Vedi MANTOVA dell'anno: 1961 - 1995
MANTOVA (Mantua)
N. Degrassi
Città di origine etrusca, a cui dovette il nome dalla divinità infernale Mantus; fece parte della dodecapoli padana.
Fu poi conquistata [...] periodi della scultura antica. Non mancano originali greci, quali una magnifica testa femminile di arte prefidiaca, un'erma-ritratto di Euripide, un piccolo gruppo di stele funerarie e di rilievi votivi. Tra le copie di sculture del V sec. eccelle il ...
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Vedi EROS dell'anno: 1960 - 1960
EROS (῎Ερως, Amor, Cupido)
E. Speier
Per quanto E. sia nominato e raffigurato un numero infinito di volte, è forse, fra tutti gli dèi greci, la figura meno chiaramente [...] un delfino è l'E. su due specchi a Boston.
Si crea poi nel IV sec. la figura dell'E. arciere; nel campo letterario Euripide (Medea, 630; Iphig. in Aul., 545) pare sia stato il primo a dare ad E. l'attributo dell'arco; nel campo figurativo la più ...
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NIOBE e NIOBIDI (Νιόβη, Νιοβίδαι; Niobe, Niobidae)
G. A. Mansuelli
La rassegna minuta e la esposizione della problematica, già fatte molto diffusamente dallo Stark, poi dal Sauer e infine dal Lesky non [...] già del resto in parte sistemate dai tragici: Eschilo, di cui possediamo un frammento di una tragedia dedicata a N., Sofocle, Euripide (cfr. Schol. Eurip., Phoen., 259; Aristoph., Ran., 911; Apollod., Biblioth., iii, 5, 6, 2; Gell., Noct. Att., xx, 7 ...
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TIMANTHES (Τιμάμϑης, Timanthes)
P. Moreno
Nome di due pittori greci di età diversa.
1°. - Pittore greco originario di Kythnos nelle Cicladi, attivo nella seconda metà del V sec. a. C.
La provenienza [...] che misura col tirso il pollice del mostro (Plin., Nat. hist., xxxv, 74) rivela inequivocabilmente la dipendenza dal Ciclope di Euripide, dove i satiri sono i piccoli e beffardi servi di Polifemo e che forse fu rappresentato prima del 438 a. C.
Gli ...
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PROTESILAO (Πρωτεσίλαος)
E. Paribeni
Eroe tessalo dinasta di Phylake, figlio di Iphiklos o secondo altre tradizioni di Aktor e di Astioche. Ebbe culto eroico e oracolare così nella città di Phylake come [...] sostituita a lui, del ritorno per un brevissimo periodo dall'Ade e del finale ricongiungimento nella morte, nel dramma di Euripide Protesilao.
Nei documenti più antichi P. è semplicemente uno dei più illustri tra gli eroi ellenici sotto Troia. Così ...
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(gr. ᾿Ιάσων) Mitico eroe greco, figlio di Esone re di Iolco e di Polifeme (o Polimede o Alcimede), il capo della spedizione degli Argonauti. Secondo la versione più comune della leggenda, il padre, quando [...] parte anche alla caccia del cinghiale calidonio.
Le leggende di G. sono narrate da Pindaro nella Pitica IV, da Euripide nella Medea, da Apollonio Rodio nelle Argonautiche e fra i latini da Valerio Flacco. Fra le rappresentazioni figurate è notevole ...
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NEGRO
G. Becatti
Tra le varie popolazioni barbariche del mondo antico, la negra ha più d'ogni altra attratto l'interesse degli artisti che ne hanno dato vivaci caratterizzazioni. Sebbene sotto il nome [...] questo stesso ambiente negro, perché i genitori, Cefeo e Cassiopea, regnavano sugli Etiopi, e un'Andromeda scrissero Sofocle ed Euripide.
Ma, prima che i Greci, il tipo negro interessò fin dalla II dinastia gli artisti egiziani che lo rappresentarono ...
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ETEOCLE (᾿Ετεοκλῆς)
M. Napoli
Figlio di Edipo e di Giocasta o, secondo una più antica versione del mito, di Euriganeia, fratello di Polinice. La rivalità dei due fratelli per assicurarsi il potere sulla [...] e gemme (si veda, ad esempio, una pasta vitrea a Berlino). In generale c'è una certa concordanza tra il racconto di Euripide nelle Fenicie e le urne etrusche, nelle quali sono rappresentati i varî momenti del duello: infatti un primo gruppo di queste ...
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TUCHULCHA
G. Camporeale
Denominazione di un dèmone infernale etrusco, dai tratti animaleschi, raffigurato nel riquadro della Tomba dell'Orco (camera più recente) in cui Teseo e Piritoo sono puniti nell'Ade [...] del IV-II sec. a. C., in Annali delle Università Toscane, X, 1926, p. 234 ss.; Fr. De Ruyt, Le Thanatos d'Euripide et le Charun étrusque, in L'Antiquité Classique, I, 1932, p. 70 ss.; id., Les traditions orientales dans la démonologie étrusque, ibid ...
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TEATRO e ODEON (ϑέατρον, theatrum)
P. E. Arias
1. - La parola ϑέατρον, derivata quasi sicuramente dal verbo ϑεάομαι ("guardo, sono spettatore"), indicò in origine soprattutto la massa degli spettatori, [...] l'interno delle case dove era, ad esempio, avvenuto un assassinio (cfr. ad esempio l'Ippolito di Euripide). Altro meccanismo, usato particolarmente da Euripide- e, per la prima volta, proprio nella stessa tragedia- era quello del deus ex machina del ...
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euripideo
euripidèo agg. e s. m. – Di Euripide, grande poeta tragico ateniese (480-406 a. C.), autore di numerose tragedie, di cui sono a noi pervenute 17 insieme a un dramma satiresco e numerosi frammenti; che è proprio dell’opera, dello...
lecizio
lecìzio s. m. [dal gr. ληκύϑιον «boccetta» (dim. di λήκυϑος: v. lekythos), che compare nel v. 1200 delle Rane di Aristofane, dove Eschilo ridicolizza i versi delle tragedie di Euripide, aggiungendo, dopo la cesura dei trimetri giambici...