Poeta tragico greco (sec. 5º a. C.); fu contemporaneo, ma più vecchio, di Euripide e visse secondo il lessico Suida oltre i 100 anni. Gli erano attribuite 70 tragedie e due vittorie. Apportò perfezionamenti [...] alla struttura della tragedia. Da lui Ennio trasse la tragedia Achilles Aristarchi. Restano pochi frammenti ...
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Filologo (Leeuwarden 1715 - Leida 1785). Fu uno dei migliori grecisti del sec. 18º. Pubblicò edizioni di Euripide, studî sui drammi perduti di Euripide (1767), interpretazioni ed emendamenti a Orazio, [...] mostrando acume critico e finezza di esegesi ...
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Mitografo greco (sec. 2º o 1º a. C.), fonte di gran parte degli scolî ad Euripide, Apollonio, Licofrone, Sofocle, Pindaro, all'Odissea; L. fu la fonte principale di Eustazio. ...
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EOLO (Αἴολος)
A. Rumpf
Figlio di Iplote, è notissimo dall'Odissea come protettore dei venti. Euripide, nel suo Eolo, ha trattato l'amore incestuoso di Macareo e di Kanache, figli di Eolo. Al suicidio [...] di Kanache si suole riferire la raffigurazione di un'antica hydrìa italiota di Bari. In essa, nel Vecchio accanto alla klìne sulla quale giace la salma della donna, si riconosce Eolo. È stato anche proposto ...
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MEDEA (Μήδεια, Medea)
E. Simon
Figlia di Aietes, re della Colchide e di Idyia, ninfa oceanina, nipote di Helios (Hesiod., Theog., 956 ss.). Accanto a Circe figlia di Helios, che già in Omero (Od., x, [...] poteri magici che le consentono di dominare su tali belve. Essa domò i draghi colchi (cfr. sotto 2 c) e nel dramma di Euripide fuggì da Corinto su un carro di serpenti che Helios le aveva inviato (cfr. sotto 4 a; d). Questo carro non è un attributo ...
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Uno degli ultimi poeti della commedia attica antica della fine del sec. 5º a. C.; attaccò nei suoi drammi Euripide e l'accusatore di Socrate, Anito. Sono citati i titoli (17, e secondo altri 20 o 24) di [...] sue commedie. Usò a preferenza il verso detto teopompèo, che è un pentametro cretico acataletto con la soluzione della seconda lunga nei primi 4 piedi; schema -́⌣⌣⌣-́⌣⌣⌣-́⌣⌣⌣-́⌣⌣⌣-́⌣-. Ne abbiamo pochi ...
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Poeta russo (Omsk 1856 - Pietroburgo 1909), diede una sfumatura classicheggiante alla sua poesia, nel complesso di carattere simbolista. Ottimo traduttore (Orazio, Euripide, Baudelaire, Verlaine), fu poeta [...] (Kiparisovyj larec "Il cofano di cipresso", 1910) sincero ma non molto originale ...
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PALAMEDE (Παλαμήδης)
Alessandro Ronconi
Eroe del ciclo troiano, ma sconosciuto a Omero: è ricordato in molte fonti, a partire dai ciclici. Figlio di Nauplio e di Climene (o, secondo alcuni, di Filira [...] non intervenirvi. Morì per una vendetta di questo. Secondo la versione che pare canonica (seguita probabilmente da Eschilo, Sofocle, Euripide), Ulisse simulò con uno strattagemma che P. volesse tradire i Greci, corrotto dall'oro di Priamo, e lo fece ...
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TRAGEDIA
Gennaro PERROTTA
Mario PRAZ
. Origine. - È una delle questioni più oscure e più dibattute negli ultimi tempi. La parola τραγῳδία ("tragedia") è attica, mentre δρᾶμα ("dramma") è parola peloponnesiaca; [...] e specialmente dai poeti ciclici.
Una tragedia è, dunque, una storia di eroi: storia era per i tragici, il mito: anche per Euripide, che, col suo stesso dubitare, criticare, deridere, mostra che del mito la sua arte non sa fare a meno. I tragici sono ...
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(gr. Βάτραχοι) Commedia del commediografo greco Aristofane (445 a.C. circa - 385 a.C. circa), rappresentata nel 405 a.C., poco dopo la morte di Euripide.
Trama: Dioniso, disgustato dalle cattive tragedie [...] si danno in Atene dopo la scomparsa dei tre grandi tragici, scende nell'Ade per riportare sulla terra Euripide di cui è fanatico, ma dopo un comico agone fra Euripide ed Eschilo, in cui il dio pesa sulla bilancia i versi che i due poeti citano ...
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euripideo
euripidèo agg. e s. m. – Di Euripide, grande poeta tragico ateniese (480-406 a. C.), autore di numerose tragedie, di cui sono a noi pervenute 17 insieme a un dramma satiresco e numerosi frammenti; che è proprio dell’opera, dello...
lecizio
lecìzio s. m. [dal gr. ληκύϑιον «boccetta» (dim. di λήκυϑος: v. lekythos), che compare nel v. 1200 delle Rane di Aristofane, dove Eschilo ridicolizza i versi delle tragedie di Euripide, aggiungendo, dopo la cesura dei trimetri giambici...