Stazione preistorica della Francia sud-occidentale, nella Dordogna, presso Les Eyzies-de-Tayac. Nel 1868 vi furono scoperti in un riparo sotto roccia resti scheletrici (4 individui e un feto) appartenenti [...] Paleolitico superiore. La località ha dato quindi il nome al tipo antropologico (poi rinvenuto in numerosi siti dell’Europa) al quale appartennero quegli individui, primi esemplari di Homo sapiens moderni determinati con certezza. Anche il progresso ...
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Sito archeologico della Grecia (Argolide). Presenta tracce di una frequentazione umana dal Paleolitico al Mesolitico. I ritrovamenti offrono un quadro dettagliato della preagricoltura fra 13.000 e 11.000 [...] il più antico scheletro umano noto in Grecia, in posizione rannicchiata, testimonianza di una pratica cultuale diffusa nell’Europa mediterranea, e schegge di ossidiana dell’isola di Milo, che costituiscono una delle più antiche tracce di movimenti ...
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rame, Età del Periodo preistorico (detto anche Calcolitico) successivo al Neolitico. Collocabile nel 4° millennio a.C. in Europa e nel 3° nel Vicino Oriente, costituisce una tappa di transizione fra le [...] ultime industrie litiche e lo sviluppo della metallurgia, e prende il nome dalla diffusione della lavorazione del r. (estratto inizialmente dalle miniere di Cipro) prima da solo, poi in lega con lo stagno ...
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Manufatto di piccole dimensioni, generalmente in selce, di forma spesso geometrica, tipico del Paleolitico superiore e del Mesolitico. Dopo averla intaccata nel punto desiderato, si otteneva la rottura [...] ’incudine. Industria litica dei m. Industria di selce, costituita da oggetti di dimensioni minute (lamelle, punteruoli, raschiatoi, microbulini ecc.) sviluppatasi in molte regioni dell’Europa occidentale, dell’Africa settentrionale e della Palestina. ...
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Geologo e paleontologo (Monaco di Baviera 1845 - Vienna 1890), prof. nell'univ. di Vienna; autore di studî geologico-stratigrafici relativi ai Monti del Giura e a regioni dell'Europa e dell'Asia Minore, [...] e di monografie paleontologiche (molluschi del Mesozoico e del Cenozoico). Un suo trattato di geologia (Erdgeschichte, 1886-87) fu tradotto in italiano; importante Die Stämme des Thierreiches (1889) ...
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Archeologa (San Francisco, California, 1857 - Coyoacán, Messico, 1933). Educata in Europa, si stabilì definitivamente nel Messico (1902) per compiere i suoi studî. Si devono a lei la scoperta della cultura [...] cosiddetta arcaica (1903) e la pubblicazione di codici messicani (Codex Nuttall, 1901; Drake's manuscript, 1914), che dimostrano vaste conoscenze storiche e senso critico ...
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faïence Ceramica verniciata o smaltata. L’uso della denominazione francese (dal nome della città di Faenza), documentato sin dal 1580 (vaisselle de faënze), si diffuse dal 17° sec. generalizzandosi, con [...] varianti, in tutta Europa.
In archeologia il termine è usato per indicare le ceramiche a smalto, soprattutto di età minoica. ...
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Paletnologo austriaco (Vienna 1852 - ivi 1917), figlio del paleontologo Moritz (1815-1868); conservatore del Naturhistorisches Museum di Vienna, prof. (dal 1899) di preistoria nell'univ. viennese. Classico [...] il suo testo sull'arte preistorica: Urgeschichte der bildenden Kunst in Europa (1898); scrisse anche Natur- und Urgeschichte der Menschen (1909). ...
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Paletnologo (n. contea di Ross e Cromarty 1835 - m. Largs, Ayrshire, 1920); prof. all'univ. di Glasgow, poi in quella di Edimburgo; membro di numerose società scientifiche europee. Studiò le antichità [...] della Scozia e le stazioni palafitticole d'Europa (Palaeolithic man and Terramara settlements in Europe, 1912). ...
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Ceramica decorata con impressioni lineari ottenute premendo una cordicella sul vaso. È costantemente associata all’ascia litica da combattimento, tipica di gruppi umani apparsi nell’Europa orientale e [...] centro-settentrionale nella prima metà del 2° millennio a.C ...
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europeismo s. m. [der. di europeo]. – 1. Movimento politico e di idee che, sulla base delle fondamentali affinità culturali e storiche che legano tra loro i popoli d’Europa, tende a promuovere un progressivo avvicinamento tra i varî stati nazionali...
europirla
s. m. e agg. inv. (spreg.) Governante o sostenitore dell'Unione europea considerato incapace. ◆ Nell’Europa “invertebrata – taglia corto Buonanno [Gianluca, ndr] – non ci sono euroscettici ed europeisti ma solo europirla che non...