Segretario di stato aggiunto (Parigi 1635 - Château-Landon 1698) con il Mazzarino, dopo aver compiuto lunghi viaggi nell'Europa centrale e settentr. (1652-56), lasciò la carica nel 1663. Lo stesso anno [...] entrò nella congregazione dell'Oratorio, che abbandonò nel 1670 per una passione amorosa; dal 1674 al 1692, per ordine del sovrano, fu rinchiuso come alienato di mente, mentre i familiari, dopo averlo ...
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Patriota, liberatore dell'America spagnola (Caracas 1783 - San Pedro Alessandrino, Santa Marta, 1830). Terminò i suoi studî in Europa. Tornato in America, scoppiata nell'aprile 1810 la rivoluzione antispagnola, [...] B. fu inviato dalla Giunta rivoluzionaria delegato a Londra, per ottenere la mediazione inglese. Fallita la missione, proclamato il Venezuela indipendente (5 luglio 1811), l'anno successivo, dopo la riconquista ...
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Viaggiatore e scrittore inglese (Odcombe, Somersetshire, 1557 circa - Surat 1617). Viaggiò in Italia, in Francia e in altri paesi d'Europa (1608) e compì il viaggio di ritorno da Venezia a Londra a piedi. [...] Il suo Coryate's crudities hastily gobbled up in five months travels in France, Savoy, Italy, ecc. (1611) fu il primo e per molto tempo l'unico libro di viaggio per gli Inglesi in Europa. ...
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Direttore d'orchestra italiano (Bitonto 1888 - Roma 1964). Dal 1908 svolse un'intensa attività direttoriale nei maggiori teatri d'Europa e d'America. ...
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Viaggiatore (Londra 1581 circa - Qazvï´n 1628), fratello di Anthony, fu anch'egli inviato dallo scià in missione in Europa, e tra l'altro in Inghilterra, da cui tornò ancora in Persia. ...
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Soprano (Pavia 1892 - Roma 1936), allieva di A. Fugazzola; esordì ad Arezzo (1912); svolse una brillante carriera teatrale in Europa e America, con un repertorio basato sulla produzione italiana ottocentesca [...] e contemporanea ...
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Tenore italiano (Montespertoli 1872 - Firenze 1949). Esordì nel 1897. Ebbe ottime qualità di cantante e di attore. Acclamato in Europa e in America, fu primo interprete assoluto o locale di molte opere, [...] tra le quali La fanciulla del West di G. Puccini ...
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Sopranista (Montolmo, Macerata, 1781 - Sambruson, Dolo, 1861). Debuttò nel 1796, divenendo rapidamente celebre in Italia e nel resto d'Europa come interprete di opere di Paisiello, Cimarosa, ecc. Ammirato [...] da Rossini, del quale interpretò in prima esecuzione Aureliano in Palmira (1813), è considerato l'ultimo grande evirato cantore ...
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Pensatore e teologo russo (1833-1911), appartenente alla corrente slavofila, tenne viva l'aspirazione a diffondere l'"ortodossia" nell'Europa occidentale. Famoso un suo scritto polemico sull'infallibilità [...] del papa (1889) e le due polemiche con V. S. Solov´ëv e col metropolita Sergio ...
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Musicista (n. Bologna 1685 - m. 1748); allievo di S. A. Predieri e G. Bononcini. Fu organista celebre in tutta Europa, e compositore di opere, oratorî, cantate, musiche strumentali, al loro tempo assai [...] diffuse, spec. in Inghilterra, per la fluida discorsività, peraltro poco caratterizzata ...
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europeismo s. m. [der. di europeo]. – 1. Movimento politico e di idee che, sulla base delle fondamentali affinità culturali e storiche che legano tra loro i popoli d’Europa, tende a promuovere un progressivo avvicinamento tra i varî stati nazionali...