Termine coniato dal sociologo G.W. Sumner (Folkways, 1907) per indicare la tendenza a giudicare i membri, la struttura, la cultura e la storia di gruppi diversi dal proprio, con riferimento ai valori, alle norme e ai costumi ai quali si è stati educati. Quasi sempre l’e. comporta la supervalutazione della propria cultura e, di conseguenza, la svalutazione della cultura altrui ...
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Filosofo italiano (Milano 1914 - ivi 1978). Discepolo di A. Banfi, insegnò nelle univ. di Cagliari, Roma, Pavia e Milano. Il suo "umanesimo critico", che si richiama allo storicismo, svolge particolarmente [...] . Tra le opere: Il pensiero dei primitivi (1941); Crisi dell'uomo. Il pensiero di Dostoievskij (1948); La coscienza inquieta. S. Kierkegaard (1949); Mito e storia (1953), Umano e disumano (1958); Illusione e pregiudizio. L'uomo etnocentrico (1967). ...
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Persona cui è attribuita la capacità di guarire malattie varie giovandosi di particolari facoltà o di rimedi magici o atipici. La figura del g., investita di un ruolo più o meno specifico, è presente pressoché [...] spesso temuta. Il g. è capace di curare e può al tempo stesso infliggere malattie. Per lungo tempo, il pregiudizio etnocentrico che vedeva nella biomedicina moderna l’unica scienza efficace della guarigione, ha fatto sì che i g. presenti nelle varie ...
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xenofobia
Margherita Zizi
La paura dello straniero
La xenofobia, cioè la «paura dello straniero», si manifesta attraverso comportamenti di rifiuto e si presenta, con accentuazioni diverse, in tutte [...] dei modelli sociali, politici e culturali della comunità.
Alla xenofobia si associa spesso un atteggiamento etnocentrico, e cioè la sopravvalutazione della propria identità culturale accompagnata dal disprezzo per le identità culturali diverse ...
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Mafia
Salvatore Lupo
La parola e la cosa
La parola 'mafia' compare per la prima volta, nel 1863, in una commedia popolare siciliana di grande successo, I mafiusi de la Vicaria, e già nel 1865 viene [...] di una delle forme in cui l'America White, Anglo-Saxon, Protestant esprime la paura del diverso e l'irrigidimento etnocentrico di fronte alla seconda ondata dell'emigrazione, e in pratica di un argomento che porta a reclamare misure di legge per ...
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Diversità
Stefano Allovio e Marco Bussagli
Malgrado l’appartenenza di tutti gli uomini alla stessa specie, tra i vari gruppi umani si riscontrano evidenti differenze riguardo ai tratti somatici, al [...] ha intrapreso il tentativo di classificare il genere umano in razze distinte, quasi sempre partendo da un presupposto etnocentrico che vedeva negli abitanti del Vecchio mondo la massima espressione dell’umanità. Sebbene Ch. Darwin non avesse mai ...
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etnologia
Adriano Favole
Lo studio delle società umane nella loro varietà
L'etnologia è una disciplina che nasce nel corso del 19° secolo come studio delle società extraeuropee, dei loro usi e costumi. [...] era in realtà errata. Essa nascondeva quello che oggi, in etnologia e in antropologia culturale, si chiama un giudizio etnocentrico.
Etnocentrismo vuol dire mettere al centro del mondo la propria società, considerarla come la più importante e la più ...
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Raggruppamento di individui che presentano un insieme di caratteri fisici ereditari comuni. Nel caso dell’uomo, tali caratteri si riferiscono a caratteristiche somatiche (colore della pelle, tipo di capelli, [...] chiudersi agli altri, escludendo o discriminando i diversi, con un atteggiamento che si può definire xenofobo o etnocentrico più che razzista in senso proprio, essendo i fondamenti della presunta superiorità linguistici, culturali, religiosi più che ...
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Tribù
Ugo Fabietti
Introduzione
Nonostante abbia costituito per molto tempo uno dei termini più qualificanti il lessico dell'etnologia, dell'antropologia sociale e dell'antropologia culturale, quello [...] espressioni vengono riferite.
All'interno della letteratura antropologica il termine tribù, oltre a rivelarsi debitore di una prospettiva etnocentrica (di cui si dirà più avanti), ha anche costituito un termine 'tecnico' di grande rilevanza che, pur ...
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relativismo
Ogni dottrina o concezione filosofica fondata sul riconoscimento del valore soltanto relativo, e non oggettivo o assoluto, sia della conoscenza, dei suoi metodi e criteri (r. gnoseologico), [...] interpretati come parti di un autonomo sistema che conferisce loro significato. Di qui l’esigenza teorica, e insieme etica, di un atteggiamento intellettuale che eviti categorie estranee ai sistemi culturali studiati e giudizi di tipo etnocentrico. ...
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etnocentrico
etnocèntrico agg. [comp. di etno- e centro, sull’esempio dell’ingl. ethnocentric] (pl. m. -ci). – Caratterizzato o ispirato da etnocentrismo: atteggiamento, comportamento e.; giudizio, punto di vista etnocentrico. ◆ Avv. etnocentricaménte,...
etnocentrismo
s. m. [der. di etnocentrico, sull’esempio dell’ingl. ethnocentrism]. – In sociologia e psicologia sociale, tendenza a giudicare i membri, la struttura, la cultura, la storia e il comportamento di altri gruppi etnici con riferimento...