Scrittore tedesco (Berg, Alta Baviera, 1894 - New York 1967). Esordì nel 1917 con una raccolta di poesie (Die Revolutionäre). Prese parte attiva alla rivoluzione socialista di Monaco del 1918. Fu quindi [...] la sua opera di vivace polemica sociale già in precedenza intrapresa (dopo Der harte Handel, scritto nel 1935 ancora in Europa, Unruhe um einen Friedfertigen, 1948, e Die Eroberung der Welt, 1949, ripreso nel 1959 col titolo Die Erben des Untergangs ...
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Scrittore turco (n. Rodi 1976). Francofono, figlio di diplomatici, ha studiato Letteratura alla Hacettepe Üniversitesi di Ankara e Scienze politiche presso la Université libre de Bruxelles, per poi stabilirsi [...] ), Malafa (2005), Azil (2007), Ziyan (2009), Az (2011; trad. it. A con Z, 2015) e il più recente Daha (2013; trad. it. Ancóra, 2016), spietata messa a nudo dei meccanismi di dominazione che governano il traffico di migranti diretto verso l’Europa. ...
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Scrittore e viaggiatore francese (Niederwiller, Meurthe, 1790 - Pau 1857), nipote del generale Adam-Philippe (v.). Ebbe un'infanzia triste, dopo la morte del padre e del nonno sulla ghigliottina, nonostante [...] di Chateaubriand. Dopo aver tentato la carriera delle armi e quella diplomatica, si diede a viaggiare un po' dovunque in Europa. Tentò con scarso successo la letteratura: scrisse alcuni romanzi, poemi (La Cenci, 1829, da cui trarrà più tardi, nel ...
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Scrittore ungherese (Debrecen 1933 - Budapest 2019). Dissidente, ha trascorso molti anni all'estero. Tornato in patria e presa parte attiva alla vita politica, è diventato uno dei capi del Movimento dei [...] festa nel giardino", 1987) e saggi: Az autonómia kisértése ("La tentazione dell'autonomia", 1980); Európa köldökén ("Nell'ombelico d'Europa", 1990); Az újjászületés melankóliá ("La melanconia della rinascita", 1991). Tra le pubblicazioni più recenti ...
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Scrittrice tedesca (Ebenhausen, presso Monaco, 1908 - Monaco 1979). Ha svolto attività giornalistica. I suoi viaggi in Europa, e in particolare in Italia, l'hanno portata a trattare di preferenza, nei [...] suoi romanzi e nei suoi racconti, del destino di uomini sullo sfondo di città marinare. Da ricordare Die Ballade der Judit von Loo (1938), Königin der Meere (1940), Die Allerheiligen-Bucht (1942), Castell ...
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Scrittore arabo di origine saudita (Amman 1933 - Damasco 2004). Dopo aver vissuto in numerosi paesi arabi ha soggiornato a Baghdād (1975-81), quindi, in seguito a problemi col regime iracheno, in Francia [...] (fino al 1986) e successivamente in Siria. I suoi romanzi, alcuni tradotti anche in Europa e negli USA, riflettono le esperienze dell'autore, particolarmente sensibile ai conflitti mediorientali. Tra i suoi lavori si ricordano: al-Ashgiār wa ightiyāl ...
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Scrittrice australiana (Sydney 1902 - ivi 1983). Abbandonato l'insegnamento di psicologia all'univ. di Sydney, visse a lungo (1928-68) in Europa e negli USA. Dopo una prima fase di realismo sociale e ideologico, [...] come nei romanzi Seven poor men of Sydney (1934; trad. it. 1988) e House of all Nations (1938), la sua narrativa s'indirizzò alla rappresentazione di sottili e complessi conflitti familiari: The man who ...
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Scrittrice statunitense (Indiana Creek, Texas, 1890 - Silver Spring 1980). Dopo aver lavorato come giornalista, viaggiò per alcuni anni in Messico e in Europa. Esordì con il volume di racconti Flowering [...] Judas and other stories (1930; ed. ampliata 1935; trad. it. 1946), cui seguirono i tre romanzi brevi raccolti in Pale horse, pale rider (1939; trad. it. 1946). Dopo The leaning tower and other stories ...
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Scrittore tedesco (Berlino 1910 - Basilea 1990). Costretto al silenzio subito dopo il suo esordio, emigrò, stabilendosi infine negli USA. Ritornò in Europa nel 1948. A lungo è stato suo tema prediletto [...] il dramma dell'Europa in questo secolo, rivissuto in prima persona: scrisse così il mistero teatrale Niemand (1934), la raccolta di "storie" Die Eroberer (1936), le liriche di Reise zum blauen Tag (1946). In seguito, a guerra ultimata e recuperata la ...
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Scrittrice statunitense (Litchfield 1811 - Hartford 1896). Dopo aver ricevuto una rigida educazione puritana dal padre, il predicatore e teologo calvinista Lyman Beecher, sposò (1839) il reverendo Ellis [...] Tom's cabin (pubbl. sulla rivista National Era nel 1851; in vol. 1852), ottenne successo immediato sia negli USA sia in Europa, dove tra il 1853 e il 1859 si recò tre volte, impegnata in conferenze di grande risonanza. Scritto con intento polemico ...
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europeismo s. m. [der. di europeo]. – 1. Movimento politico e di idee che, sulla base delle fondamentali affinità culturali e storiche che legano tra loro i popoli d’Europa, tende a promuovere un progressivo avvicinamento tra i varî stati nazionali...
europirla
s. m. e agg. inv. (spreg.) Governante o sostenitore dell'Unione europea considerato incapace. ◆ Nell’Europa “invertebrata – taglia corto Buonanno [Gianluca, ndr] – non ci sono euroscettici ed europeisti ma solo europirla che non...