Architetto austriaco Vienna (1934 - ivi 2014). Affermatosi come uno dei più interessanti esponenti dell'architettura contemporanea nella ricerca di un superamento della crisi dell'architettura razionalista [...] a un tempo da profonda problematicità critica e da spiccata attitudine costruttiva, che non ha mai cessato di esistere nell'Europa danubiana dall'inizio del 20° secolo.
Vita
Dopo gli studi a Vienna, ha completato la sua formazione negli Stati Uniti ...
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Architetto giapponese (n. Osaka 1941). Di formazione autodidatta, visitò (1962-69) gli USA, l'Europa e l'Africa. I suoi progetti, dalle case (Azuma, Osaka, 1976) agli edifici di culto (capp. sul monte [...] Rokko, Kobe, 1986; Chiesa della luce, Ibaraki, 1989), ai centri commerciali (Festival, Naha, 1984; Collezione, Tokyo, 1989) o culturali (Museo dei bambini, Hyogo, 1989), ricercano una spazialità evocativa ...
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Architetto e disegnatore (n. in Piccardia, forse a Honnecourt presso Cambrai, agli inizi del sec. 13º). Il nome di V. è legato a quanto di lui resta, un taccuino di disegni (1230-36; Parigi, Bibl. Naz., [...] che egli era esperto nella costruzione di edifici e di macchine, che aveva viaggiato in Francia e in altri paesi d'Europa, disegnando quanto gli apparisse interessante e utile ai progetti nei quali prestava la propria opera.
Vita e opere
Le uniche ...
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Pittore, scultore, fotografo e scrittore d'arte ungherese (Bácsborsód, Bacs-Kiskun, 1895 - Chicago 1946). Sotto l'influenza delle esperienze russe di N. Gabo e A. Pevsner, fondò la rivista Ma ("Oggi"); [...] e le materie sintetiche come mezzo di espressione plastica. Lasciato il Bauhaus per ragioni politiche, cominciò i suoi viaggi per l'Europa: nel 1932 e nel 1936 partecipò alle mostre del gruppo Abstraction-création a Parigi; dal 1935 al 1937 fu a ...
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Pittore (Parigi 1748 - Bruxelles 1825), figura dominante della pittura neoclassica europea. Allievo di J.-M. Vien, cominciò a dipingere secondo la tradizione settecentesca francese; ma un soggiorno a Roma [...] e più drammatica. Incarcerato durante la reazione termidoriana e poi liberato, aprì una scuola che raccolse allievi d'ogni parte d'Europa. In Napoleone, D. vide incarnato il suo ideale eroico. Eseguì di lui due ritratti, e per suo incarico le due ...
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Storico e critico d'arte (Butremanz, presso Vilna, 1865 - Settignano, Firenze, 1959), di famiglia ebrea lituana (che emigrando nel 1875 a Boston mutò il suo cognome originario Valvrojenski in quello di [...] B.), naturalizzato americano. Studiò alla Harvard Univ. Venuto in Europa (1887) e stabilitosi a Firenze (1900), si dedicò allo studio della pittura italiana, seguendo il metodo di G. Morelli, che tuttavia usò sin da allora solo come mezzo per ...
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Storico dell'arte italiano (L'Aquila 1925 - Ocre 2019). Laureatosi a Roma con P. Toesca, ha fatto parte della redazione originaria della rivista Paragone. Professore di storia dell'arte medievale e moderna, [...] Confronto. Studi e ricerche di storia dell'arte europea, della sua produzione più recente si cita il saggio Saturnino Gatti. Pittore e scultore nel Rinascimento aquilano (2015). Nel 1995 gli è stato dedicato il volume di studi Napoli, l'Europa. ...
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Pittore e scultore italiano (n. Mosso Santa Maria, Vercelli, 1941). Vicino alle esperienze di E. Bay, ha creato serie di opere che, muovendosi dall'ambito della pop art e dalle soluzioni neodadaiste, si [...] a Napoli (1999-2000); una personale in Giappone (2001); una personale a New York (2002); una mostra itinerante in Europa orientale (2002-03); altre personali si sono tenute a Parigi (2003), allo Spazio Tindaci di Padova (2008), al Bargello di ...
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Pittore e scultore italiano (n. Firenze 1946). Formatosi a Firenze all'Accademia di belle arti, ha viaggiato in India, in Turchia e in Europa, prima di stabilirsi a Roma nel 1970. Inizialmente orientato [...] verso l'arte concettuale, a metà degli anni Settanta Ch. si è accostato alla figurazione, emergendo tra i protagonisti della transavanguardia. Dal 1981 si è trasferito a New York, lavorando tra gli Stati ...
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Scultore statunitense (San Francisco 1938 - Orient, New York, 2024). Ha studiato alla University of California di Santa Barbara, lavorando contemporaneamente in un'acciaieria e poi presso la Yale University [...] -64) dove, in contatto con J. Albers, si è interessato a ricerche sulle interazioni cromatiche; dopo un soggiorno in Europa (1964-66), si è stabilito a New York. Ha esplorato le potenzialità espressive dei materiali realizzando opere in gomma, fibra ...
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europeismo s. m. [der. di europeo]. – 1. Movimento politico e di idee che, sulla base delle fondamentali affinità culturali e storiche che legano tra loro i popoli d’Europa, tende a promuovere un progressivo avvicinamento tra i varî stati nazionali...
europirla
s. m. e agg. inv. (spreg.) Governante o sostenitore dell'Unione europea considerato incapace. ◆ Nell’Europa “invertebrata – taglia corto Buonanno [Gianluca, ndr] – non ci sono euroscettici ed europeisti ma solo europirla che non...