Geometra greco (forse sec. 2º a. C.); appartenne alla cosiddetta prima scuola alessandrina, fondata da Euclide. Portano tuttora il suo nome le spiriche, cioè le sezioni piane della superficie torica. ...
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Matematico e astronomo greco (metà sec. 3º a. C.), della scuola d'Alessandria, successore di Euclide. Fu maestro di Archimede e il primo a venire a conoscenza dei suoi risultati sulle spirali. Individuò [...] (intorno al 246 a. C.) una nuova costellazione che chiamò "Chioma di Berenice" ...
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Geometra greco, fiorito negli ultimi anni del 4º sec. a. C., allievo di Eudosso, contemporaneo di Euclide e di lui poco più anziano. Scrisse un libro sui poliedri regolari e uno sulle sezioni coniche (Luoghi [...] solidi). Essi sono andati perduti, ma certamente il libro sulle coniche di A. costituisce uno dei precedenti più importanti del grande trattato di Apollonio di Perge ...
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Matematico musulmano (Būzagiān, Persia, 940 d. C. - Baghdād 997 o 998). Scrisse in arabo commenti agli Elementi di Euclide e ai trattati di algebra di Diofanto e di al-Khuwārizmī, e varie opere originali [...] di matematica e astronomia, fra le quali al-Kitāb al-kāmil ("Il libro perfetto"), detto anche al-Magisṭī ("Almagesto") come l'analoga opera di Tolomeo. A lui si devono pure notevoli progressi della trigonometria ...
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Matematico e umanista veneziano (seconda metà sec. 15º); tradusse per primo in latino dal testo greco gli Elementi di Euclide (1505). Guidò D. Barbaro nello studio della prospettiva. ...
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Matematico greco attivo in Alessandria nel 2º sec. a. C. Gli si attribuisce il cosiddetto XIV libro degli Elementi di Euclide, nel quale sono date le costruzioni dell'icosaedro e del dodecaedro (regolari). [...] Studiò le progressioni aritmetiche, ponendole in relazione con i numeri figurati (o poligonali), e si occupò anche di astronomia ...
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Tartàglia, Niccolò. - Matematico (Brescia 1499 circa - Venezia 1557). T. affrontò molte questioni di matematica pura e applicata e scoprì, contendendola con G. Cardano, la formula risolutiva dell'equazione [...] di terzo grado. A lui si deve la prima traduzione italiana degli Elementi di Euclide (1543).
Vita e opere
Forse figlio di un Micheletto "cavallaro"; T. è soprannome, che egli accettò come cognome, dovuto alla balbuzie procuratagli dalla ferita alla ...
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Matematico, cosmografo e architetto (Perugia 1536 - Alatri 1586), figlio di Giulio. Domenicano dal 1555, fu traduttore di Proclo e di Euclide, insegnò matematica negli studî di Firenze e Bologna e s'interessò [...] alla costruzione di strumenti scientifici. Per incarico di Cosimo de' Medici dipinse carte geografiche nel Guardaroba di Palazzo Vecchio. Dal 1580 cosmografo pontificio, dipinse le tavole geografiche dell'Italia ...
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Matematico e astronomo persiano (m. circa 922-23), noto in Occidente sotto il nome di Anarizio; autore di commenti a Tolomeo e a Euclide. Il commento di an-N. a Euclide fu tradotto in latino da Gherardo [...] da Cremona nel sec. 12º ...
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Matematico e fisico siracusano (Siracusa 287 - ivi 212 a. C.). È stato uno dei più grandi matematici dell'antichità. Probabilmente allievo di Euclide, compì forse un viaggio in Egitto, studiando ad Alessandria; [...] A. usava quello di esaustione, ideato da Eudosso. ▭ Partendo da premesse certe, con procedimento deduttivo alla maniera di Euclide, A. pose, in forma autonoma chiara e rigorosa, i fondamenti della statica e dell'idrostatica (principio della leva ...
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euclideo
euclidèo (ant. euclìdico) agg. – Relativo al matematico greco Euclide, vissuto intorno al 300 a. C.; in partic., di ente geometrico, o meglio di un sistema ipotetico-deduttivo, soddisfacente i postulati di Euclide: geometria e., v....
geometria
geometrìa s. f. [dal lat. geometrĭa, gr. γεωμετρία, comp. di γῆ «terra» (v. geo-) e -μετρία «misurazione» (v. -metria)]. – 1. In senso ampio e generico, lo studio dello spazio e delle figure spaziali, originariamente sviluppatosi...