Pianta (Vinca) della famiglia Apocinacee, originaria dell'Europa centromerid., dell'Africa settentr. e dell'Asia occid.: le p. sono erbe perenni sempreverdi, con fusti aerei, di solito prostrati se sterili [...] ed eretti se fioriferi, e con fiori di colore azzurro o azzurro-violaceo; in Italia sono comuni le specie p. maggiore (V. major) e p. minore (V. minor), che crescono nei boschi e nelle siepi ...
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Classe di Pteridofite fossili dell’Europa, America Settentrionale e Australia, comparse nel Siluriano medio ed estintesi già nel Devoniano medio; sono le piante terrestri più antiche. Il corpo delle P. [...] consisteva in un asse caulinare diviso dicotomicamente, a struttura centrica con protostele o actinostele; non sono noti i gametofiti. Le P. sono considerate come le Cormofite più semplici e forse rappresentano ...
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Famiglia di Insetti Tisanotteri Tubuliferi rappresentata anche in Europa. Antenne di 4-8 articoli, palpi mascellari di due articoli.
I F. comprendono specie di importanza fitopatologica: per es., il liotripide [...] dell’olivo (Liothrips oleae), diffuso in tutto il bacino del Mediterraneo, che può danneggiare gravemente le piante di olivo, arrestando lo sviluppo delle nuove fronde e dei frutti, fino a compromettere ...
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Clima e ambiente nel Quaternario
Antonio Longinelli
Mauro Cremaschi
Lanfredo Castelletti
Lucia Caloi - Maria Rita Palombo - Antonio Tagliacozzo
Lo studio dei paleoclimi
di Antonio Longinelli
In questo [...] inferiore e medio (3,2-1,8 m.a.)
Nel periodo anteriore a 3 m.a. fa il clima in gran parte dell'Europa era caldo umido, senza forti oscillazioni stagionali, e fitte foreste di tipo tropicale/subtropicale coprivano il suolo. Durante le prime fasi di ...
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Complesso di pagine dello stesso formato, contenenti testi e illustrazioni, ricavate da fogli di carta stampati o manoscritti, piegati in segnature, cuciti o incollati, e tenuti insieme da un rivestimento [...] a stampa. Venezia diviene la capitale editoriale, con J. von Speyer, E. Ratdolt, B. Maler, P. Loslen e A. Manuzio. Nel resto dell’Europa la stampa si diffonde dopo il 1470, anno in cui è introdotta nei Paesi Bassi e in Francia.
I l. a stampa del ...
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L’insieme dei peli che coprono le guance e il mento dell’uomo. Gli antichi Egizi, che erano soliti radersi, portavano nelle cerimonie b. artificiali allungate. Gli Ebrei consideravano la b. uno degli attributi [...] la b. sul tipo del filosofo pagano. Nel Medioevo i popoli germanici consideravano il volto rasato segno di subordinazione. In Europa, nel corso dei secoli, la moda della b. ebbe vicende alterne, talvolta legate all’immagine che i monarchi davano di ...
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tulipano Genere di piante (Tulipa) della famiglia Gigliacee, con circa 100 specie, distribuite dall’Europa meridionale al Giappone, distinte per i fiori grandi, solitari all’apice di uno scapo. I t. sono [...] per seme, ma in tal caso la fioritura si ha soltanto dopo 3-4 anni. La coltivazione dei t. è stata introdotta in Europa dalla Turchia nel 16° sec. e all’inizio divenne una vera e propria moda, con collezionisti che spendevano cifre elevatissime per ...
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Pianta dal cui frutto (uva) si trae il vino. Per v. s’intende normalmente la v. europea o v. nostrana (Vitis vinifera; v. fig.), unica specie del genere che vive spontanea in Europa e in tutto il bacino [...] si diffuse nel Nuovo Mondo, mentre con il Rinascimento si affermò la fama dei numerosissimi vini italiani. La comparsa in Europa, verso la metà del 19° sec., della cosiddetta crittogama della v. (il primo dei più gravi parassiti venuti dall’America ...
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Nome comune della pianta erbacea (Solanum tuberosum; v. fig.) delle Solanacee, largamente coltivata, e dei suoi tuberi, ricchi di amido, molto usati nell’alimentazione umana.
Caratteristiche
La pianta [...] hanno un alto contenuto di acqua, che viene conservato grazie al tegumento sugheroso esterno (buccia).
La p. coltivata, importata in Europa nella tarda metà del 16° sec., ma affermatasi per i suoi pregi alimentari solo un secolo dopo, ha tre centri d ...
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Storia della scienza. - Nel tracciare la storia degli studî botanici, conviene distinguere, per l'antichità e il Medioevo e anche per i primi tempi dell'età moderna, tra le conoscenze botaniche di carattere [...] e della corolla; Jean Robin (1550-1629); Félix Carnot; Jacques Barrellier di Parigi (1606-1673), che studiò la flora dell'Europa meridionale; Joseph Pitton de Tournefort di Aix (1656-1708), il cui ricco erbario costituì la base di quello del museo di ...
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europeismo s. m. [der. di europeo]. – 1. Movimento politico e di idee che, sulla base delle fondamentali affinità culturali e storiche che legano tra loro i popoli d’Europa, tende a promuovere un progressivo avvicinamento tra i varî stati nazionali...
europirla
s. m. e agg. inv. (spreg.) Governante o sostenitore dell'Unione europea considerato incapace. ◆ Nell’Europa “invertebrata – taglia corto Buonanno [Gianluca, ndr] – non ci sono euroscettici ed europeisti ma solo europirla che non...