Considerata la ‘regina’ delle figure retoriche, la metafora (dal gr. metaphorá «trasferimento», in lat. translatio) è un tropo, cioè un sovvertimento di significato, rispetto al significato proprio, di [...] poetica indagati, sin da Guido Gozzano, con riferimenti intertestuali. Questo nuovo profilo si realizza soprattutto in ➔ EugenioMontale, quando cioè la poesia assurge a una maturità strutturale tale che il lettore diventa parte costitutiva del ...
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L’iperbole (dal gr. yperbolḗ, in lat. superlatio) è una figura retorica che consiste nel portare all’eccesso il significato di un’espressione, amplificando o riducendo il suo riferimento alla realtà per [...]
il paese più straziato
(L’allegria, “San Martino del Carso”, vv. 11-12).
Nella seconda parte del Novecento, ➔ EugenioMontale conferma la tendenza dell’iperbole a presentarsi ‘pura’ («Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale»; Satura ...
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L’iperbato (dal gr. yperbatón «trasposto», in lat. transgressio «superamento») è una figura retorica che consiste nell’inserire tra due o più parole collegate sintatticamente uno o più segmenti di discorso, [...] e pare adattarli a nuove esigenze espressive, in molti casi rafforzando l’effetto di enfasi sugli elementi separati. È così per EugenioMontale che sembra usare l’iperbato per focalizzare l’elemento disgiunto:
(26) E mi chiesi se questo che mi chiude ...
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Tradizionalmente considerata un tropo, la sineddoche (dal gr. synekdokhḗ, da syn «con, insieme» e ekdékhomai «ricevo, prendo», che i latini traducono con conceptio, intellectio) è una figura retorica che [...] la parte: leggere la Commedia di Dante (per leggere pagine della …):
(7) sonasse te pure stasera
scordato strumento,
cuore (EugenioMontale, “Corno inglese”, vv. 16-18)
(b) il genere per la specie: quadrupede; bipede; mortale;
(c) il plurale per il ...
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L’ipallage (gr. hypallagē´ «scambio, commutazione»), o enallage (vedi più avanti) dell’aggettivo, nella retorica classica è una figura che consiste nella diversione dell’orientamento sintattico dell’aggettivo, [...] 1988; Beccaria 1989; Ellero 1997) e nei vocabolari sono variamente citati, ad es., ➔ Ugo Foscolo (6), ➔ Giosuè Carducci (7), ➔ EugenioMontale (8 e 9) e ➔ Carlo Emilio Gadda (10):
(6) sorgon così tue dive
membra dall’egro talamo
(7) o desiata verde ...
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La sinestesia (dal gr. sýn «con, assieme» e aisthánomai «percepisco, comprendo»; quindi «percepisco assieme») è un procedimento retorico (➔ retorica), per lo più con effetto metaforico (➔ metafora), che [...] del sangue / quando gli azzurri tuonano a distesa», anepigrafe, in Terrestrità del sole, vv. 1-2).
➔ EugenioMontale (Rosiello 1963) fa della sinestesia una tecnica privilegiata nella forma usuale dell’aggettivazione («Quanto, marine, queste fredde ...
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La litote (dal gr. litótēs «attenuazione, diminuzione, semplicità», reso in latino col termine deminutio «diminuzione») è una figura retorica (➔ retorica) che consiste nell’attenuare ciò che si enuncia [...] San Martino del Carso” (in Porto sepolto):
di tanti
che mi corrispondevano
non mi è rimasto
neppure tanto» (vv. 5-8)
o ancora in EugenioMontale:
C’è ancora qualche lume all’orizzonte
e chi lo vede non è un pazzo, è solo
un uomo e tu intendevi di non ...
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L’antifrasi (lat. contrarium e, in senso allargato alle figure di pensiero, ironia) è nella tradizione retorica l’uso di una parola o un’espressione con l’intento di negarne il significato, sia per riprendere [...] a far variare un tema in senso antifrastico (a partire da una specifica espressione) diventa ancora più rilevante. Così EugenioMontale scrive la sua Non chiederci la parola che squadri da ogni lato in cui l’antifrasi stessa diventa oggetto di ...
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L’ellissi (dal gr. élleipsis «mancanza»; in lat. ellipsis) è una figura retorica che consiste nell’omissione di un segmento discorsivo entro un’unità globale, che sia recuperabile attraverso l’integrazione [...] il quadro di riferimento dell’enunciato: ellissi in absentia). Così in:
(1) Lo sai: debbo riperderti e non posso (EugenioMontale, “Mottetti”, in Occasioni, v. 1)
il terzo segmento del verso (non posso) è ellittico dell’infinito (non posso [Ø ...
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L’ossimoro (dal gr. oksýmōron, comp. di oksýs «acuto» e mōrós «stolto, folle») è un procedimento retorico (➔ retorica) che consiste nell’unire due parole o espressioni che sono inconciliabili nel significato [...] v. 2 e II, v. 5). In altri casi è figura adatta a un’ideale immagine di sospensione spazio-temporale, come in ➔ EugenioMontale («anello d’una / catena, immoto andare» e «degli tzigani è il rombo silenzioso»: “Arsenio”, in Ossi di seppia, vv. 21-22 e ...
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escapista agg. e s. m. e f. 1. Che, chi fugge dalla realtà (percepita come noiosa o problematica), cercando sollievo nell’immaginazione, nel divertimento, nello svago. 2. Chi riesce a liberarsi da una situazione di prigionia o costrizione, con...
bidonville
‹bidõvìl› s. f., fr. [comp. di bidon «bidone» e ville «città»]. – Nome usato dapprima nel Nord Africa e poi a Parigi, ed esteso anche ad altre grandi città, per indicare quartieri di periferia formati di baracche e catapecchie messe...