GUARNACCI, Mario
Fabrizio Vannini
Nacque a Volterra il 24 o 25 ott. 1701, secondo degli otto figli di Raffaello Ottaviano, gentiluomo di camera del granduca Cosimo III e commendatore dell'Ordine di [...] -9; G. Cateni, Archeologia e antiquaria nella Biblioteca di M. G., pp. 19 s.); G. Cateni, G., M., in Diz. della civiltà etrusca, a cura di M. Cristofani, Firenze 1985, p. 133; Id., Il collezionismo archeologico a Volterra: M. G., in La scoperta degli ...
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Vedi CANOPO dell'anno: 1959 - 1994
CANÒPO
S. Donadoni
L. Laurenzi
S. Donadoni
L. Laurenzi
Prende nome di c. ciascuno dei quattro vasi destinati, in Egitto, alla conservazione dei visceri mummificati. [...] forma. Considerato ciò, si può dire che lo studio dei c. fornisce maggiori prove a coloro che vedono nella civiltà etrusca un fatto culturale, avvenuto in seguito agli apporti di beni spirituali e materiali da parte dei Greci ai popoli di civiltà ...
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Vedi CAPUA dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CAPUA (v. vol. ii, pp. 335-336)
W. Johannowsky
Le ricerche e le scoperte fortuite degli ultimi anni hanno aggiunto nuovi dati alla topografia della città ed hanno [...] pp. 7 s.; 399 s. Sulla necropoli: A. de Franciscis - R. Pane, Mausolei romani della Campania, Napoli 1957; W. Johannowsky, in Studi Etruschi, XXXIII, 1965, p. 685; id., in Dialoghi di Archeologia, I, 1967, p. 159 s. Sui vasi a figure nere campani: F ...
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Vedi SATURNIA dell'anno: 1966 - 1997
SATURNIA (v. vol. VII, p. 78)
M. Michelucci
All'interno del circuito delle antiche mura di cinta, nel settore N dell'abitato sono emerse estese tracce di un insediamento [...] prima del IV sec. a.C., in La civiltà arcaica di Vulci e la sua espansione. Atti del X Convegno di studi etruschi ed italici, Firenze 1977, p. 200 s; M. Cristofani, Problemi poleografici dell'agro cosano e caletrano in età arcaica, ibid., p. 252 ...
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DELLA RENA (Della Arena, De Arena, Arena), Cosimo (Cosma)
Diana Toccafondi Fantappiè
Nacque a Firenze l'8 genn. 1615 (e non 1614, come erroneamente si trova presso molti autori) da Orazio, segretario [...] -ragionata della Toscana, Firenze 1805, II,pp. 243 s.; P.Risi, Dei tentativifattiper spiegare le antiche lingue italiche e specialmentel'etrusca,Milano 1863, p. 51; G. Sforza, Di F. M. Fiorentini e dei suoi contemp. lucchesi, Lucca 1879, pp. 721 s ...
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FALTERONA, Stirpe della
G. Colonna
Per numero, varietà e qualità degli esemplari è la più notevole stipe di bronzi votivi finora scoperta in Etruria.
Viene dalla sponda orientale del laghetto, poi prosciugato, [...] , Les bronzes antiques du Louvre, I, Parigi 1913, nn. 218, 220, 230, 291 s.; tavv. 21, 22, 26; G. Q. Giglioli, L'arte etrusca, Milano 1935, tavv. CXXI, 2; CXXIII, 2-3; CCLII, 2; CCLX, 1; CCLXI, 1; P. J. Riis, Tyrrhenika, Copenaghen 1941, pp. 82, 92 ...
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Filosofo e poligrafo romano (98 - 45 a.C.). Schierato con Cicerone durante la congiura di Catilina, fu tribuno della plebe nel 59 e pretore nel 58. N. F. è considerato da Cicerone (Timeo, I) il restauratore [...] e insomma di tutta la scienza augurale che a Roma andava sotto il nome di etrusca disciplina e della quale N. F. era considerato più esperto degli stessi Etruschi (Lucano, Bellum civile, I, 639-72). E in effetti una buona parte dell’opera di ...
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(lat. Venĕti, gr. Οὐένετοι o Βένετοι) Popolo italico, detto anche Paleoveneto, stanziato in età preromana nella pianura veneta e nelle zone collinari prospicienti. Per la maggior parte degli autori classici, [...] contatti, da un lato, con culture dell’area subalpina e padana (da quella di Golasecca a quella villanoviana e poi etrusca); dall’altro, con l’ambiente adriatico (Piceno, Greci) e centro-europeo (civiltà di Hallstatt). Dai dati archeologici emerge l ...
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Comune della prov. di Padova (32,8 km2 con 16.840 ab. nel 2008), situato al limite meridionale dei Colli Euganei, ai piedi del Monte Cero.
Città dei Veneti, tra le più potenti e floride dell’Italia settentrionale [...] l’ossuario situliforme. Vari elementi attestano contatti con l’ambiente villanoviano di Bologna. La III corrisponde alla fase orientalizzante etrusca. La IV (4°-2° sec.) termina con l’assorbimento da parte dei Romani della cultura indigena. L’aspetto ...
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Tecnica speciale nella lavorazione dei metalli preziosi a fili sottili, chiamata anticamente lavoro di filo (Cellini) o lavoro di Venezia (fr. filigrane; sp. filigrana; ted. Filigran; ingl. filigree). [...] la filigrana si riscontra in ori di Efeso e di Rodi (sec. VIII e VII a. C.).
Invece nella splendida oreficeria etrusca, dalla fine del sec. VIII a. C., attraverso tutta la fase orientalizzante, la filigrana è largamente usata. Tra i primi monumenti ...
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etrusco
agg. [dal lat. Etruscus] (pl. m. -chi). – 1. Dell’antica Etruria, regione dell’Italia centrale corrispondente all’odierna Toscana e Lazio settentr.: il popolo e.; l’arte, la civiltà, la lingua e.; museo e.; antichità etrusche; riva...
toscano
agg. e s. m. [lat. Tuscanus, der. di Tuscus, pl. Tusci, altro nome con cui furono indicati gli Etruschi, cioè gli abitanti dell’Etruria: v. tósco e etrusco]. – 1. agg. Che appartiene o si riferisce alla Toscana e ai suoi abitanti:...