Scrittore russo: poeta e drammaturgo, noto soprattutto per il suo poemetto scherzoso Dušenka (1775), lodato anche da Puškin e dal critico Belinskij. Il poemetto nacque come imitazione del racconto di La [...] Fontaine Les amours de Psyché, ma la mescolanza degli elementi classici con quelli nazionali gli dà una certa indipendenza.
Bibl.: E. LoGatto, Storia d. letter. russa, II, Roma 1928. ...
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Poeta romantico lettone, nato nel 1830, morto nel 1879, che molto contribuì a tener vivo il sentimento nazionale. Nelle sue poesie egli riprende motivi mitologici e forme della poesia popolare, e molti suoi canti sono tornati, da lui rifatti, al popolo. Una delle sue opere più popolari e originali celebra il Bacco lettone. Tradusse molto dal tedesco. Alla poesia dell'A. si riallaccia gran parte della ...
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Poeta e novelliere, nato nel 1884: uno dei più notevoli nella moderna letteratura lettone. Il contenuto di molti suoi versi e racconti è prevalentemente satirico: tra i racconti sono da ricordare specialmente quelli che rappresentano la vita dei contadini lettoni. Un quadro vivace della classe intellettuale è invece nel poema Necilveks (Il barbaro) ...
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GOGOL', Nikolaj Vasilevič
EttoreLoGatto
Scrittore russo, nato il 20 marzo 1809 a Soročincy (distretto di Mirgorod nel governatorato di Poltava), morto a Mosca il 21 febbraio 1852. Di costituzione [...] avuto in alcuni narratori sia russi che ucraini. Lo stesso Puškin nei suoi Racconti di Belkin, nel di lett. slave, VII (1932); B. de Schloezer, G., Parigi 1932; E. LoGatto, Storia della letteratura russa, V, Roma 1932. Su scritti minori v. la bibl. ...
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OSTROVSKIJ, Aleksandr Nikolaevič
EttoreLoGatto
Drammaturgo russo, nato a Mosca il 31 marzo (v. s.) 1823, morto a Ščelikov nel governatorato di Kostroma il 2 giugno (v. s.) 1886. Iscrittosi nel 1840 [...] di V. Corfer, Milano s. a.; Ivan il terribile [Vassilissa Melentieva], trad. di E. Foulques, Napoli 1905; La foresta, trad. di E. LoGatto, Napoli-Roma 1923; I lupi e le pecore, trad. di E. Damiani, Lanciano 1924; La signorina senza dote, trad. di G ...
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KARAMZIN, Nikolaj Michajlovič
EttoreLoGatto
Letterato e storico russo, nato il 10 dicembre 1766 nel governatorato di Samara, morto a Pietroburgo il 22 maggio 1826. Studiò a Mosca, poi, diventato ufficiale, [...] (Il racconto sentimentale) e T. Roboli, Literatura putešestvij (La letteratura di viaggi) nella raccolta Russkaja proza, Leningrado 1926; E. LoGatto, Storia della letteratura russa, II, Roma 1928, pp. 245-289 (con una bibliografia delle traduzioni). ...
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ŠEVČENKO, Taras Grigor′evič
EttoreLoGatto
Poeta e pittore ucraino, nato il 25 febbraio (v. s.) 1814 da una famiglia serva della gleba nel governatorato di Kiev; morto il 26 febbraio (v. s.) 1861. [...] Capitato, come servitore del proprio signore, a Pietroburgo nel 1831, fece conoscenza col pittore Sošenko che lo introdusse nell'ambiente dell'allora già famoso pittore K. Brjullov, il quale, d'accordo col poeta V. A. Žukovski), riuscì a riscattarlo ...
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GOR′KIJ, Maksim (pseudonimo di Aleksej Maksimovič Peškov)
EttoreLoGatto
Scrittore russo, nato di famiglia borghese il 14 marzo 1868 a Niznij Novgorod (ribattezzata Gor′kij nel 1932). A 7 anni rimase [...] volumi di racconti ebbero un successo straordinario; nel 1902 lo zar annullò la sua elezione a membro onorario della 1928; M. de Vogué, M. Gorky, l'oeuvre et l'homme, Parigi 1905; E. LoGatto, M. Gorkij, Roma 1925 (con bibliografia essenziale). ...
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NEKRASOV, Nikolaj Alekseevič
EttoreLoGatto
Poeta russo, nato il 22 novembre (v. s.) 1821 nel villaggio di Juzvin nel governatorato di Podolia, morto a Mosca il 27 dicembre 1877. Iscrittosi all'università [...] i ego sovremenniki (N. e i suoi contemporanei), Mosca 1930 (importante per la biografia del poeta); P. Sakulin, N., ivi 1928; I. Kilokov, Poezija Nekrasova (La poesia di N.), ivi 1928; E. LoGatto, Storia della letteratura russa, voll. 5, Roma 1934. ...
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TOLSTOJ Aleksej Konstantinovič
EttoreLoGatto
Poeta, romanziere e drammaturgo russo, nato il 24 agosto (v. s.) 1817 a Pietroburgo, morto il 28 settembre (v. s.) 1875 nella sua tenuta di Krasnyi Rog [...] , dove, fanciullo, ebbe occasione di fare amicizia con l'erede al trono, più tardi zar Alessandro II; nel 1826 con la madre e lo zio fu in Germania (a Weimar conobbe Goethe) e in Italia (a Venezia, Milano, Firenze, Roma e Napoli). Ben preparato dall ...
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