Romanziere nordamericano, nato a Detroit il 28 marzo 1909; è vissuto quasi ininterrottamente a Chicago che ha fornito la scena ai suoi racconti. Sebbene laureato in giornalismo all'univ. dell'Illinois, [...] , più o meno umili, negli stati meridionali della confederazione. Dal 1942 al 1945 partecipò alla seconda guerra mondiale in Europa.
Dopo aver esordito con qualche racconto su riviste, pubblicò il romanzo Somebody in boots (1935) cui seguirono: Never ...
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Storico della letteratura, nato a Thann in Alsazia il 14 aprile 1886. Libero docente dal 1913, insegnò filologia romanza prima a Bonn, e poi, come professore ordinario a Marburgo (1920), Heidelberg (1924). [...] neuen Frankreich, 1919; M. Barrès und die geistigen Grundlagen des .französischen Nationalismus, 1921; Französischer Geist im neuen Europa, 1925), C. è anche autore di una nota monografia su Balzac (1923). Attualmente rivolge la sua attenzione sopra ...
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Scrittrice statunitense (New York 1862 - Saint-Bricesous-Forêt, Val d'Oise, 1937). Di agiata famiglia newyorkese, risentì profondamente della crisi di valori della società borghese americana di fine Ottocento, [...] Colmar ir., 1897). Vicina alle atmosfere del suo amico e maestro H. James, col quale condividerà la scelta dell'espatrio in Europa (1907), ottenne un primo successo col romanzo The house of mirth (1905; trad. it. La casa dell'allegria, 1957). La sua ...
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Scrittore russo (Saratov 1892 - Mosca 1977). Esordì nel 1913. Nel 1921 aderì al gruppo dei Fratelli di Serapione. Si affermò nel 1924 con il romanzo Goroda i gody ("Le città e gli anni"). Nei racconti [...] il tema molto caro a F. dell'atteggiamento dell'"intelligencija" verso la Rivoluzione. Del 1933-35 è il romanzo Pochiščenie Evropy ("Il ratto di Europa"), dove il motivo del contrasto delle generazioni si muta in quello del contrasto tra Russia ed ...
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Complesso movimento culturale europeo manifestatosi fra la seconda metà del 18° sec. e il primo trentennio del 19° sec., che, oltre a interessare tutti gli aspetti dell’arte, coinvolse il profondo rinnovamento [...] S. Copley come rappresentazione storica.
Grande protagonista della scultura neoclassica fu A. Canova, la cui influenza fu notevole in tutta l’Europa e in particolare in Gran Bretagna con J. Flaxman, J. Bacon e T. Banks, in Germania con J.H. Dannecker ...
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Poeta bucolico greco di Siracusa, seguace e imitatore di Teocrito, fiorito intorno al 150 a. C. (dall'enciclopedia bizantina di Suda è messo infatti in rapporto con un Aristarco, probabilmente il grande [...] non tutti i codici ci hanno dato indicazioni sicure circa la paternità delle singole opere. Sono certamente suoi il poemetto mitologico Europa, pervaso di maliziosa arguzia, il grazioso Eros fuggitivo e tre altre brevi poesie; non può essere di M. l ...
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Scrittore camerunese di lingua francese (Mbalmayo 1932 - Yaoundè 2001). Alla satira del sistema coloniale (Ville cruelle, 1954; Mission terminée, 1957; Le roi miraculé, 1958), è subentrata, dopo il saggio [...] ; La ruine presque cocasse d'un Polichinelle, 1979), quindi l'analisi del difficile incontro tra l'Africa e l'Europa (Les deux mères de Guillaume Ismaël Dzwatama futur camionneur, 1982; La revanche de Guillaume Ismaël Dzwatama, 1984). Ultimi romanzi ...
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Scrittore romeno (n. Bucarest 1937); ha debuttato con la raccolta di racconti Exerciţii ("Esercizî", 1966), cui seguì Frig ("Freddo", 1967). Prosatore dai toni grotteschi e surreali, oscilla tra realtà [...] "La parola clessidra", 1984). A metà degli anni Settanta è stato costretto all'esilio in Francia. Tra le pubblicazioni successive si ricordano: Hotel Europa (1996); Pont des Arts (1998); Au pays du Maramureş, 2001; La belle Roumaine (2004). ...
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Scrittore statunitense (Sauk Center, Minnesota, 1885 - Roma 1951). Interessato ai molteplici e talvolta contraddittori aspetti della società americana, ma soprattutto alle vicende della gente comune, nelle [...] si concluse, nel 1929, con la pubblicazione di Dodsworth, in cui l'autore si confronta col tema del rapporto con l'Europa. Negli anni Trenta e Quaranta L. continuò a scrivere romanzi di forte impegno sociale (tra questi Ann Vickers, 1933; Work of ...
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Scrittore ungherese (Debrecen 1933 - Budapest 2019). Dissidente, ha trascorso molti anni all'estero. Tornato in patria e presa parte attiva alla vita politica, è diventato uno dei capi del Movimento dei [...] festa nel giardino", 1987) e saggi: Az autonómia kisértése ("La tentazione dell'autonomia", 1980); Európa köldökén ("Nell'ombelico d'Europa", 1990); Az újjászületés melankóliá ("La melanconia della rinascita", 1991). Tra le pubblicazioni più recenti ...
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europeismo s. m. [der. di europeo]. – 1. Movimento politico e di idee che, sulla base delle fondamentali affinità culturali e storiche che legano tra loro i popoli d’Europa, tende a promuovere un progressivo avvicinamento tra i varî stati nazionali...