Pittore statunitense (Newburgh 1825 - Bridge of Allan, Scozia, 1894). Le sue prime opere rispecchiano la maniera della Hudson river school. Venuto in Europa e conosciuti i pittori della scuola di Barbizon, [...] il suo stile si fece più libero e intenso. Grande fu l'influsso di I. sulla pittura di paesaggio americana ...
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Scultore statunitense (Boston 1805 - Somerville, Mass., 1852). Recatosi nel 1825 a Roma, si formò sotto l'influsso di B. Thorvaldsen e di L. Bartolini. Divise i suoi soggiorni fra l'Europa e l'America. [...] Scolpì ritratti, statue (di Washington, National Gallery di Washington), gruppi (Liberazione, per il Campidoglio di Washington) ...
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faïence Ceramica verniciata o smaltata. L’uso della denominazione francese (dal nome della città di Faenza), documentato sin dal 1580 (vaisselle de faënze), si diffuse dal 17° sec. generalizzandosi, con [...] varianti, in tutta Europa.
In archeologia il termine è usato per indicare le ceramiche a smalto, soprattutto di età minoica. ...
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Scultore (Barcellona 1864 - ivi 1934). Studiò in patria e a Roma; viaggiò poi in Europa dove conobbe l'opera di Rodin e di Meunier. Tra le opere più significative: La sconsolata (Barcellona, Museo d'arte [...] moderna) e il Cristo resuscitato, in bronzo (Barcellona, monastero di Monserrat) ...
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Scultrice brasiliana (San Paolo 1927 - Basilea 2001). Studiò a Zurigo, nel 1952, con M. Bill; dopo un viaggio attraverso l'Europa si stabilì a Basilea. Autrice di opere, in acciaio e in alluminio, di grande [...] linearità e rigore geometrico, spesso destinate a integrarsi nel paesaggio naturale ...
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Collezionista e scrittore (Boston 1818 - Tarasp, Engadina, 1888). Venuto in Europa (1851), raccolse una collezione di primitivi italiani messa a disposizione (1868) della Yale University, che l'acquistò [...] nel 1871. Un secondo gruppo di 60 primitivi italiani fu venduto da J. a L. E. Holden ...
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Ogni sorta di vasellame e di utensili di ottone (grandi candelabri, leggii da coro ecc.), che ebbero larga diffusione in tutti i paesi d’Europa dal 15° al 18° sec. e della cui fabbricazione ebbe vanto, [...] già dal 10° sec., la città di Dinant ...
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Disegnatore e incisore (Norimberga 1514 - ivi 1562), coltivò il bulino, l'acquaforte e la xilografia. La vastissima produzione della sua bottega nel campo della decorazione e della grafica (illustrazioni [...] di libri, cartoni per vetrate, modelli per oreficeria) ebbe una larga influenza nell'Europa centrale. ...
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Architetto (Karlsruhe 1766 - ivi 1826). Viaggiò in varî paesi d'Europa, ma lavorò soprattutto a Karlsruhe, dove costruì la nuova chiesa cattolica e quella evangelica, la sinagoga, il Palazzo comunale, [...] ecc., in stile neoclassico, e diede il definitivo assetto all'urbanistica della città ...
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Architetto, attivo a Roma (fine sec. 17º - inizî sec. 18º). Contribuì, con disegni (New York, Metropolitan Mus.) e un trattato (1725), alla diffusione in Europa dei motivi classici dell'architettura romana [...] dei secc. 16º e 17º e di quella palladiana ...
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europeismo s. m. [der. di europeo]. – 1. Movimento politico e di idee che, sulla base delle fondamentali affinità culturali e storiche che legano tra loro i popoli d’Europa, tende a promuovere un progressivo avvicinamento tra i varî stati nazionali...
europirla
s. m. e agg. inv. (spreg.) Governante o sostenitore dell'Unione europea considerato incapace. ◆ Nell’Europa “invertebrata – taglia corto Buonanno [Gianluca, ndr] – non ci sono euroscettici ed europeisti ma solo europirla che non...