Vedi CAUCASO, Culture del dell'anno: 1959 - 1994
CAUCASO, Culture del
S. Ferri
K. V. Trever
La regione del C., in stretto senso geografico prevalentemente occupata dall'imponente sistema montuoso che [...] armena aderisse sempre più alla loro cultura: filosofi e retori greci vengono alla corte di Tigrane II; le Baccanti di Euripide vengono rappresentate ad Artaxata davanti al re Artavasde (55-34 a. C.), il quale scriveva egli stesso discorsi e ...
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PAUSANIA (Παρσανίας)
D. Mustilli
2°. - Autore della Periegesi della Grecia (Περιήγεσις τῆς ῾Ελλάδος): con questo titolo l'opera era già nota a Stefano di Bisanzio e non vi è, quindi, motivo di mutarlo [...] tragici o comici: più frequentemente menziona Eschilo, una sola volta Sofocle (i, 28, 7) ed Aristofane (v, 5, 3), mentre di Euripide ricorda solo il cenotafio e la statua ad Atene, (i, 2, 2 e 21, 3). Naturalmente conosce i periegeti più antichi, ma ...
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HESTIA (῾Εστία, ῾Ιστία)
W. Fuchs
La dea greca del focolare e della casa. L'etimologia ne è ancora oscura, difficilmente si può mettere in rapporto con la Vesta romana (v.), sebbene questa abbia funzioni [...] l'interpretazione di questo tipo di statua come H. per sostituirla con quella di Gea, va però ricordato che già Euripide fa affermare dai Sapienti l'equiparazione della madre Terra con H. nell'etere (A. Nauck, Tragicorum Graecorum Fragmenta2, n. 944 ...
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OMERO
G. A. Mansuelli
Iconografia. - L'iconografia di O. offre il più importante esempio di ritratto di ricostruzione nell'arte greca, una forma di ritratto che permetteva all'artista, libero da ogni [...] carattere di eroizzazione, il che esclude il particolare della cecità. È un ritratto dalla forma pomposa, affine al Cratete e all'Euripide del tipo Londra. L'originale si data quindi (V. Poulsen, Schefold) intorno al 330. Anche per questo tipo si e ...
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PARIDE (Πάρις; chiamato anche ᾿Αλέξανδρος)
E. Paribeni
Principe troiano, più noto nei poemi epici come Alexandros, figlio di Priamo e di Ecuba e poi rapitore e sposo adultero di Elena. Come per diritto [...] V secolo. Ci sono infatti pervenute notizie di un Alexandros di Sofocle e di un altro dramma dello stesso titolo di Euripide più una Krysis, un dramma satiresco ancora di Sofocle, e un Dionysalexandros di Kratinos. È d'altronde verosimile che questo ...
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MENELAO (Μενέλαος, Μενέλας, Μενέλεως, Menelaus)
E. Paribeni
Mitico eroe ellenico, re di Sparta, fratello di Agamennone e sposo di Elena. Generalmente è detto figlio di Atreo, più di rado nipote di quest'ultimo [...] guetra del Peloponneso e della crescente antipatia per il predominio degli Spartani. Con le inevitabili prevenzioni di un attico Euripide sembra non voglia perdere una occasione per presentare l'eroe sotto una cattiva luce. Nell'Ifigenia in Aulide è ...
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FORTUNA
F. Pomarici
Dea pagana (gr. Týche) che gli scrittori cristiani, in primo luogo Agostino, condannarono decisamente come cieca dispensatrice di felicità terrena, fino a considerarla uno strumento [...] 1979, p. 143ss.) - che mostra la ruota della F. tra quattro medaglioni con le immagini di Epitteto, Aristotele, Seneca ed Euripide (Thomas, 1984).Nell'ambiente cortese del Gotico internazionale la F. fu uno dei motivi prediletti della letteratura e l ...
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RINASCENZA
H.L. Kessler
L'idea di r. è strettamente connessa con il concetto stesso di Medioevo, che venne introdotto dagli umanisti del sec. 15° per definire il periodo che separava la loro epoca dal [...] Med. gr. 1), la prima Iliade conosciuta (Venezia, Bibl. Naz. Marciana, gr. 454), contenente illustrazioni delle Tragedie di Euripide, e i Theriaká di Nicandro (Parigi, BN, Suppl. gr. 247) rendono testimonianza delle attività di raccolta erudita del ...
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CANONICA, Pietro
Francesco Negri Arnoldi
Figlio di Giulio e di Luigia Piedemonti, nacque a Moncalieri il 1º marzo 1869. Entrò dodicenne all'Accademia Albertina di Torino, ove seguì l'insegnamento di [...] 1929); Enrico di Mirval (ovvero Amore è vita, libretto proprio; ibid., 1939); Medea (libretto proprio, dalla omonima tragedia di Euripide; Roma, teatro dell'Opera 1953); il dramma lirico Sacra Terra, in un prologo e tre atti, mai eseguito e composto ...
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ZEUSI (Ζεῦξις, Ζεύξιππος, Zeuxis)
P. Moreno
Pittore vissuto nella seconda metà del V sec. a. C. Fu, secondo il giudizio degli antichi, uno dei più grandi pittori greci. La fama delle sue opere ispirò [...] 1461 b, 9). La nuova interpretazione del mito proposta da Z., cui non era estraneo il naturalismo psicologico del teatro di Euripide, lo pone alle origini dell'antropomorfismo del IV sec.: le figure di Pan, dei vènti, dei tritoni e soprattutto quelle ...
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euripideo
euripidèo agg. e s. m. – Di Euripide, grande poeta tragico ateniese (480-406 a. C.), autore di numerose tragedie, di cui sono a noi pervenute 17 insieme a un dramma satiresco e numerosi frammenti; che è proprio dell’opera, dello...
lecizio
lecìzio s. m. [dal gr. ληκύϑιον «boccetta» (dim. di λήκυϑος: v. lekythos), che compare nel v. 1200 delle Rane di Aristofane, dove Eschilo ridicolizza i versi delle tragedie di Euripide, aggiungendo, dopo la cesura dei trimetri giambici...