Cantante italiano (Roma 1831 - ivi 1918); baritono, cantò dal 1852 in poi nei principali centri teatrali d'Europa e d'America. Nel 1899 ebbe cattedra di canto nell'Accademia di S. Cecilia in Roma. ...
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Ingegnere tedesco (Niederbecksen, presso Minden, 1852 - Merano 1906). Il suo nome è legato specialmente allo sviluppo, in Europa, della locomotiva a doppia espansione. Insegnò tecnica dei trasporti alla [...] Scuola tecnica superiore di Berlino ...
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(App. V, i, p. 760)
Lo studio del fenomeno della delinquenza, condotto con metodo positivo, e quello del delinquente, condotto con i metodi naturalistici delle scienze comportamentali, sono trattati nell'Enciclopedia [...] , nei primi anni Novanta, anche a livello europeo. In data 8 nov. 1990, a Strasburgo, nell'ambito del Consiglio d'Europa è stata stipulata una Convenzione sul riciclaggio, la ricerca, il sequestro e la confisca dei proventi di reato, ratificata in ...
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La storia del cioccolato in Europa s'inizia con l'introduzione del cacao, nell'anno 1528, quando Cortez, conquistato il Messico, presentò a Carlo V una vasta collezione di piante e di semi tra cui quelli [...] del cacao, e narrò come gli Aztechi si nutrissero di tale frutto da essi denominato chocohlt (bevanda degli dei). Gli Spagnoli lo mescolarono polverizzato con zucchero e droghe trasformandolo in cioccolato.
Lavorazione ...
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PITTURA dal 1000 al 1180
A. Iacobini; F. Pomarici
Area mediterranea. - In età romanica, la storia della p. murale nell'Europa mediterranea - dall'Adriatico alla penisola iberica - costituisce un fenomeno [...] astrattizzanti e soprattutto un ritmo e una leggerezza delle figure che fanno ricordare la p. delle aree più occidentali d'Europa (Spada Pintarelli, 1997, p. 50ss.). L'arte del Maestro di Burgusio esercitò un notevole e duraturo influsso che già in ...
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Danilo Taino
Se avessimo guardato da vicino ciò che stava succedendo nell’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) – in Europa e un po’ in tutto il , invece, non lo abbiamo fatto – avremmo probabilmente [...] 13,4% del pil, con un incremento di oltre il 120% dal 2004 (nello stesso periodo gli investimenti diretti americani in Europa sono cresciuti del 99%). Da qui l’invito a concentrare i negoziati sul Ttip soprattutto su come ridurre i costi e migliorare ...
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Sen, Amartya Kumar
Economista indiano (n. Santiniketan 1933). Ha insegnato in varie università, in India, in Europa e negli Stati Uniti. Attualmente è professore di economia e filosofia presso la Harvard [...] University. Vincitore del premio Nobel per le scienze economiche nel 1998 per il suo contributo all’economia del benessere e alla teoria delle scelte sociali (Collective choice and social welfare, 1971), ...
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Basso (Pinerolo 1915 - Cincinnati 1993). Debuttò a Torino nel 1935. Cantò in seguito nei principali teatri d'Europa e d'America, rivelandosi ottimo interprete sia nel repertorio tradizionale (soprattutto [...] come basso buffo) sia in lavori moderni e commedie musicali ...
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Botanico danese (Bergen 1749 - Copenaghen 1804). Fu allievo di C. Linneo. Viaggiò moltissimo, a scopo botanico, in Europa e in Africa, lasciando molte opere tra cui: Symbolae botanicae (1790-94); Eclogae [...] americanae (1798); Enumeratio plantarum (post., 1805-06) ...
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Iamatologo (Londonderry 1841 - Beer, South Devon, 1911); pioniere, insieme a B. H. Chamberlain, degli studî giapponesi in Europa, fu il primo a far conoscere in Occidente la letteratura giapponese. Opere: [...] traduz. del Nihongi (1896); A history of Japanese literature (1899), ecc ...
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europeismo s. m. [der. di europeo]. – 1. Movimento politico e di idee che, sulla base delle fondamentali affinità culturali e storiche che legano tra loro i popoli d’Europa, tende a promuovere un progressivo avvicinamento tra i varî stati nazionali...