(ebr. Yāfet) Nella Bibbia, figlio di Noè, fratello di Sem e Cam. La benedizione impartitagli da Noè costituì la fortuna delle stirpi che secondo Genesi X, 2-5 discendono da lui: Cimmeri, Medi, Ioni.
Il [...] base alla tradizione biblica, in senso etnologico e linguistico molto vago, il complesso delle lingue e dei popoli non semitici stanziati nel Caucaso e nelle aree attigue dell’Europa e dell’Asia. Talvolta fu anche utilizzato nel senso di indoeuropeo. ...
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Missionario (Douai 1577 - Nanchino 1628), gesuita (1594). Inviato in Cina (1606), nel 1612 dovette tornare in Europa per raccogliere sussidî per le missioni e soprattutto per risolvere a Roma i problemi [...] concernenti l'evangelizzazione di quel paese, ottenendo da Paolo V (1615) privilegi e autonomie per la cristianità cinese (tra cui la possibilità di celebrare la liturgia in cinese, che però non fu utilizzata). ...
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(o Dunkers) Gli appartenenti a una setta di battisti tedeschi, diffusi soprattutto in America, con missioni in India, Cina e Giappone. La setta fu fondata (1708) a Marienborn (Wetterau) da A. Mack, che, [...] altro ramo analogo di battisti sorse, per la predicazione di G.G. Oncken, nel 1844 ed ebbe qualche diffusione in Europa. I T. si caratterizzano per il rito battesimale (praticato per immersione, in ginocchio), per l’obiezione di coscienza al servizio ...
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Predicatore religioso (Kanisce, Stiria, 1800 - Graz 1864); sosteneva di avere ricevuto medianicamente da Dio il testo delle sue opere, annunziatrici di una nuova era di riscatto umano. Fondò (1840 circa) [...] , secondo cui Dio è riasceso al cielo come signore e creatore dell'universo, amore infinito e sapienza assoluta, concedendo alle sue creature la piena libertà dello spirito. Il movimento ebbe diffusione, nel 19º sec., nell'Europa settentrionale. ...
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Mistico pietista (Bourg-en-Guyenne, Bordeaux, 1610 - Altona 1674). Scolaro dei gesuiti, sacerdote (1635), poi protestante (dal 1650), predicò in varie città d'Europa raccogliendo intorno a sé gruppi di [...] fedeli ("comunità separata dal mondo") che continuarono a riunirsi anche dopo la sua morte, sino al 1732 ("labadisti"). Ad Altona formò una comunità evangelica. Tra le sue opere ricordiamo: Traité sur ...
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Vescovo, umanista e uomo politico boemo (n. Hohenmauth, od. Vysoké Mýto, 1310 circa - m. 1380). Parroco a Neumarkt (Slesia) dal 1344, notaio dal 1347 e cancelliere imperiale dal 1353 alla corte di Carlo [...] corrispondenza con Petrarca e con Cola di Rienzo, contribuì a introdurre lo spirito del primo umanesimo nell'Europa centrale, adottando uno stile umanistico anche nella sua opera di cancelliere (Cancellaria Iohannis Foronovensis, Summa cancellariae ...
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Religioso, scrittore (Couvin, Namur, 1585 - Gand 1661). Entrato nell'ordine dei Recolletti (1601), ne fu primo provinciale della provincia fiamminga (1625) e quindi commissario generale per Germania, Inghilterra [...] vits mortali, 3 voll., 1642-50), di diritto canonico (Baculus pastoralis, 1638), di storia ecclesiastica (Lucerna fidei per fratres minores sancti Francisci, 1639), e fu caratteristica figura della controriforma cattolica nell'Europa settentrionale. ...
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Missionario (Cutting, Metz, 1730 - Treviri 1793); dopo aver fondato in Lorena l'Istituto delle suore della provvidenza, fu provicario nel Sichuan, abbracciando con l'attività missionaria gli amplissimi [...] Istituto delle vergini cristiane, da lui fondato in Cina e destinato all'educazione della gioventù femminile, ebbe larga diffusione. Tornato in Europa, aiutò i sacerdoti perseguitati in Lorena durante la Rivoluzione francese. Fu beatificato nel 1954. ...
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Storico delle religioni (Sommerfeld, Lipsia, 1865 - Bonn 1940), protestante, professore nell'univ. di Bonn (1910), autore di studî sulla religione del Nuovo Testamento (1909), sulle religioni d'Europa [...] (1926), degli Etruschi (1932), degli antichi Germani (1934), ecc. Suo fratello Paul (Sommerfeld 1866 - Endorf 1947), storico dell'arte, prof. a Düsseldorf e all'univ. di Bonn, pubblicò tra l'altro notevoli ...
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La politica di apertura verso i paesi orientali perseguita dal governo tedesco federale; promossa dal cancellierato di W. Brandt (1969-74) e proseguita dai successori, era finalizzata all’allentamento [...] e in particolare tra le due Germanie.
Per analogia il termine è stato usato anche per indicare la politica di dialogo con i paesi dell’Europa centrale e orientale condotta dalla Santa Sede durante i pontificati di Giovanni XXIII e di Paolo VI. ...
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europeismo s. m. [der. di europeo]. – 1. Movimento politico e di idee che, sulla base delle fondamentali affinità culturali e storiche che legano tra loro i popoli d’Europa, tende a promuovere un progressivo avvicinamento tra i varî stati nazionali...
europirla
s. m. e agg. inv. (spreg.) Governante o sostenitore dell'Unione europea considerato incapace. ◆ Nell’Europa “invertebrata – taglia corto Buonanno [Gianluca, ndr] – non ci sono euroscettici ed europeisti ma solo europirla che non...