PRIMATO, Pittore del
A. Stenico
Ceramografo lucano della seconda metà del IV secolo.
È stato così denominato essendo stati pubblicati alcuni vasi nella rivista Il Primato artistico degli Italiani. Fu [...] . Pont. Acc. Rom. di Archeol., XIV, 1920, p. 172, nota 3; J. D. Beazley, in Am. Journ. Arch., XLIII, 1939, p. 636, nota 3; A. D. Trendall, Vasi antichi dipinti del Vaticano; Vasi italioti ed etruschi a figure rosse, Città del Vaticano 1953, p. 5 s. ...
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ORESTE DI BOSTON, Pittore dell'
S. Stucchi
Ceramografo pestano del periodo di transizione (330-310 circa a. C.).
Sentì in un primo momento l'influsso di Python, ma poi, pur seguendo la tradizione dei [...] D. Trendall, Paestan Pottery, Londra 1936, p. 76 ss.; id., in Papers of the British School at Rome, XX (N. S., VII), 19523, p. 38 s.; id., Vasi antichi dipinti del Vaticano, Vasi italioti ed etruschi a figure rosse, Città del Vaticano 1953, p. 26 ss. ...
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ALPAN
L. Rocchetti
Dea etrusca della quale conosciamo solo alcune raffigurazioni su specchi; è di interpretazione incerta, e corrisponde forse ad Armonia. Iscrizioni contenenti la parola Alpan sono [...] un candelabro, trovati presso Cortona, e su statuette. A. appare su uno specchio da Bomarzo, oggi al Museo Vaticano Gregoriano Etrusco, raffigurante la contesa di Tamiri con le Muse, e su uno specchio dorato, da Vulci, anch'esso al Museo Gregoriano ...
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Archeologo italiano (Siena 1900 - Roma 1975). Prof. nelle univ. di Cagliari, Pisa, Groninga, Firenze, Roma; direttore generale delle Antichità e Belle arti dal 1945 al 1948. Socio nazionale dei Lincei [...] . Tra le sue ultime pubblicazioni: Roma. L'arte romana nel centro del potere (1969); Roma. La fine dell'arte antica (1970); Etruschi e Italici prima del dominio di Roma (1973, con A. Giuliano); L'arte dell'antichità classica (post., 1976, in collab ...
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VELIA (‛γέλη, più tardi ‛Ελέα; lat. Velia)
Giulio Giannelli
Colonia. greca della Magna Grecia, posta sulla spiaggia tirrenica della Lucania, in un luogo dominante la baia dove sbocca il fiume Alento [...] però, distrutta Sibari, migliorarono i rapporti di Velia non solo con i vicini Posidoniati, ma anche con gli Etruschi, che avevano prima mantenuto attivissimi traffici con Sibari.
Cominciò allora il periodo della massima floridezza di Velia. Oltre ...
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Vedi CANOPO dell'anno: 1959 - 1994
CANÒPO
S. Donadoni
L. Laurenzi
S. Donadoni
L. Laurenzi
Prende nome di c. ciascuno dei quattro vasi destinati, in Egitto, alla conservazione dei visceri mummificati. [...] forma. Considerato ciò, si può dire che lo studio dei c. fornisce maggiori prove a coloro che vedono nella civiltà etrusca un fatto culturale, avvenuto in seguito agli apporti di beni spirituali e materiali da parte dei Greci ai popoli di civiltà ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. I Campani
Luca Cerchiai
I campani
La costituzione del popolo dei Campani rappresenta un evento storicamente determinato datato nel 438 a.C. da Diodoro Siculo [...] Salerno), la città greca è al tempo stesso connessa a Capua da un sistema di interdipendenze non interrotto neanche dall’attacco degli Etruschi “del Golfo Ionico” e dei barbari umbri e dauni (Dion. Hal., VII, 3, 1) nel 524 a.C.
Il sistema insediativo ...
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Vedi BACCANALI dell'anno: 1958 - 1994
BACCANALI
P. Orlandini
Feste e cerimonie orgiastiche del culto di Dioniso, passate dalla Magna Grecia all'Etruria e, di qui, a Roma, ove, per la loro licenziosità, [...] , Lipsia 1938, tav. 10 a, 11 a.
Oinochòai di Tuscania: G. Q. Giglioli, op. cit., tav. 277, nn. 3, 4.
Vasi falisci ed etruschi: G. Q. Giglioli, op. cit., tav. 274, n. 1, tav. 278, nn. 2, 3.
Sarcofago di Napoli: Müller-Wieseler, Denkmäler, 11, 2, tav ...
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CENACOLO (cenacûlum)
G. Matthiae
Quando in Roma fu introdotto l'uso greco di cenare sdraiati, i Romani cominciarono a costruire nelle loro case degli ambienti (triclinia) che servivano come sale da pranzo. [...] da pranzo. La sopraelevazione nella quale essi sorgevano, non ignota ai Minoici né agli Egizi, fu forse molto in uso presso gli Etruschi, come si desume da una urna cineraria del IV-III sec. nel Museo Archeologico di Firenze a forma di casa, che ha ...
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ANTIOPE (᾿Αντιόπη, Antiñpa, Antiope)
2°. - Figlia del dio fluviale Asopo e poi, nei tragici e nelle più tarde tradizioni, figlia di Lico di Beozia o del fratello di questo Nicteo, signore di Tebe.
Di [...] era l'immagine di A. (Paus., ii, 10, 4). Si è vista poco verisimigliante una raffigurazione degli amori con Zeus su specchi etruschi; compare invece nel rivestimento in lamina bronzea a sbalzo su carretto di legno del IV sec. d. C. nel Museo Naz. di ...
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etrusco
agg. [dal lat. Etruscus] (pl. m. -chi). – 1. Dell’antica Etruria, regione dell’Italia centrale corrispondente all’odierna Toscana e Lazio settentr.: il popolo e.; l’arte, la civiltà, la lingua e.; museo e.; antichità etrusche; riva...
toscano
agg. e s. m. [lat. Tuscanus, der. di Tuscus, pl. Tusci, altro nome con cui furono indicati gli Etruschi, cioè gli abitanti dell’Etruria: v. tósco e etrusco]. – 1. agg. Che appartiene o si riferisce alla Toscana e ai suoi abitanti:...