FILIGRANA
L. Breglia
Il termine, di cui s'ignorano gli equivalenti antichi, è applicato a quella particolare tecnica della oreficeria, ancora in uso ai nostri giorni, che ottiene motivi decorativi ripiegando [...] con saldature finissime ed il gioiello risulta pertanto leggero e trasparente, come un autentico merletto. Alla f. le officine etrusche restano legate a lungo, soltanto ne variano l'applicazione e l'uso col generale mutare dello stile negli ori della ...
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CERBERO (Κέρβερος, Cerbĕrus)
G. Sgatti*
Mostro custode dell'Ade, che la pittura vascolare e la tradizione ci hanno tramandato nella figura di cane con più teste. La più antica menzione di C. è in Esiodo [...] figura di C. non è soltanto patrimonio della pittura vascolare: essa compare in rilievi, in gruppi statuarî, in rare pitture, in gemme etrusche e in monete. Rilievi: C. a una testa su una metopa da Olimpia e su un'altra metopa del Thesèion (B. Sauer ...
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acropoli
Fabrizio Di Marco
Il cuore delle città antiche
La parola acropoli deriva dalla lingua greca e significa letteralmente "città alta" (àkros "alto", pòlis "città"). Posta dunque in posizione [...] su alture o colline ben difendibili, costruendo nuovi castelli sugli stessi luoghi occupati secoli prima dalle acropoli micenee, greche, etrusche e romane. Alcuni di questi castelli furono contornati da nuclei di case, per cui si formò un nuovo paese ...
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Vedi CENTURIAZIONE dell'anno: 1959 - 1994
CENTURIAZIONE
F. Castagnoli
È il sistema usato nel mondo romano nella divisione delle terre assegnate ai coloni, cittadini con cittadinanza romana o latina, [...] corso del sole) e N-S (il cardine dell'universo). Ma questa pretesa dipendenza dell'agrimensura dalla scienza augurale etrusca è molto probabilmente infondata, ed è da ritenersi che i Romani furono ispirati quasi esclusivamente da scopi pratici, cioè ...
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ICONOGRAFIA
R. Bianchi Bandinelli
Il termine greco ει½κονογραºιᾒα (composto da ει½κωᾒν, immagine e γραºιᾒα, disegno, pittura) può assumere nell'archeologia e storia dell'arte due diversi significati, [...] , che è a sua volta derivazione da una pittura assai più antica (v. philostratos), e che si ritrova sopra urne cinerarie etrusche e in rilievi provinciali di età romana a indicare, con poche varianti, battaglie contro Celti o Sanniti, e che in parte ...
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ICARO (῎Ικαρος, Icarus)
A. de Franciscis
Personaggio mitico, figlio di Dedalo (v.).
Nelle varie versioni della leggenda I. è sempre associato al padre: col padre infatti partì da Atene alla volta di [...] nella prima metà del V sec. a. C. e contrapposta alla figura di Dedalo.
La figura di I. può forse riconoscersi in un'urna etrusca con Dedalo e Pasifae. Il motivo di Dedalo che munisce di ali il figlio si trova su un'anfora a figure rosse a Napoli e ...
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SQUAME, Pittore delle (Schuppenmaler, Scale-pattern Painter)
L. Banti
Ceramografo corinzio attivo nel primo venticinquennio del VI sec. a. C. (Corinzio Medio: v. corinzî, vasi), il quale deve il nome [...] , i, 1936, p. 17 e tav. VII, i. Le attribuzioni inedite di D. A. Amyx sono dovute a comunicazione privata. Le anfore etrusche: W. L. Brown, The Etruscan Lion, Oxford 1960, p. 55: la lista può essere assai aumentata; la datazione del Brown è troppo ...
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SOPRAVVIVENZA DELL'ANTICO
N. Dacos
I problemi concernenti le sopravvivenze e le riprese dell'arte antica nella civiltà occidentale sono molto numerosi e molto varî, sicchè le ricerche estremamente abbondanti [...] , la Vergine della Natività è distesa in un atteggiamento che riecheggia le silhouettes ammassate e accartocciate delle urne etrusche, dalle quali potrebbe forse essere derivata. La composizione stessa dei pulpiti creati da Nicola Pisano e poi da ...
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Greca, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Le principali opere d'arte della civiltà greca si trovano menzionate in questa Enciclopedia sotto gli esponenti dei nomi di luogo dove esse si trovano conservate o [...] ce ne forniscono le metope di Thermos e i riflessi corinzi nelle più antiche pitture parietali delle tombe etrusche (v. etrusca, arte).
Una accurata indagine (Benson) ha dimostrato, come il commercio corinzio, prevalente tra 640 e 575 circa a ...
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Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. I contenitori per il trasporto nel mondo classico: le anfore
Clementina Panella
Alessandra Caravale
Maria Antonietta Rizzo
Per sua intima natura, [...] e del V secolo in Gallia. La forma 4a, che presenta un allungamento sensibile del collo, si conferma come la variante più tarda delle anfore etrusche, tra la metà del V e la metà del III sec. a.C.; è attestata anche in Corsica. La forma 5 è stata ...
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etrusco
agg. [dal lat. Etruscus] (pl. m. -chi). – 1. Dell’antica Etruria, regione dell’Italia centrale corrispondente all’odierna Toscana e Lazio settentr.: il popolo e.; l’arte, la civiltà, la lingua e.; museo e.; antichità etrusche; riva...
dodecapoli
dodecàpoli s. f. [comp. del gr. δώδεκα «dodici» e πόλις «città»; cfr. gr. δωδεκάπολις agg. «formato di dodici città»]. – Nella Grecia antica, lega di 12 città; indica in partic. la confederazione delle 12 città ioniche dell’Asia...