La similitudine omericaFra tutti i poeti dell’antica Grecia non ve ne è alcuno che uguagli neanche lontanamente Omero per ricchezza e splendore di similitudini, né forse alcuna letteratura potrebbe contrapporgliene [...] pioppi neri e le loro lacrime furono mutate in ambra. Il mito è attestato da varie fonti letterarie, per esempio Euripide e Apollonio Rodio. In questo punto, inoltre, si trova un esempio di similitudine ornata. Il giovanetto Simoesio nel furore della ...
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Il tema dell’identità del compositore di quelli che chiamiamo poemi e inni omerici interessa gli studiosi sin dall’antichità. La prima attestazione del nome Omero si ha nella prima metà del VII secolo [...] ὅμηρο- è sempre attestato al neutro plurale, col significato di ‘cose convenute’. Il maschile è attestato solo due volte in Euripide, in cui abbiamo anche la forma femminile; il neutro singolare è attestato una sola volta in Tucidide. Il problema è ...
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«Ecco dunque la creatura del dolore, perché questo appellativo Ifigenia lo merita per più d’una ragione.
Ci ho lavorato dentro fino a sentirmene la mente ottusa».
Roma, 10 gennaio 1787.
Goethe, Viaggio in Italia, p.153.
L’Ifigenia in Tauride di Goethe è una delle sue opere più travagliate e al contempo una delle sue maggiori vette poetiche. ...
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Un errore “fatale” – per citare il titolo Il fascino fatale di Semele tra letteratura e musica del saggio scritto da Rosalba Dimundo – è quello commesso dalla figlia del re Cadmo, Semele, quando chiede [...] , «svolgendo il medesimo ruolo mediatore della donna – chiarisce Maria Arpaia nel suo articolo La storia di Semele in Pindaro, Euripide e F. Hölderlin – i poeti hanno il compito di accogliere la rivelazione e di generare il frutto di questo contatto ...
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Baccanti è una tragedia di Euripide composta fra il 408 e il 406 a.Né maschile né femminile: il corpo androgino nella tragedia Baccanti, mentre il poeta si trovava ospite del sovrano Archelao in Macedonia. [...] Questo dramma venne rappresentato ad Atene pochi anni dopo la morte di Euripide riscontrando un incredibile successo. I personaggi principali della tragedia sono due: Penteo e Dioniso, caratterizzati da un dualismo inconciliabile che li vede opporsi ...
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Quando Aristotele scrive la Poetica non sembra avere particolari dubbi. È Euripide “il più tragico dei poeti”, tragikotatòs ton poietòn (τραγικώτατός τῶν ποιητῶν, Poetica 1453a). Eppure, nonostante questa [...] esplicita dichiarazione, si può affermare con pressoché inequivocabile certezza che per il grande filosofo il dramma che meglio rappresentava e compendiava le caratteristiche del tragico non era euripideo ...
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Medea è una figura mitica immortale nella tradizione letteraria antica e moderna. Si tratta dell’eroina della Colchide che, innamoratasi di Giasone, tradisce la propria patria e il re Eeta, suo padre, [...] Medea uccida o no i suoi figli non è una contraddizione che il pensiero mitico greco possa non tollerare.
Sembra che Euripide abbia plasmato in modo peculiare il mitologema di Medea; si discute ancora se l’infanticidio sia una sua creazione o se ...
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Capita spesso a ogni essere umano di contraddirsi, fare errori, giustificarsi, dare la colpa a qualcun altro, cercare la propria identità nelle proprie azioni, descriversi diversamente a seconda del proprio [...] , la cui vicenda è narrata da tutti e tre i tragici maggiori della grecità classica, Eschilo, Sofocle ed Euripide. Leggendo l'Oreste di Euripide (l’autore che tra i tre, forse, è stato il più attento nel rappresentare gli aspetti psicologici dei ...
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euripideo
euripidèo agg. e s. m. – Di Euripide, grande poeta tragico ateniese (480-406 a. C.), autore di numerose tragedie, di cui sono a noi pervenute 17 insieme a un dramma satiresco e numerosi frammenti; che è proprio dell’opera, dello...
lecizio
lecìzio s. m. [dal gr. ληκύϑιον «boccetta» (dim. di λήκυϑος: v. lekythos), che compare nel v. 1200 delle Rane di Aristofane, dove Eschilo ridicolizza i versi delle tragedie di Euripide, aggiungendo, dopo la cesura dei trimetri giambici...
Poeta tragico ateniese (Salamina 480 a. C. - Pella 406), nato secondo la tradizione il giorno stesso della battaglia di Salamina (5 sett.), figlio di Mnesarco, o Mnesarchide, e di Clito, che secondo le tendenziose notizie tramandateci dai comici...
EURIPIDE (Εὐριπίδης, Euripĭdes)
A. Giuliano
Insieme ad Eschilo e a Sofocle il più famoso tragico dell'antichità.
Nato nell'isola di Salamina nel 480 a. C., E. morì ad Arethusa presso Amphipolis nel 406 a. C. I Macedoni elevarono un monumento...