1214), patriarca di Gerusalemme. Dal monte Carmelo in Palestina, dove si insediò il primo nucleo, i religiosi, perseguitati dai musulmani, verso la metà del 13° sec. fuggirono in Europa adattandosi alla [...] regola degli ordini mendicanti, distinguendosi per la particolare attenzione all'attività di predicazione ...
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Scrittore polacco (Ostroróg, Poznań, 1600 - Ozesków, Poznań, 1649). Di confessione calvinista, con lo pseudonimo di Adrianus Regenvolscius pubblicò Libri quattuor Slavoniae reformatae (1652; 2a ed. ampl., [...] 1679), prima e fondamentale storia dei movimenti protestanti in Polonia e nell'Europa centro-orientale. ...
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Scienziato ebreo (n. Oria, Puglie, 913 circa - m. dopo il 982); uno dei primi tra gli Ebrei a scrivere di argomenti scientifici in Europa, compose un commento al Sēfer Ieṣīrāh ("Libro della Creazione") [...] e opere di astronomia e farmacologia ...
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Fondatrice (Joigny 1779 - Parigi 1865) della Società del Sacro Cuore di Gesù. L'istituto, da lei fondato per la glorificazione del Sacro Cuore, ebbe rapidissima diffusione in Europa e in America. Canonizzata [...] nel 1925; festa, 25 maggio ...
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(gr. Τελέϕασσα) Mitica moglie di Agenore e madre di Cadmo, Cilice, Fenice ed Europa. Quando quest’ultima fu rapita da Zeus, T. partì con i figli alla sua ricerca; morì in Tracia, dove fu sepolta da Cadmo. ...
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Congregazione istituita a Cernusco (Milano) nel 1838 per iniziativa di mons. Luigi Biraghi e di suor Marina Videmari. Operano in ambito culturale, educativo e medico assistenziale in una cinquantina di [...] case in Europa e America. ...
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Eremita della Tebaide (m. forse agli inizî sec. 5º), sulla cui vita di solitudine sono intessute pie leggende. Il suo culto si diffuse in Europa al tempo delle crociate. Festa, nel Martirologio romano, [...] 12 giugno ...
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Monaco cretese (sec. 17º). Viaggiò in Asia Minore e nell'Europa centro-orientale, e si fermò in Valacchia. Tradusse in romeno la messa bizantina (1697) e il De vitis summorum pontificum del Platina (1689). ...
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Islamismo
Alberto Ventura
L'ultimo decennio del 20° sec. ha evidenziato i limiti e le crisi dell'i. militante, sia dal punto di vista ideologico sia sotto il profilo dell'azione politica. In quegli [...] linguista egiziano N. Abu Zayd (contro il quale i fondamentalisti hanno imbastito un processo che l'ha condotto all'esilio in Europa), hanno persino messo in dubbio che vi sia reale distinzione fra i. radicale e i. moderato, sostenendo che fra queste ...
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GIOVANNI PAOLO II, papa
Giovanni Caprile
(App. IV, II, p. 82)
Superate le conseguenze dell'attentato del 13 maggio 1981, compiuto dal terrorista turco di estrema destra Mehemet Ali Agça, G. P. ii si [...] per l'avvento di una pace giusta per tutte le popolazioni di questi paesi. Molto si è adoperato per l'Europa unita, indicandone il fondamento nelle sue radici cristiane e visitandone gli organismi istituzionali a Bruxelles e a Strasburgo; è opinione ...
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europeismo s. m. [der. di europeo]. – 1. Movimento politico e di idee che, sulla base delle fondamentali affinità culturali e storiche che legano tra loro i popoli d’Europa, tende a promuovere un progressivo avvicinamento tra i varî stati nazionali...
europirla
s. m. e agg. inv. (spreg.) Governante o sostenitore dell'Unione europea considerato incapace. ◆ Nell’Europa “invertebrata – taglia corto Buonanno [Gianluca, ndr] – non ci sono euroscettici ed europeisti ma solo europirla che non...