Figlia (m. 961) di Romano I Lecapeno e moglie di Costantino VII Porfirogenito, ebbe grande ascendente sul marito e notevole influenza sugli affari dello stato, guidati dal parakoimòmenos (capo degli eunuchi) [...] Basilio l'Uccello ...
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Nome di regno assunto da Shizu (Shenyang 1638 - Pechino 1661), noto anche come Fulin, terzo imperatore della dinastia mancese che prese il nome cinese di Qing: primo a regnare sulla Cina. Succeduto al [...] alla morte di Dorgon (1650). Di salute malferma e scarsa capacità di comando, S. fu influenzato dal potente partito degli eunuchi di palazzo. La supremazia mancese, imposta all'atto della conquista, fu, a partire dal 1658, attenuata con una serie di ...
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FALCANDO, Ugo
Glauco Maria Cantarella
Sotto questo nome compaiono nella loro editio princeps, curata da Gervasio di Tournay, pubblicata a Parigi nel 1550, due opere di ambiente siciliano del sec. XII: [...] nobili hanno una "innata rebellandi consuetudo" (ibid., p. 108, rr. 25-26), sia perché parlando del gaito (comandante) degli eunuchi, Pietro, cui il moribondo Guglielmo I aveva affidato il ruolo di presiedere il consiglio di reggenza, afferma che, se ...
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BALDINOTTI, Giuliano
Luciano Petech
Nacque a Pistoia nel 1591. Nel 1609 entrò nel noviziato della Compagnia di Gesù e nel 1621 partì per le missioni d'Oriente. Il viaggiatore Pietro Della Valle lo incontrò [...] con molta considerazione, assistette a combattimenti d'elefanti, a cui il "re" partecipava in persona. Fece grande impressione sul capo degli eunuchi di corte, parlando con lui di astronomia e di matematica. Per un certo tempo il B. e i suoi compagni ...
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Castrazione
Emilia De Rosa
La castrazione è l'asportazione chirurgica delle ghiandole sessuali o gonadi, chiamata nel maschio orchiectomia e nella femmina ovariectomia. Il termine indica, altresì, l'inibizione [...] alla divinità), o legati all'espressione canora (voci bianche), oppure per rendere sessualmente innocui i guardiani degli harem (eunuchi), o, da ultimo, per disporre di soggetti atti a soddisfare i desideri omosessuali. La castrazione rituale, di ...
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CICALA, Scipione (Čigala-Zade Yūsuf Sinān)
Gino Benzoni
Secondo dei tre figli maschi di Visconte e Lucrezia, nacque a Messina nell'anno 1544 (questa, senz'altro, la data più probabile nell'oscillare [...] e ai bruschi voltafaccia del singolo sultano non insensibile alle chiacchiere alle simpatie e alle antipatie della variopinta umanità - eunuchi favoriti favorite - che petulante l'attornia. Si spiega così che - come scrive il 4 luglio 1578 il bailo ...
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FERRETTI, Iacopo (Giacopo, Giacomo)
Franco D'Intino
Nacque a Roma il 16 luglio 1784 da Francesco Maria, titolare di una agenzia di spedizioni, e da Barbara Sardi, di origine viennese, figlia di un alto [...] 1834 presso l'Accademia Tiberina, "nella bontà del pubblico; ed era un poco troppo indulgente: - nella tirannia degli eunuchi; ed era nauseante: - nella poca cultura dei versificatori teatrali antichi; ed era sconsolante" (Sulla storia della poesia ...
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MANUCCI, Nicolò
Rahim Razà
Nacque a Venezia il 19 apr. 1638 da Pasqualino e da Rosa Bellini, primo di cinque figli (gli altri furono Andrea, Angela, Franceschina e Pierina). La condizione sociale della [...] dimostrargli il suo favore, ordinò per lui una veste d'onore (serapa) e altri doni, e lo affidò a uno degli eunuchi, Khwājiah Miskīn. In aggiunta il M. poteva contare su 10 rupie al giorno, entrata derivante dalla concessione di distillare alcolici ...
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BAFFO, Cecilia
Franz Babinger
Nacque verso il 1525, figlia naturale di Niccolò Venier, signore dell'isola di Paro, e di certa Violante Baffo, della quale poco si conosce circa i rapporti con la omonima [...] che fa delle sue rare qualità et molte virtù".
La B. aveva un seguito numeroso di guardie del corpo, di eunuchi e confidenti, percorreva le vie con un corteo di venti carrozze, e gli ambasciatori stranieri presso la Sublime Porta gareggiavano nel ...
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eunuchismo
s. m. [der. di eunuco]. – In medicina, la forma di ipogenitalismo conseguente ad arresto di sviluppo o assenza congenita dei testicoli, in cui si ha mancanza completa delle gonadi (ed è perciò forma più grave dell’eunucoidismo).
eunuco
s. m. e agg. [dal lat. eunuchus, gr. εὐνοῦχος, comp. di εὐνή «letto» e ἔχω nel senso di «custodire», propr. «custode del letto»] (pl. m. -chi). – 1. s. m. Nel sign. più comune, uomo privo delle facoltà virili, o per difetto organico...