gli affidò [...] , in modo particolare l'azione battericida del sangue umano e la sierodiagnosi delle infezioni tifoidi, nonché l'etiologia delle meningiti purulente studiata con indagini batteriologiche sul liquor ottenuto a mezzo della rachicentesi praticata da lui ...
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OFTALMIA (dal gr. ὀϕϑαλμός "occhio")
Camillo Giannantoni
Ha il significato generico di affezione oculare; questo termine è tuttavia comunemente usato per designare alcuni particolari stati morbosi e, [...] croniche del fegato, che si manifesta con infiammazione della retina e della coroide. L'oftalmia simpatica, a etiologia sconosciuta, è conseguente a ferita perforante di un globo oculare (simpatizzante) che determina nell'altro (simpatizzato ...
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Dermatologo, nato a Filadelfia il 23 dicembre 1845, ivi morto l'8 maggio 1913, compì gli studî presso l'università di Pennsylvania, andò a perfezionarsi in dermatologia e sifilografia a Londra, Parigi [...] che egli bene distinse fra le altre forme pemfigoidi.
Dermatite di Duhring. - Affezione cutanea rara, non contagiosa, d'etiologia oscura, senza predilezione di sesso e d'età, caratterizzata da un'eruzione polimorfa (eritema, papule, vesciche, bolle e ...
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ORTOPEDIA
Riccardo Dalla Vedova
. La voce "ortopedia" è stata coniata da N. Andry, quasi due secoli addietro, quando egli ha fuso i due radicali ὀρϑός "dritto" e παίς "bambino" in un neologismo, con [...] , più ancora che nelle patologiche, il dismorfismo e il deficit funzionale che vanno a consolidarsi, se per la loro etiologia sono da riportare all'azione primaria del trauma o del processo morboso, spesso la deformità patogenicamente è imputabile in ...
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Questa denominazione, introdotta da P.-Ch. Huguier (1848) nella nomenclatura medica (Ulcus rodens vulvae di J. Veit, Ulcus corrosivum serpiginosum di E. Kehrer) designa un grave processo ulcerativo e infiltrante [...] luetica di vecchia data, per cui si considera da molti come una lesione parasifilitica. I casi nei quali si è potuta accertare l'origine tubercolare verosimilmente non devono essere ascritti all'estiomene vera, a etiologia tuttora incerta e oscura. ...
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TIFO (dal gr. τῦϕος "torpore")
Cesare Frugoni
Il tifo o ileotifo o febbre tifoide è una malattia infettiva acuta a sintomi generali e locali (intestino) provocata da un germe che le è specifico, il bacillo [...] enterite ulcerosa) da altre malattie a fisionomia tifosa (tifo esantematico, tifo ricorrente), poté essere esattamente definito nella sua etiologia e nel suo quadro clinico dopo la scoperta batteriologica dell'agente causale (K. J. Eberth, 1880). Con ...
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. Stato morboso caratterizzato da un abnorme sviluppo del tessuto linfatico della regione nasofaringea, che si palesa con le cosiddette vegetazioni adenoidi (dal gr. ἀδήν "ghiandola" εἶδος "forma"; v. [...] di averne dimostrata l'enorme importanza nel campo della patologia umana è del Meyer di Copenaghen (1873).
L'etiologia è ancora controversa; in genere si riconosce che la sindrome adenoidea, provocata dalla presenza del tessuto linfoide ipertrofico ...
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sifilitico
sifilìtico agg. e s. m. (f. -a) [lat. scient. syphiliticus, der. di syphilis (v. sifilide), con suff. arbitrario (per raccostamento agli agg. derivati dai nomi di malattie in -ite)] (pl. m. -ci). – Nel linguaggio medico: 1. agg....
eziologia
eziologìa (o etiologìa) s. f. [dal gr. αἰτιολογία, comp. di αἰτιο- «ezio-» e -λογία «-logia»; lat. tardo aetiologĭa]. – In generale, parte di una scienza che indaga le cause di una determinata classe di fenomeni, o, più raram., le...