Pittore (Mosca 1866 - Neuilly-sur-Seine 1944). Il principale esponente dell'astrattismo, e in particolare dell'astrattismo non-geometrico, la sua ricerca di puri valori formali ha condotto a risultati [...] ), di etnografia. Nel 1897 si recò a Monaco e si dedicò interamente alla pittura; studiò con F. von Stuck; viaggiò in Europa e in Oriente; fu in stretto contatto col musicista e pittore lituano M. K. Čiurljonis, che si dedicava allora a esprimere ...
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Pittore (Pietrogrado 1916 - Antibes 1955). Nel 1919, in seguito alla Rivoluzione russa, la sua famiglia si rifugiò in Polonia; rimasto orfano giovanissimo (1922), S. fu accolto da amici a Bruxelles dove, [...] gamme cromatiche più fluide (Grande concerto, 1955, Antibes, Musée Picasso). Nel 1955, mentre la sua fama si andava affermando in Europa e negli USA, pose termine bruscamente alla sua vita inquieta con il suicidio. Il Musée national d'art moderne di ...
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RESTAURO
Michele Cordaro
Alessandra Melucco Vaccaro
Paolo Fancelli
(XXIX, p. 127; App. II, II, p. 698; IV, III, p. 210)
Inquadramento generale
di Michele Cordaro
C. Brandi, come è noto, agli inizi [...] le statue esposte all'esterno di chiese o edifici fiorentini. Ugualmente in altre parti d'Italia e d'Europa interventi mirati alla conservazione e alla protezione dagli agenti inquinanti di significativi edifici di età medievale e rinascimentale o ...
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Compositore e artista concettuale, nato a Firenze il 26 settembre 1926. A Firenze, parallelamente agli studi universitari in matematica e in ingegneria (1946-51), si è dedicato alla musica studiando pianoforte [...] quella di Sydney (1990), C. ha sviluppato il suo complesso percorso artistico attraverso numerosi concerti e performances in Europa e negli Stati Uniti.
Sostenitore dell'interazione tra musica, linguaggio, gesto e immagine, C. ha elaborato azioni che ...
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Pittore e scultore spagnolo, nato a Toledo il 17 marzo 1935. Decise fin da ragazzo di dedicarsi alla pittura cosicché già nel 1952 fu tra gli espositori alla mostra collettiva presso la galleria Xagra [...] dell'arte spagnola contemporanea durante il quale si affermano, con una tensione di tipo particolare rispetto al resto d'Europa, i miti dell'informale e taluni procedimenti da identificarsi con la cosiddetta "pittura d'azione". Agl'inizi degli anni ...
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FEDERICO II, Imperatore
M. Di Berardo
F., della casata degli Hohenstaufen duchi di Svevia, nacque il 26 dicembre 1194 a Jesi e morì il 13 dicembre 1250 a Fiorentino, nel territorio dell'od. comune di [...] per l'ottavo centenario della fondazione, Palermo 1993, pp. 265-285, 471-473; F. Pomarici, L'oreficeria, in I Normanni popolo d'Europa MXXX-MCC, cat. (Roma 1994), Padova 1994, pp. 273-277; W. Sauerländer, Two Glances from the North: the Presence and ...
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MITOLOGIA
C. Cieri Via
Le figurazioni mitologiche nel Medioevo appartengono a quella tradizione classicista che dall'età tardoantica fino alla fine del Trecento guardò al mondo antico in termini ora [...] al campanile di Firenze e poi in Oriente per ritornare, attraverso la Spagna (Oxford, Bodl. Lib., Or. 133, del 1382-1410) in Europa: in Germania (Berlino, Staatsbibl., Germ. 642, c. 70r) e finalmente in Francia e in Italia, dove i figli dei Pianeti ...
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Vedi PARIGI dell'anno: 1963 - 1996
PARIGI (Lutetia Parisiorum)
P. M. Duval
E. Coche de la Ferté
La città sorse in epoca gallica su un'isola della Senna, ma non si conosce alcun resto di questo abitato [...] di quell'agente, Luigi-Filippo potè nel 1847 inaugurare al Louvre (ala orientale della Cour Carrée) la prima sala creata in Europa di antichità assire. Nel 1851 Victor Place succede al Botta ed ha altrettanta fortuna nelle scoperte: solo una parte ne ...
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REGALIA
H. Drechsler
Termine del lat. medievale con il quale si indicano le insegne del potere. Esse hanno avuto sin dall'Antichità un ruolo importante, in quanto per mezzo di determinati segni (signa [...] Rivoluzione francese), erano indipendenti dal cambio di dinastia e dal possesso del tesoro. Intorno al 1500 in tutta l'Europa le insegne persero importanza come espressione del potere nei confronti del cerimoniale di corte.La corona (v.) è il più ...
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Anglonormanna, Arte. Miniatura
J.J.G. Alexander
MINIATURA
La conquista normanna comportò il passaggio del potere politico ed economico nelle mani di una piccola minoranza di stranieri che si distinguevano [...] d'Inghilterra avevano fondato nell'Italia meridionale e nella Sicilia quello che a quei tempi era il regno più ricco d'Europa. Palermo, la capitale, era anche la massima città europea e nel regno poliglotta si parlava il greco, l'arabo, il latino ...
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europeismo s. m. [der. di europeo]. – 1. Movimento politico e di idee che, sulla base delle fondamentali affinità culturali e storiche che legano tra loro i popoli d’Europa, tende a promuovere un progressivo avvicinamento tra i varî stati nazionali...