CANOVA, Antonio
Massimiliano Pavan
Figlio di Pietro e di Angela Zardo "Fantolin" di Crespano, nacque a Possagno (Treviso) il 1º nov. 1757. Il padre, "lavoratore in pietra e architetto" (Bassano, Museo [...] gli scriveva il Cesarotti (Lettere di uomini illustri ad A. C., Bassano 1865). Per la loro composizione il C. studiò le Trachinie di Euripide, nonché l'Ercole di Seneca e le Metamorfosi di Ovidio. Ad un solo anno di distanza, il 2 apr. 1796, il C. ne ...
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SIBILLE (Σίβυλλα, Sibylla)
N. F. Parise
Il nome d'incerta etimologia, designava nell'antichità quelle vergini, che, invasate da Apollo, rivelavano. il futuro senza essere interrogate e senza esser legate [...] Solino (ii, 17), si trovava a Lilibeo (v. cuma).
Varrone dà come seconda una S. libica, di cui si sarebbe ricordato Euripide nel prologo della Lamia, e che Pausania (x, 12, 1) considera la più antica di tutte. La prima S. sarebbe stata, invece ...
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ACHILLE
P. Bocci
Eroe greco, figlio di Peleo e della dea Teti, protagonista dell'Iliade e di altri poemi ciclici quali le Ciprie e l'Etiopide. Tutta la vita dell'eroe è minuziosamente rappresentata [...] . g) Abbiamo poi alcune raffigurazioni di A. con Clitennestra ed Ifigenia in Aulide, ispirate alla tragedia di Euripide. Clitennestra supplica A.; l'eroe incontra Ifigenia ed assiste impotente insieme con Clitennestra al sacrificio della fanciulla ...
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CACCIA
L. Vlad Borrelli
Anteriore alla coltivazione dei campi, la c. fu una delle prime attività dell'uomo per il proprio sostentamento (v. anche venatio). Essa ispirò pertanto le prime composizioni [...] variamente elaborato dall'epos, dalla lirica e dalla tragedia greca (Omero, Esiodo, Stesicoro, Pindaro, Bacchilide, Eschilo, Euripide, ecc.) e trasposto in immagini figurative secondo una tradizione che va dal VII sec. (compariva nella decorazione ...
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Vedi PSEUDO-SENECA dell'anno: 1965 - 1996
PSEUDO-SENECA
J. Briegleb
Ritratto ellenistico di un greco ignoto. Per la prima volta questo tipo di ritratto venne conosciuto alla fine del XVI sec., quando [...] : come ritratto di Archiloco (Arndt), di Ipponatte (Furtwängler), di Esopo (Sieveking, Ippel), di Sofrone (Watzinger), di Euripide (Loewy), di Esiodo (Crome), di Omero (Robinson), di Aristofane (Bieber, Schefold) o di Epicarmo (Reinach, Domenicano ...
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BUSIRIDE (Βούσιρις, Βούσειρις)
L. Rocchetti
Leggendario sovrano egiziano che, in obbedienza ad un vaticinio dell'indovino cipriota Phrasios, per allontanare la carestia, condannava al sacrificio i forestieri [...] di ampio chitone porta un'anfora, uno sköphos ed una fiaccola.
Ripreso sul teatro (Bousiris di Epicarmo, dramrna satiresco di Euripide, una commedia di Cratino, ecc.), il mito godette di una vastissima popolarità sia in Grecia che in Italia. I vasi ...
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MUSE (Μοῦσαι, Musae)
M. Wegner
Le M. sono in origine divine cantatrici. Omero (Il., i, 603 ss.) descrive com'esse cantino durante il banchetto degli dèi dell'Olimpo, mentre Apollo le accompagna col suono [...] nove Muse. La loro sede è, secondo Omero, l'Olimpo (Od., ii, 484), secondo Esiodo l'Elicona. Di M. eliconie parla anche Euripide nell'Eracle furioso (991), ma poi in altro luogo il medesimo poeta parla di M. piene (Medea, 830 ss.; Ifigenia in Auliide ...
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MEGARESI, Vasi
M. A. Del Chiaro
Il nome di "megaresi" è in questo caso ovviamente un nome di comodo. Come molti altri prodotti della ceramica antica, i vasi m. sono stati arbitrariamente denominati [...] 'Iliade, specialmente, dall'Odissea, ma anche dalla Piccola Iliade, l'Aithiopìs e l'Ilioupèrsis. Alcune rappresentazioni sono riprese da Euripide, a quanto sembra la fonte che suscitò maggiore influenza, e in pochi casi da Eschilo: sinora non si sono ...
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DIONISO (Διόνυσος, Διώνυσος, Διόνουσος)
E. Homann-Wedeking
Divinità greca. Benché D. non faccia parte del cerchio di divinità olimpiche, descritte dai poemi omerici, il suo nome e la sua potenza sono [...] giovanile di D. nell'arte figurativa è decisivo dopo il Partenone e specie dopo la rappresentazione delle Baccanti di Euripide (dopo il 406 a. C.). Così egli appare nelle numerose figurazioni vascolari del tardo classicismo, che non lo rappresentano ...
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GAJASSI, Vincenzo
Marco Fabio Apolloni
Figlio di Antonio, nacque a Roma nel 1811 (non nel 1801). Molto precoce è, dunque, il suo esordio come incisore: nel 1826-27 realizzò trenta tavole per illustrare [...] come nel 1843, dovendo eseguire quattro statue di gesso per l'interno del teatro adiacente alla villa (Shakespeare, Racine, Euripide e Rossini, ora distrutte), il G. ricevesse un compenso doppio rispetto a tutti gli altri scultori. Nel 1837 aveva ...
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euripideo
euripidèo agg. e s. m. – Di Euripide, grande poeta tragico ateniese (480-406 a. C.), autore di numerose tragedie, di cui sono a noi pervenute 17 insieme a un dramma satiresco e numerosi frammenti; che è proprio dell’opera, dello...
lecizio
lecìzio s. m. [dal gr. ληκύϑιον «boccetta» (dim. di λήκυϑος: v. lekythos), che compare nel v. 1200 delle Rane di Aristofane, dove Eschilo ridicolizza i versi delle tragedie di Euripide, aggiungendo, dopo la cesura dei trimetri giambici...