HELBIG, Wolfgang
W. Fuchs
Archeologo, nato il 2 febbraio 1839 a Dresda, morto il 5 ottobre 1915 a Roma. Studiò dal 1856 al 1861 a Gottinga e Bonn, dove subì l'influenza di C. Jalin, F. Ritschl e F. [...] fu influenzato da W. Henzen e H. Brunn. Furono essi ad indirizzarlo allo studio dell'arte minore greca e dei monumenti etruschi. A cominciare dal 1862 pubblicò i suoi saggi negli Annali dell'Istituto e nei due primi volumi delle Römische Mitteilungen ...
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GAMBIERA
G. A. Mansuelli
L'uso di proteggere le gambe per il combattimento o la caccia sembra peculiare delle genti greche. Non se ne trova per lo meno la documentazione né per l'Egitto, né per l'Oriente, [...] remoti, ma le forme sono sconosciute. Non si ha ragione di ritenere che differissero da quelle in uso presso gli Etruschi, almeno a giudicare dalle raffigurazioni conservate (che sono della fine della Repubblica) nell'Ara di Domizio Enobarbo e su una ...
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TITHONOS (Τιϑωνός)
E. Paribeni
È un antico dio della luce e come tale il consueto compagno e complemento di Eos. Nel processo di unificazione delle storie mitiche attraverso regolari genealogie, T. diviene [...] figurata sono in realtà abbastanza limitate nello spazio e nel tempo. A parte un ristretto seppure importantissimo gruppo di monumenti etruschi, si tratta unicamente di vasi attici a figure rosse per un periodo che va dal secondo o terzo decennio ...
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NAVE (navis; ναῦς)
N. Alfieri
A. Tamburello
L. Lanciotti
A. Tamburello
SOMMARIO: 1. Preistoria; 2. Egitto; 3. Mesopotamia, Siria, Fenicia; 4. Grecia; 5. Italia preromana; 6. Roma; 7. Elenco dei principali [...] di Cerveteri. Ma ora la Tomba della Nave di Tarqunia del V sec. si pone al centro delle nostre conoscenze della marina mercantile etrusca. Il grande veliero a due alberi, alle cui ampie vele quadre (l'acatus e il dolon) sono intenti i marinai, è il ...
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Vedi TEMPIO dell'anno: 1966 - 1997
TEMPIO
S. Donadoni
F. Matz
M. L. Matini-Morricone
1. Egitto. - Dei primordi della civiltà egiziana non ci sono restate tracce di luoghi di culto: tuttavia alcune [...] Minturno, Cosa e Firenze. Da ciò recentemente (L. Banti, U. Bianchi, G. Maetzke) è stata sostenuta l'origine romana e non etrusca delle triadi. In tutti questi templi è caratteristica la profondità del pronao; il t. di Fiesole si sposta anche in ciò ...
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SVEZIA
A. Andrén
Musei di antichità. -
Lidingö. - Millesgården. - La collezione composta principalmente di sculture greche e romane acquistate per lamaggior parte a Roma dallo scultore svedese Carl [...] d. C., cioè fino all'inizio del Medioevo. La sezione dell'Età del Ferro comprende anche oggetti dell'area culturale celtica, etrusca e romana. I tesori aurei dell'Età del Ferro, specialmente dell'età delle migrazioni (circa 400-550 d. C.) sono molto ...
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EGISTO (Αἴγισϑος, Aegisthus)
L. Guerrini
Nato dall'incestuosa unione di Tieste con la propria figlia Pelopia (almeno secondo la tradizione più diffusa che fa capo a Sofocle, Fr., 227 N), E. venne immediatamente [...] , 2; E. Kunze, op. cit., p. 169, nota 2. Cratere Casuccini a Siena: C. Laviosa, in Boll. d'Arte, 1958, p. 293 ss. Urne etrusche: E. Brunn-H. Körte, op. cit., i, t. lxxviii (7); S. Reinach, Rép. Rel., iii, 16 (1). Sarcofago Circi: S. Reinach, op. cit ...
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TELEFO (Τήλεϕος)
E. Paribeni
Eroe ellenico la cui localizzazione in paesi così distanti come l'Arcadia e la Misia è stata intesa come il riflesso di antichissime imprese coloniali in Asia Minore. Nella [...] ricordato, T. con il bambino Oreste sull'altare e in altre connessioni ritorna con estrema frequenza su specchi e urnette etrusche. Non occorre infatti ricordare che l'Eraclide T. era anche considerato padre degli eroi della stirpe di Tirreno e di ...
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PITAGORA (Πιϑαγόρας, Pythagŏras)
G. Becatti
Filosofo e matematico, figlio di Mnesarco, nato a Samo nella prima metà del VI sec. a. C. Apollodoro colloca la sua acmè nel 532-531 a. C. Fu scolaro di Ferecide [...] si sia sforzato di rendere nel marmo e con lo scalpello l'effetto di un originale bronzeo di arte non greca ma etrusco-italica del IV sec. a. C. come mostrano le corte ciocche dei capelli e della barba imitanti la cesellatura, le sopracciglia a ...
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DEPOLETTI (de Poletti), Francesco
Maria Grazia Branchetti Buonocuore
Nacque a Roma il 25 apr. 1779.
Rivelò ben presto una felice disposizione per le belle arti e, di ingegno versatile, si dedicò con [...] trasse immediatamente vantaggi da questo studio poiché, in coincidenza con il suo rientro a Roma, avvennero importanti scoperte di vasellame etrusco a Canino, Corneto, Ceri ed in altri centri dell'Etruria marittima. L'arte appresa a Napoli fece del D ...
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etrusco
agg. [dal lat. Etruscus] (pl. m. -chi). – 1. Dell’antica Etruria, regione dell’Italia centrale corrispondente all’odierna Toscana e Lazio settentr.: il popolo e.; l’arte, la civiltà, la lingua e.; museo e.; antichità etrusche; riva...
toscano
agg. e s. m. [lat. Tuscanus, der. di Tuscus, pl. Tusci, altro nome con cui furono indicati gli Etruschi, cioè gli abitanti dell’Etruria: v. tósco e etrusco]. – 1. agg. Che appartiene o si riferisce alla Toscana e ai suoi abitanti:...