Matematico, fisico, filosofo tedesco (Mulhouse 1728 - Berlino 1777), d'origine francese. Fautore di una metafisica che adottasse il metodo matematico, nella sua opera più celebre, il Neues Organon, oder [...] logico in un calcolo di tipo algebrico. In campo matematico gli si debbono un'analisi del quinto postulato di Euclide e notevoli contributi alla teoria dei numeri. In campo cosmogonico propose un'ipotesi analoga a quella kantiana (Kosmologische ...
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Scrittore armeno (n. 990 circa - m. 1058), della famiglia Pahlavuni, prof. di retorica a Costantinopoli, dove si stabilì nel 1045 dopo aver rinunciato ai dominî ereditati dal padre. Si conoscono di lui, [...] tra l'altro, 88 lettere di argomento dogmatico, filosofico e letterario, un panegirico sulla Croce e frammenti delle sue numerose traduzioni dal greco in armeno (del Timeo e del Fedone di Platone, degli Elementi di Euclide, ecc.). ...
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Matematico tedesco (Lugau, Chemnitz, 1861 - Giessen 1941), professore alla univ. di Greifswald, poi di Giessen. Collaborò con S. Lie alla rielaborazione e alla divulgazione della teoria dei gruppi continui, [...] -93, con Lie). All'E. si deve poi, nel campo della geometria, un teorema fondamentale sulle trasformazioni di contatto, e nella storia della matematica lo studio della teoria delle parallele da Euclide a Gauss (in collaborazione con P. G. Stäckel). ...
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Fisico e filosofo della natura (Pisa 1564 - Arcetri 1642). Figlio maggiore di Vincenzo, musicista e teorico della musica e di Giulia Ammannati, trascorse la sua infanzia tra Pisa e Firenze (dal 1574). [...] conseguire alcun titolo, G. sotto la guida di Ostilio Ricci, membro dell'Accademia fiorentina del Disegno, intraprese la lettura di Euclide e Archimede. Ben presto progredì a tal punto negli studî da essere in grado a sua volta di tenere lezioni ...
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Matematico greco (m. 369 o 368 a. C.), operoso nel 375 a. C.; morì giovanissimo, per malattia contratta in guerra. Dal dialogo di Platone a lui intitolato si deduce che fu discepolo di Teodoro di Cirene [...] che la classificazione dei numeri irrazionali provenienti dall'estrazione di radice quadrata, contenuta nel X libro degli Elementi di Euclide, sia opera di T., al quale si attribuisce anche la costruzione dell'ottaedro e dell'icosaedro regolari. ...
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FAZZINI, Lorenzo
Raffaele Santoro
Nato a Vieste (Foggia) il 19 genn. 1787 da Tommaso e da Porzia Medina, seguì l'istruzione primaria nella città natale; studiò poi a Foggia, a Benevento e nel seminario [...] Tra le sue pubblicazioni in questo campo si segnalano: Geometria solida, ossia i libri undecimo e duodecimo, degli Elementi di Euclide, tradotti in italiano, con l'aggiunta dei teoremi scelti di Archimede sulla sfera e sul cilindro e sulla misura del ...
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Filosofo (n. in Slesia tra il 1220 e il 1230 - m. dopo il 1277). Figura di pensatore medievale ricordata per aver condotto ricerche sui problemi naturali, principalmente ottici. Accanto a tali ricerche, vanno [...] della ricerca "matematica" e della "dimostrazione naturale", utilizzando come fonti, oltre l'Ottica di Alhazen, gli Elementi di Euclide (nella traduzione di Campano di Novara), l'Ottica, la Catottrica e le Coniche di Apollonio di Perge, la Catottrica ...
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Scienziato greco fiorito verso il 70 a. C. Stoico, cercò di volgarizzare le dottrine meteorologiche di Posidonio. Resta di lui una Εἰσαγωγὴ εἰς τὰ ϕαινόμενα ("Introduzione ai fenomeni") con influenze da [...] divisione organica delle scienze matematiche in pure (aritmetica e geometria) e applicate (logistica, armonia, ottica, meccanica, astronomia). La sua opera Sulla teoria delle scienze matematiche fu utilizzata da Proclo per il suo commento a Euclide. ...
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CASTRONE, Benedetto Maria
Ugo Baldini
Nacque a Palermo attorno al 1668, primogenito di una famiglia non nobile ma agiata. Compì in patria l'intero corso degli studi, anche se dalle fonti non risulta [...] perfezionando i suoi studi matematici ed esponendo in varie università sue considerazioni in margine al testo degli Elementi di Euclide. Tornato in Sicilia, in età già matura decise di entrare nell'Ordine domenicano, rinunciando a tale scopo ai suoi ...
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Ecclesiastico (n. Firenze 1521 - m. 1573); figlio di Bindo (v.), vescovo di Firenze dal 1548, non prese possesso della diocesi per la lunga opposizione di Cosimo dei Medici. Fu quindi a lungo a Roma, nella [...] gli atti. Preso finalmente possesso della diocesi di Firenze (1567), vi applicò i decreti del concilio. Rispettato per l'integrità morale, buon conoscitore del greco (trad. degli Elementi di Euclide, 1545), fu autore di trattati filosofici, perduti. ...
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euclideo
euclidèo (ant. euclìdico) agg. – Relativo al matematico greco Euclide, vissuto intorno al 300 a. C.; in partic., di ente geometrico, o meglio di un sistema ipotetico-deduttivo, soddisfacente i postulati di Euclide: geometria e., v....
geometria
geometrìa s. f. [dal lat. geometrĭa, gr. γεωμετρία, comp. di γῆ «terra» (v. geo-) e -μετρία «misurazione» (v. -metria)]. – 1. In senso ampio e generico, lo studio dello spazio e delle figure spaziali, originariamente sviluppatosi...