FERDINANDO Gonzaga, duca di Mantova e dei Monferrato
Gino Benzoni
Secondogenito del principe e prossimo duca di Mantova Vincenzo e d'Eleonora de' Medici, F. nacque a Mantova il 26 apr. 1587; e, nel [...] . (Einaudi), III, Torino 1979, p. 51; F. Sricchia Santoro, Arte ital. e arte straniera, ibid., p. 148; Firenze e Toscana ... nell'Europa del Cinquecento. Il potere e lo spazio, s. l. [ma Milano] 1980, p. 367; Livornoe Pisa, Pisa 1980, p. 539; M. Rosa ...
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CHERUBINI, Luigi
Sergio Martinotti
Decimo figlio di Bartolommeo (Firenze, 21 ott. 1726-ibid., 10 sett. 1792, allievo di G. N. Ranieri Redi e maestro al cembalo al teatro della Pergola) e di Veridiana [...] rivoluz. di C., ibid., pp. 125-31; L. Tozzi, "La punition" ovvero di un ritrovato gioiello comico cherubiniano,ibid., pp. 133-165; G. Pestelli, Il teatro musicale in Europa fino a Rossini, in L'età di Mozart e di Beethoven, Torino 1979, pp. 195 ss. ...
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ALESSANDRO VII, papa
Mario Rosa
Nacque Fabio Chigi a Siena il 13 febbr. 1599, da Flavio, discendente del "magnifico" Agostino, e da Laura Marsili. Trascorsi a Siena in un fecondo fervore intellettuale [...] segreta.
L'episodio assume, nel più generale quadro degli avvenimenti europei, un significato e un'importanza singolari: in Europa, travolti gli schemi e le dimensioni politiche e spirituali create dalle guerre di religione e consolidatosi in Francia ...
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CANNIZZARO, Stanislao
Aldo Gaudiano
Domenico Marotta
Nacque a Palermo il 13 luglio 1826 da Mariano e da Anna Di Benedetto, ultimo di dieci figli. Il padre, magistrato, era allora direttore generale [...] di una nomenclatura uniformi. Al congresso, che durò dal 3 al 5 settembre, parteciparono circa 130 eminenti chimici di tutta Europa, fra cui Dumas, Kopp, Lothar Meyer, Mendeleev, Oedling, Roscoe, Strecker.
In tutti i partecipanti era il desiderio di ...
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BALBO, Cesare
Ettore Passerin d'Entrèves
Nacque in Torino da Prospero e da Enrichetta Taparelli d'Azeglio il 21 nov. 1789. Orfano della madre già nel 1792, fu affidato, col fratello cadetto Ferdinando [...] italiano", moderato e riformatore. Si augurava fin dal 1821 che l'Austria "s'inorientasse", per il bene dell'Italia e dell'Europa.
Nel 1830 uscivano dal Pomba, a Torino, i due tomi della Storia d'Italia, in cui, partendo dalla crisi conclusiva dell ...
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COCCHI, Antonio
Ugo Baldini
Nacque il 3 ag. 1695 a Benevento da Giacinto, di Borgo San Lorenzo nel Mugello, e da Beatrice Bianchi di Baselice, nel Beneventano. Il padre si trovava in Campania per curare [...] edizione si basa il citato volume terzo delle Opere): buon numero di essi riguarda sovrani e personalità eminenti dell'Europa del tempo.
Nei consulti, sia pubblici sia privati, il carattere più notevole è l'accennata sfiducia nei farmaci, tanto ...
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LEONE X, papa
Marco Pellegrini
Giovanni de' Medici nacque a Firenze l'11 dic. 1475, secondogenito di Lorenzo il Magnifico e Clarice Orsini.
Oltre agli insegnamenti del precettore Gregorio da Spoleto, [...] Studio romano (5 nov. 1513), con il proposito di renderlo il primo d'Italia e di dare a Roma il primato culturale in Europa; ma il progetto non decollò, nonostante la nomina di un folto corpo docente e la fondazione, al suo fianco, di un Collegio ...
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DELLA SCALA, Mastino
Gian Maria Varanini
Secondo figlio di Alboino, signore di Verona e Vicenza, e di Beatrice da Correggio, nacque nel 1308. Come il fratello maggiore Alberto (II), compare citato per [...] cui gli Scaligeri introitarono nel 1335 dalle città soggette 700.000 fiorini, secondi in questo, tra i sovrani d'Europa, al solo re di Francia; ma le caratteristiche dell'apparato fiscale scaligero restano ancora da approfondire.
Per quanto riguarda ...
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DE RUGGIERO, Guido
Renzo De Felice
Quarto figlio di Eugenio e di Filomena d'Aiello, nacque a Napoli il 23 marzo 1888. L'ambiente famigliare in cui visse era tipica espressione di quella borghesia umanistica [...] quale, per esempio, il Corpo nazionale giovani esploratori italiani. L'impegno maggiore lo riservò però al settimanale politico-culturale La Nuova Europa (che si pubblicò dal 10 dic. 1944 al 17 marzo 1946) di cui fu con L. Salvatorelli (che ne era il ...
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Nacque a Roma l'8 giugno del 1757 dal marchese Giuseppe di Tuscania, e da Claudia dei conti Carandini, ma era di origini plebee: suo nonno Brunacci era stato adottato dai marchesi Consalvi. Perduto il [...] ragioni dì opportunità diplomatica, il C., grazie alla sua politica intelligenza degli eventi rivoluzionari che avevano scosso Francia ed Europa, perveniva in tal modo ad una concezione più moderna del rapporto tra la S. Sede e gli Stati: "la ...
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europeismo s. m. [der. di europeo]. – 1. Movimento politico e di idee che, sulla base delle fondamentali affinità culturali e storiche che legano tra loro i popoli d’Europa, tende a promuovere un progressivo avvicinamento tra i varî stati nazionali...
europirla
s. m. e agg. inv. (spreg.) Governante o sostenitore dell'Unione europea considerato incapace. ◆ Nell’Europa “invertebrata – taglia corto Buonanno [Gianluca, ndr] – non ci sono euroscettici ed europeisti ma solo europirla che non...