CISTA (κίστη, cista)
G. A. Mansuelli
Recipiente di uso assai comune nell'antichità, in origine soltanto di vimini intessuti, più tardi di legno, cuoio e metallo, di forma quasi sempre cilindrica, più [...] c. hanno manici di semplice verga e mancano di piedi. A Bologna la c. a cordoni continua invariata per tutta l'età etrusca. Nel 1949 se ne è trovata una accompagnata da un molto tardo vaso campano con sovrapittura in bianco. Esistono anche imitazioni ...
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Vedi AMULETI dell'anno: 1958 - 1994
AMULETI
S. Donadoni
L. Rocchetti
Oggetti che in antico si portavano indosso nell'intento di preservarsi dalle malattie o dai malefici. L'amuleto si differenzia dal [...] in Italia sono importati dall'Egitto, ma la maggior parte sono fabbricati in Grecia e soprattutto in Etruria. Gli scarabei etruschi sono in massima parte in cornalina, in onice, in agata, in vetro. Se ne trovano anche in oro, minuziosamente lavorati ...
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Vedi PYRGI dell'anno: 1965 - 1996
PYRGI (Πύργοι, Pyrgi)
G. Colonna
Città dell'Etruria meridionale costiera, ai piedi delle pendici dei Monti della Tolfa, presso l'attuale Castello di Santa Severa. Ne [...] ricordato dalle fonti è praticamente sicura. All'inizio dell'estate del 1964 sono state rinvenute tre lamine d'oro iscritte, due in etrusco e una in punico, con dediche a Uni-Astarte da parte del "re" di Caere, Thefarie Velianas, (prima metà del V ...
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ERIS (῎Ερις)
A. Comotti
Dea della discordia e della contesa.
Secondo la concezione omerica è sorella e compagna di Ares e con lui è sempre presente nelle battaglie. Dapprima piccola, cresce poi fino [...] ii, p. 20, tav. v, 19. Specchio Gherardesca: Th. Dempster, De Etruria Regali, Firenze 1723-24, tav. ii; L. Lanzi, Saggio di lingua Etrusca, Roma 1789, ii, p. 209, tav. xi, 3; E. Gerhard, Etruskische Spiegel, Berlino 1843-97, 3, p. 153, tav. clxiv; A ...
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EURISTEO (Εὐρυσϑεύς)
A. Rumpf
Figlio di Stenelo, nipote di Perseo. In seguito al responso dell'oracolo egli diviene, quale Perside nato primogenito per volere di Hera, re di Micene, Tirinto e Midea. [...] imitano gli esemplari arcaici.
Più tardi il tema diviene meno frequente. In età ellenistica esso ricorre isolatamente su specchi etruschi. Dell'epoca imperiale romana è una pittura murale di Ercolano, la quale riproduce le due figure principali nello ...
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Vedi FIRENZE dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
FIRENZE (v. vol. iii, p. 696)
G. Caputo
Nel sottostante suolo di S. Maria del Fiore, sorta sul posto della cattedrale di 8. Reparata, si svolgono dal 1966 scavi [...] , Esposizione di stoffe copte restaurate, 1956; id., Esposizione di sarcofagi lignei restaurati, 1958; P. Bocci, Guida ai vasi etruschi, 1959; A. Talocchini, Sezione Topografica - Vulci, 1960; I. De Chiara, Guida alla ceramica volsiniese del Museo di ...
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TURMUCA
G. Uggeri
P. Bocci
Lo spirito (v. Hinthial) di T. è rappresentato su un cratere di Vulci, ora al Cabinet des Médailles della Bibliothèque Nationale di Parigi, n. 920, già nella Collezione Beugnot. [...] , Catalogue des vases peints de la Bibliothèque nationale, Parigi 1902, II, p. 549 s.; S. Rossi, Il tipo e l'ufficio del Charun etrusco, in Atti d. R. Accademia peloritana, Messina, XV, 1900-01, pp. 65-103; C. Pauli, in Roscher, V, 1916-24, c. 1293 s ...
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MARIS
S. de Marinis
Nome etrusco di una divinità generalmente considerata come il corrispondente etrusco dell'Ares-Marte greco-romano, ma il cui carattere è in realtà assai mal definito. Infatti il [...] per il significato che la scena assumeva, il che non contrasterebbe con la prassi figurativa degli specchi etruschi. Il rapporto linguistico fra M. e Mars è accettabile, anche se non facilmente spiegabile.
Monumenti considerati. - Specchio ...
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SCRITTURA
Armando Petrucci
(XXXI, p. 232)
Storia della scrittura. - Ove si considerino s. tutte le "tracce grafiche dotate di significati convenzionali" (G.R. Cardona) che gli uomini hanno adoperato [...] alfabeto greco esercitò una forte influenza nell'area mediterranea e fu adottato già verso la fine dell'8° secolo in Italia dagli Etruschi con qualche adattamento rispetto al modello e quindi da altri popoli italici. A Roma e nel Lazio più o meno nel ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio I Latium et Campania: Roma
Francesca de Caprariis
Roma
I caratteri naturali e le fasi più antiche
Che il fato di R. fosse evidente già nella sua posizione geografica [...] entro il pomerio (molto più estesa è l’area inclusa nelle mura): la maggiore città del Lazio, più grande delle principali città etrusche del tempo e di non poche della Magna Grecia e della Sicilia. Con un territorio che J. Beloch calcolava (ma sembra ...
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etrusco
agg. [dal lat. Etruscus] (pl. m. -chi). – 1. Dell’antica Etruria, regione dell’Italia centrale corrispondente all’odierna Toscana e Lazio settentr.: il popolo e.; l’arte, la civiltà, la lingua e.; museo e.; antichità etrusche; riva...
toscano
agg. e s. m. [lat. Tuscanus, der. di Tuscus, pl. Tusci, altro nome con cui furono indicati gli Etruschi, cioè gli abitanti dell’Etruria: v. tósco e etrusco]. – 1. agg. Che appartiene o si riferisce alla Toscana e ai suoi abitanti:...