TUSCANIA
P. Rossi
(lat. Tuscana; dal sec. 14° fino al 1911 Toscanella)
Cittadina del Lazio settentrionale, in prov. di Viterbo, situata su uno sperone tufaceo sopra il fiume Marta.
T. fu un importante [...] centro etrusco fino al sec. 3° a.C., quando passò sotto il dominio dei Romani, che dopo il 90 a.C. la eressero a municipium. Nell'Alto Medioevo venne occupata dai Longobardi (574), che la mantennero fino al 774, quando entrò a far parte del ...
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AREOSTILO (ἀραιόστυλος; araeostylos "a rare colonne")
L. Crema
Nome dato da Vitruvio (iii, 3) al tempio in cui l'intercolumnio aveva una larghezza maggiore di tre diametri: larghezza che obbligava ad [...] travi di legno. Areostilo è, secondo Vitruvio, il tempio etrusco, e infatti nella forma propria, caratteristica di questo, l' . Areostili pertanto erano anche quei templi romani costruiti sul modello etrusco, il tempio di Giove Capitolino ad esempio. ...
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(IX, p. 561)
Premessa storica alla deduzione della colonia latina di C. nel 273 a.C. fu la sconfitta delle forze alleate di Volsinii e di Vulci ad opera del console Ti. Coruncanio nel 280. In seguito i [...] litoranea, sulla quale si estese l'ager Cosanus (superficie 550 km2). Il nome della città derivò forse da un vicino insediamento etrusco nei pressi di Orbetello (Virgilio, Eneide, 10, 168).
La città con il suo porto sulla costa tirrenica, a 139 Km a ...
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Agrimensura
L. Speciale
Conosciuta sin dall'Antichità, la pratica della limitatio (da limes, letteralmente 'confine') nacque probabilmente in Egitto, dove le periodiche inondazioni del Nilo rendevano [...] attribuito l'origine, il nome e gli strumenti fondamentali della tecnica, l'ars gromatica (dal gr. γνῶμα, attraverso l'etrusco gruma, al lat. groma) conobbe un'eccezionale fortuna nel mondo romano, che utilizzò i principi di calcolo delle superfici ...
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LAZIO
Piergiorgio Landini
Alessandra Manfredini
Fausto Zevi
Anna Lo Bianco
Daniela Di Cioccio
(XX, p. 681; App. II, II, p. 170; III, I, p. 971; IV, II, p. 317)
Popolazione e struttura insediativa. [...] invece in tutto il settore a sud di Roma e appaiono al minimo in quello nord-occidentale, da Porto verso la costa etrusca.
A Ostia, ci si è limitati a sondaggi di accertamento (saggi lungo la via Severiana all'altezza della Sinagoga, con conferma ...
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Architettura e tecnica
Copertura di un fabbricato, costituita da superfici inclinate (falde o spioventi) appoggiate alle strutture portanti dell’edificio e disposte in modo da assicurare il deflusso delle [...] . Nei paesi del bacino del Mediterraneo la struttura del t. di tegole laterizie su armature lignee si continuò nel tempio etrusco e si perfezionò presso i Romani.
Nelle basiliche cristiane, e più tardi nelle chiese del periodo preromanico, il t. su ...
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Vedi URBANISTICA dell'anno: 1966 - 1997
URBANISTICA
A. Boethius
Dopo le importanti realizzazioni di centri abitati in Siria (Gerico), Asia Minore e Macedonia, un maturo materiale urbanistico comincia [...] comincia soltanto nel V secolo. Le mura ebbero il loro primo grande sviluppo nell'Italia centrale durante le guerre tra le città etrusche, i Celti e Roma e dopo la conquista romana (dal IV fino al I sec. a. C.). Soltanto allora cominciano nel nostro ...
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Elemento architettonico che costituisce la parte terminale di una struttura di sostegno ad andamento verticale, con funzione di collegamento fra tale struttura e quelle sovrastanti di regola a sviluppo [...] spesso i c. delle ante sia nell’ordine dorico sia in quello ionico.
Il c. tuscanico (fig. B), derivato dall’architettura etrusca, ebbe abaco rettangolare con echino a quarto di cerchio o a grande gola diritta. L’architettura romana adoperò poco il c ...
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Apertura nei muri esterni di un edificio, destinata a dare luce e aria agli ambienti interni e a consentire la vista da questi ultimi verso l’esterno. Per estensione, apertura di vario genere.
Architettura
Le [...] greca ed ellenistica l’uso della f. resta sporadico, facendosi frequente solo in epoca più tarda. Nell’architettura etrusco-italica le f. per la massima parte sono risolte senza qualificazioni formali. Nell’architettura romana si adottano schemi ...
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ORVIETO
E. Lunghi
(Urbs Vetus, Οὐϱβίβεντον, Urbivieto nei docc. medievali)
Città dell'Umbria meridionale in prov. di Terni, posta su una rupe di natura tufacea, alla destra del fiume Paglia.
Urbanistica
Il [...] , dove il circuito continuo delle rupi esterne si interrompe, tra la porta della Cava (o Maggiore), luogo fortificato già in epoca etrusca, e la chiesa di S. Andrea, sul sito di quello che si è sempre supposto essere il foro della città antica. L ...
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etrusco
agg. [dal lat. Etruscus] (pl. m. -chi). – 1. Dell’antica Etruria, regione dell’Italia centrale corrispondente all’odierna Toscana e Lazio settentr.: il popolo e.; l’arte, la civiltà, la lingua e.; museo e.; antichità etrusche; riva...
toscano
agg. e s. m. [lat. Tuscanus, der. di Tuscus, pl. Tusci, altro nome con cui furono indicati gli Etruschi, cioè gli abitanti dell’Etruria: v. tósco e etrusco]. – 1. agg. Che appartiene o si riferisce alla Toscana e ai suoi abitanti:...